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VECCHIO PAESE
Vecchio paese, preludio delle Serre,
che ti rattristi alla memoria
di noi bambini degli anni sessanta.
Rimembranze di scorribande tra le rughe
e le vecchie popolane che ci sgridavano
benedicendoci: “ domani lo dirò a tuo padre! “
Oggi le nonne non hanno nessuno
da rimproverare e vivono,immerse
nella quiete, solitarie,
contando sempre più numerose
le rughe sul proprio viso
al pari delle crepe sulle case abbandonate.
Le campane non suonano da tempo
l’inno d’un natale ma
un melanconico motivo funebre
che ti lascia sempre più spoglio,
sempre più intriso di ricordi
mai di speranze!
Ad uno ad uno si spengono i caminetti,
si serrano gli usci,
l’alba sorgerà su di un tramonto
e nessuno godrà del sole
e nessuno ascolterà il canto degli uccelli.
Ombre coprono il selciato polveroso
del mio vecchio paese in agonia!
ROCCO GIUSEPPE TASSONE