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Tocchi di giada
Tocchi di giada lumeggiano vivi tra i rivoli ardenti di un'altra stagione; é passato il tuo tempo a passo di marcia, e tra i viali danzanti di fiori, il profumo di acacie rinnova speziate memorie di un dove - o di un quando - che l'arido vero divora. Dimora in stabile pianto adesso un vagito mai nato, e la luce dissolve in lamento l'ennesimo fiato. Forse, era il sognare l'intera partita? Il gioco è finito: bisogna vegliare.
Id: 68102 Data: 18/04/2023 23:59:26
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L’inizio della fine
E ora ti chiedo: dove inizia, l’autunno. E tu, rivolgi a terra lo sguardo, a un piccolo cumulo di foglie secche. “Comincia qui, dove l’estate lascia spazio ed indietreggia; silenzioso. Scava le sue rughe allungando le ombre in tanti piccoli solchi e sussurra, e cambia i colori. La prospettiva. Finché un giorno ti svegli infreddolita, ti alzi e già sai. L’hai sempre saputo.”
Id: 60267 Data: 20/09/2020 10:05:04
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Assolo
E dal profondo, un lancinante acuto. La mia canzone
Id: 51935 Data: 20/01/2019 12:44:44
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Muta
Odio la luna quando discorre di te e mi fa muta
Id: 49891 Data: 28/07/2018 11:04:46
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Ogni parola
Nasce già morta a segno di un trascorso ogni parola
Id: 49775 Data: 19/07/2018 13:33:21
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pausa -per qualche sillaba in più-
Addolcisci i tuoi fianchi e abbandona quell’ascia: non si addice al tuo fiato la battaglia. Sciogli i begli occhi e lasciali andare oltre il ciglio in campo aperto dove dopo la pioggia al di là della strada è già promessa di grano il verde
Id: 48644 Data: 28/04/2018 18:55:16
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Luna Nuova -parte seconda-
Ma più riverso in fiumi le parole più inaridisco
Id: 48554 Data: 22/04/2018 17:08:36
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Luna Nuova
Come gramigna ti estirperò dal cuore per rifiorire
Id: 48493 Data: 16/04/2018 16:26:47
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Soli
Accada pure -ma in un giorno di sole- quello che deve
Id: 48455 Data: 14/04/2018 10:58:02
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Cicatrici
Con oro e argento di questo sfregio farò un capolavoro
Id: 48401 Data: 10/04/2018 11:23:20
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Il collezionista
Ti ho sparso amore con ali di farfalla. E mi hai inchiodato
Id: 48338 Data: 07/04/2018 08:28:14
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primavera
Di ogni promessa la fonte inesaurita E di ogni pianto
Id: 48299 Data: 03/04/2018 22:14:16
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Insania
Mi chiami pazza Quasi tu non sapessi che cosa è Amore
Id: 48235 Data: 30/03/2018 18:42:42
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Sparito
Dietro le nubi Tu -come quando il sole- All’improvviso
Id: 48181 Data: 27/03/2018 13:32:25
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famiglia
Tre donne, tre età ed io da testimone di madre in figlia
Id: 48125 Data: 24/03/2018 08:42:50
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rEsistenza
È respirare con superba insistenza in fondo al mare
Id: 48066 Data: 21/03/2018 16:59:22
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terra bruna
Pur affamata di questa terra bruna nè germoglierò
Id: 47972 Data: 17/03/2018 15:34:40
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Perpetuum
Urta e si torce con schiocco di risacca, poi fluisce. E tace
Id: 47876 Data: 13/03/2018 21:59:19
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La mia notte
Cullami adesso, ché il giorno si avvicina della mia notte
Id: 47683 Data: 04/03/2018 18:30:16
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Sirena
Se la mia voce in mezzo alla tempesta ti fosse canto
Id: 47634 Data: 02/03/2018 09:46:54
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Di inverno
Sui vetri freddi la pioggia batte il tempo e io muoio di inverno
Id: 47494 Data: 24/02/2018 07:06:55
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In gabbia
E hai chiuso in gabbia questo cuore di bestia sempre affamato
Id: 47421 Data: 21/02/2018 10:47:45
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Soffio
Soffio sul fuoco e si infiamma il ricordo Io brucio ancora
Id: 47328 Data: 18/02/2018 10:44:28
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Rosso d’alba
Sangue di sogni in sacrificio al Sole. Un rosso d’alba.
Id: 47167 Data: 13/02/2018 07:56:17
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È nebbia
Negli occhi è nebbia, che impedisce il mattino e snuda il pianto.
Id: 46777 Data: 25/01/2018 09:39:52
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Londa
Tu come l'onda. Quando torna e ritorna e toglie il fiato
Id: 45500 Data: 05/12/2017 21:17:59
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Rimembranza
perché cercarti ancora lungo strade grondanti di rose se è impossibile trovarti se non sei stato mai ma non so dire alla linfa di cessare il cammino e al tronco non so dire di abbandonare le foglie proprio adesso che è il sole a toccargli le fronde e io in che stagione mai potrò fermare il tempo e stringere tra le mani quel singolo momento che mi possa rivelare ora che annotta e che fugge lucciolando oltre la scarpata anche la più vaga rimembranza
Id: 42774 Data: 12/05/2017 01:17:20
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Haiku - La neve
Bianco sudario la terra ammanta nuda e gela il pianto Il tempo è fermo. Tra i rami imbalsamati un frullo d'ali Nell'albedine affiora un pettirosso. È vita. Ancora
Id: 40945 Data: 11/01/2017 09:08:37
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Dopo la tempesta
E poi, infondo che cosa rimane dopo la tempesta: cumuli di foglie e rami spezzati; nulla che col tempo non ricresca.
Id: 40144 Data: 07/11/2016 18:30:39
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Girotondo
Vorrei farti parte, mondo. Vorrei esserti tra le braccia fino quasi a soffocare e se turbini le foglie, come foglia turbinare; gocciolare quando piovi e se smetti, evaporare; vorrei accogliere i tuoi semi e poi farli germogliare. Ma qualunque cosa faccia tu non vuoi lasciarmi entrare: giri in tondo indifferente e io rimango a mendicare.
Id: 40024 Data: 30/10/2016 07:39:52
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Ancora Luna
Non guardarmi così, Luna; ti prego. Mi fai sentire ancora più piccola. Qui giù tutto è diverso, non è come tu lo vedi e magari, ti sembriamo tutti pazzi e insensati, tutti sciocchi. Perché? Perché ci alziamo nonostante tutto? Perché parliamo e litighiamo, perché ci innamoriamo? Noi viviamo. Che cos'altro potremmo fare? In fondo, se la notte più cupa si rischiara di bellezza, la colpa è anche un po' tua. E a te, vergine gravida e immortale, a te volgiamo gli occhi e la speranza. Perché sia un giorno nuovo il nuovo giorno.
Id: 38707 Data: 19/07/2016 22:19:02
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Sic et simpliciter
Dai vincoli oscuri un lume mi affiora e non so se è vero sole ma lo cerco anche dentro ad una pozza tra gli umidi grigi grondanti di pioggia
Id: 38571 Data: 09/07/2016 09:07:39
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Il tempo delle rose
Ecco che torna: è il tempo delle rose, dell'azzurrarsi il cielo e profumare d'oriente l'orizzonte, verso il mare, dove veleggia al placido sonoro il pensiero. Nell'amnio senza sonno del tempo, la memoria viene a galla lasciandosi ondeggiare e tra le nubi distese a far corolla sul pianoro, il sole è un improvviso. E mi trafigge, la fame di saperti fino all'imo; un misto di rancore e desiderio che mi prende ora e ancora, a primavera.
Id: 37648 Data: 06/05/2016 08:53:36
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Haiku- Breve incontro
Prima di andare la luna aspetta il sole. Triste è il risveglio
Id: 36669 Data: 05/03/2016 21:56:51
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Possono gli occhi
Possono gli occhi, quando arriva l’inverno dalle dita di ghiaccio e anche la quercia sferzata, si arrende; quando la pioggia anche l’ultima goccia a terra è svenuta e intorno non resta che fango, e dolore; possono gli occhi, ancora fiorire?
Id: 36431 Data: 21/02/2016 12:45:46
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Quando soffia
Quando soffia, ti sembra di sentire nello stesso momento ogni rumore del mondo, ed ogni sua pena. Mi spezza quel respiro di voci che trasuda dal fondo della terra, quel frustare di fronde aggrovigliate le une alle altre, accapigliate, come se non fosse identica la sorte, e medesimo il destino, di chi nel suolo affonda le radici e la fronte in alto volge. Maree di cielitudini, le nubi il vento fa ondeggiare dell’animo gemendo, e alla deriva d’ orizzonti nelle viscere il tuono, fa tremare.
Id: 36403 Data: 18/02/2016 11:42:43
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La parola è morta, viva la parola
Se nascono già morte, le parole non possono morire nuovamente. Ciò che forse può renderle immortali, esso stesso può renderle immorali: giacché, che cosa teme l'eternità? Dimenticato il tempo, dimentica ogni cosa. Se tutto è adesso, allora tutto è bene, ma tutto è anche male; così, quando gli estremi combaciano, la bocca tace e il vero si dà pace.
Id: 36334 Data: 13/02/2016 18:56:46
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Senza fiatare
"mens immota manet; lacrimae volvontur inanes." Eneide IV, 449 E davvero ormai sordo a ogni richiamo ti vedo allontanare ma non ha rabbia né clamore questo rogo e si consuma, lentamente con la pudicizia di un fuoco cui ardere non è dato se almeno potesse elevare lo strazio ululando la fiamma se potesse la lingua, almeno divampare la cenere forse infine saprebbe, pietosa velare resta invece alla terra il suo gravame e il fumo s'inanella casto e quieto al cielo senza fiatare
Id: 35604 Data: 05/01/2016 11:53:53
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Haiku del tempo
Fioccano gli anni ed imbiancano i prati. Spessa è la coltre.
Id: 35558 Data: 01/01/2016 17:14:47
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Luci dinverno
strenuamente declinando in basso ascendo e lì ti trovo perduto in un roseto tra le spine dietro l'ovale di una foto la prima a smarrirsi ricordo, fu la voce ma tu avresti potuto dirmelo quel male che s'annida nelle ossa -se è destino al figlio di rasentare il padre- e di quel filo rosso potevi dirmelo che stenta a coagulare ma già tu avevi la tua luce e la mia che non si è accesa mai forse solo un altro cruccio alle tue spalle eppoi lasciare, m'hai lasciato con i miei gigli ancora infondo agli occhi e dopo tutto questo tempo attesa adesso all'ora della sera rimango sola col mio nome stretto tra le mani e tu che ancora mi guardi tra le rughe dello specchio attraverso le fessure tu, avresti dovuto dirmelo di questo mondo che è impossibile a salvare viviamo apocalissi quotidiane dovevi dirmelo che inane è ogni tentare
Id: 35414 Data: 19/12/2015 11:44:10
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Al fiume
Al fiume, lungo il viale il turbinio di foglie arrovellato al suolo è nugolo d’attesa al responso del vento; l’esitazione, al ponte, ormai si è fatta pietra e guarda ad occhi stretti i gorghi di corrente. La sabbia stride ai denti per un tramonto ancora che si conficca al petto e complice la notte, dissangua i suoi colori: sull’acqua che si abbuia, si perdono i contorni sugli argini confusi sul greto dei pensieri sul cielo che svapora.
Id: 35269 Data: 05/12/2015 19:59:05
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Haiku dautunno
-Alba- Pallido è il sole tra le coltri nebbiose. Quasi una luna. -Tramonto- Sfiorisce il giorno senza fare rumore. Oggi è già ieri.
Id: 35175 Data: 27/11/2015 16:24:11
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Sola ad solam
Liberamente torno e fieramente a me, dal notturnale giogo assolta di lacrime e sudari in solitaria quiete; a me, cui il viso solo snuda il duolo nel reticolo dei solchi che furono sentiero e condizione a una sentenza impressa sul costato. Acanto di dolore sulla pelle e di vaghezza, il pianto nutre il seme sopito dell'orgoglio, e il suo risveglio nel feroce gemmare del mattino disvela nuovi cieli all'orizzonte; d'altri voli sulle ali tuona il vento nei prodromi d'inverno e lo spogliarsi tremulo dei rami è rito, passaggio. Non fine. Torneranno a dischiudersi sui tralci abbandonati e tra le spine le iridi con i fiori, al primo sole.
Id: 35078 Data: 21/11/2015 20:48:30
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Lultima parola
Lo dicono autunno questo struggersi a morire questo strazio di foglie che fa i rami dubbiosi quanto più è lapidario il silenzio dei tronchi e noi sempre più giù in questo starci dentro a forza che odora di stantio acre bruciato al primo fuoco dei camini eppure quanta bellezza, quanta in quella morte che si porge tra le nebbie così imbellettata da trarci in inganno tutti con i suoi occhi bruni e la voce rugginosa con le sue storie fosche e antiche come il tempo e nel tempo l'eterno ritorno dello stesso racconto passa di bocca in bocca come un bacio a suggello dell'ultima parola
Id: 34709 Data: 21/10/2015 17:20:01
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Presto o tardi
C'è forse un momento preciso nel tempo di una vita in cui il timore che tutto finisca troppo presto cede il passo al timore di dover restare troppo a lungo. I piatti della bilancia oscillano e non c'è da calibrare; il perfettissimo equilibrio è cosa di un istante e riconoscibile, se mai, solo al passato. Inutile gridare alla truffa e cercare il principale per farsi rimborsare, perché non c'è trucco e non c'è inganno: è tutto solo un gioco. Al massacro.
Id: 34561 Data: 10/10/2015 21:00:38
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Voltare
Sfogliavo passi in cerca di salvifiche distanze senza mai trovare il punto né il respiro di un "a capo" e seguitavo sul dorso caldo dell'estate a rilegare vecchie storie nello sfiorare pensoso di recrudescenze in torto ma forse ogni stagione ha un suo crinale ed è solo illusione il camminare se al termine di pagina s'affolla l'esercito di foglie in ritirata Bastasse l'autunno si potrebbe anche tentare: arrivare fino in fondo e poi voltare
Id: 34383 Data: 23/09/2015 15:26:00
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Ho visto un re
Niente di nuovo al dolere del dente La lingua batte il tempo in un tramestio di giorni pestati nella calca degli zoccoli dalle gazzelle in fuga. Il problema forse è nella corsa; ma non avrebbe senso lo starci dentro accartocciati con la testa dolorante stretta alla ginocchia. E d'altronde fatti non fummo per vivere in un guscio Meglio allora un attimo disteso a perdifiato il bagliore dilaniante che sfrigola di unghiate al ruggito di un leone Poco importa se è solo l'attrazione di un circo di periferia A volte basta credersi re perché spunti la corona
Id: 34201 Data: 08/09/2015 16:37:32
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Doppio tramonto
Il giorno si inclina, sempre più in fretta e obliquo alla sera il tempo risucchia le attese. Lo sguardo scivola avanti fino all'orizzonte e scioglie nel mare quell'ultima linea, in rivoli muti. Ecco, le parole perdono il segno; slabbrati i confini, vagano assenti ed io non comprendo più, quel che dici. Eppure ti sento. Sfiori le foglie per farle tremare, soffi sull'acqua e vedo vibrare l'aria, la forma che sfugge, il colore. È forse un inganno? Non serve, sapere. Sciolti gli ormeggi si può navigare a vista, di notte, o restare fermi, in preda alle onde tra braccia pietose di ombre. Si arrende ancora una volta il petto al tramonto che sembra chiamare un nome, ma non me, che resto a guardare attonita il cielo, e il triste virare, al largo, del sole.
Id: 34164 Data: 05/09/2015 18:34:33
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Echi
Non sapevo del tuo corpo che la voce appesa al filo di distanze aggrovigliate invisibili nell'aria; un sentore di uomo attraverso lontananze percepite appena. E sotto vento nei brogli di un labirinto da slacciare annusavo intorno aprendo infiniti al propagarsi dei cerchi. Come un sasso gettato nell'acqua che onde dilaga e suoni di echi lontani
Id: 34115 Data: 01/09/2015 19:32:26
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Cadenza dAgosto
Ecco che tace. È mai questa la pace, la perfettissima quiete, il silenzio? Forse si sente, il tormento, ha una voce, forse ci parla? o è soltanto lamento, sordo pulsare nascosto nell'ombra? Erano stelle gli strali, in agosto e in quel momento ogni velo appariva discosto al chiarore gemmante, al dardeggiare in cascate, di fuochi. Muti. Diamante è la luna, e nitore gli occhi cadenti che volgono a terra, giunti alla fine di un viaggio di luce. Senza rumore, la notte si colma d'assenzio e all'iride imprime una traccia, mero retaggio di un canto, lucore.
Id: 34086 Data: 28/08/2015 18:40:15
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Piombo
S'intona al mio umore questo grigio di fine estate che minaccia tempeste di là da venire L'azzurro del mare -solo un ricordo- fin troppo raggiante nell'incombenza di luci non aveva pietà per chi ha negli occhi un cuore malato di buio Pure era un canto nel sole che sapeva turbare un precipizio al sonno dei sensi e la veglia era un sogno che le acque faceva brillare nell'onda lunga di orizzonti da scavalcare Ora è piombo al livore dei monti la pioggia e raggio d'abbaglio sul far della terra un fulmine al cielo
Id: 33957 Data: 16/08/2015 17:41:34
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Terra di nessuno
Nel lindore dell'aurora freddo è il fiato della terra e silenzio a la campagna in attesa del mattino L'aria è ferma e in mezzo ai campi si risveglia dal torpore la masnada dei cantori che friniscono all'estate Si nasconde all'orizzonte fra le brume un altro sole che si attarda tra le onde e si fa desiderare È una terra di nessuno che attraversi senza fiato quando ancora il giorno langue e la notte ti ha lasciato
Id: 33928 Data: 13/08/2015 08:56:58
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Ad una foglia
Che cosa pensa, se pensa una foglia quando d'un tratto precipita al suolo e tocca terra accasciandosi lieve E con il suo ultimo sguardo se vede che cosa vede agitarsi tra i rami che scoloriscono senza un rumore Era per l'albero orgoglio la foglia verde speranza all'estate e rigoglio Ma non conosce stagione la morte non sente né sa ragione non rende Arriva e senza aspettare l'autunno prende una foglia si volta e se ne va
Id: 33904 Data: 10/08/2015 15:12:37
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Pace apparente
Che vale la luna se tu non la guardi se è pace apparente quel mezzo sorriso di luce riflessa sul viso smagrito. Eterna è la notte che attende il mattino; un coro stonato di stelle cadute che sgreta il pensiero in frantume di voci e non c'è più accordo tra gli astri insensati, non c'è più gravità. Se è culla d'assenza quel pallido alone se è un regno di veglia allora al silenzio degli occhi mi arrendo
Id: 33871 Data: 07/08/2015 06:35:15
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Pioggia destate
È pioggia d'intorno odore di terra bagnata e luce d'asfalto nell'aria Fruscia tra i rami un richiamo di sale dal mare e tornano in volo i gabbiani verso l'interno lasciandosi dietro l'eco schiumante di voci in tempesta Sfugge alla bocca del cielo un lamento breve sussulto all'estate ed è goccia mesto memento di un'altra stagione mentre all'arsura dei colli assetati si fa silenzio d'attesa la pioggia
Id: 33839 Data: 03/08/2015 11:52:43
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Plenilunio
Di luna in luna la notte si spoglia e si riveste; l'attesa non mente, è essenza pura la luce radente di vita, e varca nel sogno la soglia del desiderio. Ora il tempo si sfoglia e tra le pieghe di un cuore senziente parla il dolore di un'anima ardente che di rimpianti non cede alla voglia. La sera tace. Fa lacrime il viso sul mare in scaglie d'argento. Stremato dopo le corse tra i campi, improvviso il vento cade sul giorno passato e mentre schiara di lucciole un riso, resta nell'aria un pallore incantato.
Id: 33805 Data: 31/07/2015 08:45:54
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I gigli del campo
Non posso sapere la vita serena dei gigli del campo o il cuore leggero che canta il fringuello posato tra i rami Non posso sapere il fresco fluire dell'acqua che scorre o il lieve sussurro dell'erba che cresce sul letto del prato Dal mondo che vive io viaggio distante Non posso sapere che cosa si sente
Id: 33778 Data: 29/07/2015 12:15:54
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Splendore
Un nulla fummo nell'onda dei giorni che vanno a morire sulla battigia; fummo un barbaglio agli occhi del mare e all'iride del sole solo un battito di ciglia eppure adesso che l'orda scura s'addensa all'orizzonte e la terra trema i tamburi della sera dimmi che cosa ne sarà di tanto splendore?
Id: 33666 Data: 20/07/2015 16:43:44
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Luci della ribalta
Cosa luce la ribalta in attesa quando l'attore non viene a calcarla, se pure l'assito ha secche le vene perché non c'è più niente di mistico neanche a cercare nel fondo del golfo. Forse la commedia è finita da tempo da quando il suggeritore è fuggito dalla sua buca con la primadonna, mentre il pagliaccio rideva, rideva e beveva alla salute di tutti pensando ai bei tempi, quando tubava, la sua Colombina, soltanto per lui. Ora Arlecchino ha smesso il suo costume non vuole più saperne di padroni e di personaggi stereotipati che spengono il fuoco sacro dell'arte; se la vita ci confonde il copione meglio è allora recitare a soggetto.
Id: 33632 Data: 17/07/2015 23:12:18
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Scirocco
Curva di braccia sul corpo opposto al vento infuria dell'estate il caldo e d'altri delitti che il tocco del tempo risveglia e straluna in archi concavi d'appetiti Il sole a specchio sulla schiena snocciola in lunga fila di labbra bollenti briciole di sabbia declinando gocce tra le scapole e un turgore apocrifo tra i colli al seno avvampa di tramonto e tremando si spegne nella valle infondo
Id: 33532 Data: 11/07/2015 13:31:33
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Cuore di conchiglia
Afferrami Conducimi per mano lontano, verso il largo dove tutto assolve l'onda al lento sciabordare di lacrime di sale Trascinami sul fondo dove l'abisso canta con voce di sirena un cuore di conchiglia Lasciami svanire e non farmi più tornare neanche se implorassi in ginocchio per un sorso di luce
Id: 33454 Data: 06/07/2015 09:11:29
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Haiku
Dita di rosa si sfiorano ad oriente Aurora ancora
Id: 33422 Data: 04/07/2015 09:53:16
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Amore è solo un tremito
Amore è solo un tremito ai tuoi occhi scintilla che si perde al primo fiato e lascia la tempesta al suo passato cedendo alla bonaccia della vita se un brivido rimasto al sogno addita di un'alba che ha di rosa l'incarnato lo ignora della luce il crudo fato che batte senza tregua i suoi rintocchi Il cuore non si lascia abbindolare dal sapido giudizio dei discorsi che i palpiti pretendono spiegare ma guarda nella notte alle lampare e senza ripensare ai suoi trascorsi s'imbarca nuovamente verso il mare
Id: 33368 Data: 01/07/2015 10:00:27
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notturno
È torbido lo sguardo della notte d'umore discordante ad un commiato e lacrima dall'orlo di un ricordo caduto tra le mani ad un richiamo All'ombra della fonte dei sospiri l'odore mi illudeva del ritorno e nugoli soffiava tra le ciglia di brividi alla pelle con un canto Ma trema la mia corda al tuo vibrato al tocco raggelato delle dita e suona come un gemito struggente la nota non più all'arco della vita
Id: 33292 Data: 27/06/2015 09:34:43
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Le nuvole
Ma che cosa ci fanno talvolta le nuvole adagiate sul cielo come languide dame eteree ed immobili, fasciate di velami che la notte discioglie in lembi di tramonto, o magari in agguato nere come la pece a mugugnare pioggia e rabbia all'orizzonte a minacciare scrosci guardando da lontano. A volte, puoi vederle giocare a rincorrersi in giri vorticosi, insieme con il vento o fare a nascondino col sole e con la luna in una contraddanza; altre invece, arruffate come donne al mattino prima di pettinarsi, restarsene in disparte distratte e trasognate. Più spesso stanno ferme disposte alla rinfusa assorte e pensierose, nell'infinita attesa di qualcosa che non c'è e che mai arriverà
Id: 32821 Data: 31/05/2015 21:29:02
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Lennesima luna
Pure ancora stupisce la struggente bellezza dell'ansito ancestrale che emana dalla terra, la forza dei primordi che muta le sue forme come fa la nuvola quando gioca col vento a rincorrere sogni non ancora pensati, ed incanta, la luna, custode primitiva dei portali del tempo, a vederla fiorire farsi donna e languire morire e rinascere senza un pianto o un lamento, mentre vortica, il mondo avvitandosi al ritmo di una danza tribale
Id: 32632 Data: 24/05/2015 04:38:46
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