I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Cieli di realtà
Cieli di realtà Ritmo accelerato di suono di violini mi può portare in estasi verso onirici cieli, di realtà. Vedere l'anno che scorre, il già stato e ciò che sarà, il tempo eterno e il giorno che verrà. Vedere il pianto di un cuore celeste che innaffia fragili fiori terrestri, germoglianti tra letame di umana crudeltà. Rallegrare il cuore e tra nuvole a strisce e di roseo colore fissare i raggi del sole e tornare... Bisogna raccogliere quei fiori che hanno per molti strani nomi, pochi li chiamano amore e carità. (Cerchi ascensionali, ed. Il Convivio)
Id: 59375 Data: 09/07/2020 12:21:42
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E tu mi chiedi
E tu mi chiedi perché piango e non dico niente, né vado fuori nelle vie brulicanti di questa città. L'indifferenza ghiaccia lingua e parole, ma non riesce ad infreddolire il dolore fiume in piena che scorre con gli occhi nel cuore: bussano sempre alla porta fantasmi incolori ed io ho paura, lasciami stare! E' un anno che cerco e non riesco a trovare neanche una promessa di linfa vitale. Non ho lavoro e mi manca il pane, ho fame e mordo le mie mani, ho fame e penso a domani... Chiudi anche la finestra per favore! Quelle nubi striscianti toccano il davanzale quasi a volere entrare, come i creditori venuti ieri a bussare. ( Cerchi ascensionali, ed. Il Convivio)
Id: 59372 Data: 09/07/2020 11:44:23
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Melodia
Melodia Che sensazione, che strana malia in quest’ora estrema ! Inutile fatica ha svuotato l’energia, ha sciolto le membra della vitalità. .............................. ..........Poi............... uno scroscio lento suona melodia ristora la mente, fa rinascere i sentimenti e immaginifici volti affollano la mente. Un angelo mi saluta l’altro suggerisce silenzio: non serve parlare : c’è l’eternità.
Id: 37244 Data: 08/04/2016 11:36:37
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Profumiere#SaveAshrafFaydh
PROFUMIERE Sono albero profumiere di celata essenza, frutto di pianta profuga da terra senza olfatto ..., ormai. Ma io ne spargo gocce per umana carità, per espandere profumo poetico di libertà. Non serve un guanciale su cui poggiare la mia cima: la potatura a capitozza sempre nuovi rami germoglierà.
Id: 35807 Data: 15/01/2016 21:31:54
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Profumiere #SaveAshrafFayadh
Sono albero profumiere di celata essenza, frutto di pianta profuga da terra senza olfatto ..., ormai. Ma io ne spargo gocce per umana carità, per espandere profumo poetico di libertà. Non serve un guanciale su cui poggiare la mia cima: la potatura a capitozza sempre nuovi rami germoglierà.
Id: 35756 Data: 14/01/2016 13:39:43
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Indietro#controviolenzadonne
INDIETRO Alle donne offese e violentate Io non so che fine tu abbia fatto, né dove sei. Tocco le mie guance rugose e spente da cicatrici profonde come quelle dell’anima che non dimentica mai. Vado indietro con la mente, indietro con i lamenti e la tua mano riappare, gigante, violenta. L’alito pieno di sgomento scivola come vento sul vetro ormai bianco, poi..... si scioglie..... in rivoli di pianto che chiedono perché. Francesca Luzzio
Id: 35104 Data: 23/11/2015 09:59:19
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Non voglio
NON VOGLIO Non voglio far niente per asciugare gli occhi, non voglio far niente per dissipare la nebbia, fantasmi di memorie non rimosse che corrono veloci senza controllo nella strada priva di frontiere. In questa condizione di stabilito niente sento nell’alba oscure minacce di tiepido sole. Francesca Luzzio
Id: 32683 Data: 26/05/2015 02:04:37
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Tutto regolare
TUTTO REGOLARE Una palla cade e rimbomba, lassù, nel piano sovrastante della mente ed emette un suono, quale cadenza ritmica di tamburo che si accorda appieno all’esecuzione musicale di quell’unico violino, vento che s’infiltra e sibila da quella porta senza cardini e freno, in perenne disarmonia con il piano...forte dell’orologio murale. Improvvisa suona una sirena: torna tutto regolare per necessità. Francesca luzzio
Id: 32682 Data: 26/05/2015 01:58:12
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Io non ti cullo
IO NON TI CULLO Gioco con il tuo sorriso e un lieve dondolio accresce l’ineffabile luce dei tuoi occhi blu. Ma io non ti cullo, piccolo mio né la terra ti mostra la sua affabile ospitalità. Dondolio, oscillazione di oggetti dubbiosi nel cadere Boato improvviso, inatteso,mai sentito! Ombra di paura oscura lo sguardo atteggia le labbra a continuo pianto. Ti stringo in consustanziale unità, esco nella strada, ormai troppo piena di umana infelicità. Cadono i muri, si svelano gli arcani gli scrigni segreti dell’intimità. Tu guardi attonito il brulichio umano di lamenti le mura squarciate che piangono dolenti il perduto pudore: mostrano lì, in posa, il tuo peluche, senza più occhi, né mani.
Id: 26006 Data: 07/06/2014 18:24:45
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Al piccolo Stefano
A l piccolo Stefano
Sei come una virgola
che ti muovi sul foglio
del tuo lungo domani
e crei pause tra frasi e pensieri
che non riesci neanche a dire .
Gattoni,farfugli parole e suoni,
ma soprattutto sorridi
e il tuo sorriso cancella
noie e pensieri,
spalanca porte dorate
di felicità.
Id: 21074 Data: 24/06/2013 23:58:56
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espansione sentimentale
Espansione sentimentale Velocità,corsa ebbrezza di volo in autostrada la mano distesa nonsi arrende rompe e prende il caldo vento. Ghost, musica malinconica,sensuale,struggente anima nascosta d’infranto amore ti lasci andare,scivolare a piedi nudi sul parabrezza frontale, fumo etereo di sigaretta vaporizza vecchi- nuovi, eterni pensieri. La tragica bellezza dura ancora ascolti la stessa musica rivivi amori, tangibili sensazioni, Fumo denso in lontananza esala: non è incendio,sono fantasmi di pensieri, di espansioni sentimentali evaporanti verso metafisiche essenze pregne di calde verità. FRANCESCA LUZZIO
Id: 15323 Data: 22/06/2012 18:13:32
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A,Roberta,che cerca il suo futuro
A Roberta, che cerca il suo futuro
Non giocare con bambole sorridenti vestiti di lustrini luccicanti illusioni: nell’apparenza esauriscono la loro funzione.
La brezza è leggera. Ascolta la sua voce: rinfresca il corpo e suggerisce pensieri.
Sono ideali veri azzannate da lupi famelici che tu devi imparare a domare.
Le tue idee sono cavalli in corsa senza redini e cavalieri nell’immensa prateria del tuo domani.
Impara a cavalcarli: cercano un sentiero su cui normalmente camminare.
FRANCESCA LUZZIO
Id: 14273 Data: 23/04/2012 08:33:09
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Il diciottesimo compleanno
Il diciottesimo compleanno Ad Andrea che non c’è più (5\8\10) Nell’atmosfera trasognata del futuro vivevi sogni di piccola entità: un motore, un giubbotto e su, via, si va! A diciotto anni confuse le scelte grandi da fare forse è anche meglio adesso non pensare . Dolce e pietosa la brezza del mare accarezza le guance, i desideri, gli amori bianchi palloncini che volano ormai senza legami. Memoria pura, puri sogni fosfemi baluginanti nel cielo blu avvolti da nube eterea che vaga nel mistero dell’immensità. Andrea hai smesso di salire l’impervia roccia del divenire tocchi il punto senza tempo, nè spazialità. Lo senti? Lenta la risacca del mare si unisce alle cicale ed ai gabbiani: è preludio di sinfonia che ascolti ormai lassù, unica grande scelta che anzi tempo hai voluto fare tu. Francesca Luzzio
Id: 11112 Data: 17/11/2011 10:38:54
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il canto dellorca
Il canto dell’orca Testarda e vanesia, priva di domani sei andata. Anima migrante, zingara di professione cammini nella larga strada senza direzione, in una incessante movida di illusioni, credulità, ingenue passioni. Mi chiedo dove vai se non hai sicura meta. Intensi fumi annebbiano la tua coscienza e la tua bellezza li rende ancor più densi perché mente a chi cerca con fatica di carpire e dare un senso al tuo avvenire. Anche se ti mostri nuda non potrai invaghire: nessuno può soddisfare il tuo assetato ardore di felicità. Fermati, l’astrale contemplazione di stelle e costellazioni ti farà sentire il canto dell’orca, respiro della terra, alito animale, originario nutrimento, a chi con singhiozzo affannoso chiede pietà. Francesca Luzzio
Id: 10673 Data: 25/10/2011 20:04:04
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Compito in classe
Canzone tragica A Stella,offesa nella sua dignità di donna. In questo momento dissennato della notte ascolto te , Stella diva con voce di contralto che nel teatro costruito dalla mente canti crudi stilemi memoria iterativa dell’aria di un melodramma che una volta, pudica, mi sussurrasti appena. La costante fluidità di ritmo l’assenza di varietà di toni ripropone l’inconfessabile tema del giglio senza petali il giorno della prima comunione Francesca Luzzio
Id: 7547 Data: 09/03/2011 02:58:53
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A Lucina, mia madre
A LUCINA, mia madre
E’marzo inoltrato ma non sembra primavera stamattina e con pena mi rimetto nel solito cammino
Indosso il tuo cappotto buono, di qualità e risento il tuo odore, la tua presenza costante e schiva .
Il tuo cappotto non è la tua eternità è solo consistenza di odori in questa terrestrità.
Tu mi coccoli, mi metti il fiocco… Memoria d’olfatto. Appena toglierò il cappotto, sparirà?
FRANCESCA LUZZIO
Id: 4858 Data: 18/07/2010 07:54:17
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Crono-valzer »
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