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Raccolta di poesie di Gladys Sica
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Eternità

 

 camminata spensierata,

un vento immobile e bianco

copre la città che cresce

lontano d’altro ricordo.

 

ciò che mai nessuno vide

traccia un circolo di dolce dolore

nel futuro delle anime, ma

è poi melanconia indifferenziata

di fronte a un crepuscolo senza sole,

preghiera inutile presto dimenticata,

memorie altrui e rituali senza dei.

 

sguardi senza colori non si accendono,

non riescono a contenere quello che cercano,

quello che cercano non vive senza innocenza

sapore che scompare facile, dolce dolore,

ciò che mai nessuno vide

oltrepassa la fittizia frontiera

e non conosce nomi,

si nutre di silenzio e attesa.

 

nella spensierata camminata

copre la città che cresce,

lontano da altro ricordo,

ciò che mai nessuno vide

come un vento immobile e bianco.

 

 

 

 

Eternidad

 

 

 

caminata despreocupada,

 

un viento inmóvil y blanco

 

cubre la ciudad que crece

 

lejos de otro recuerdo.

 

  

lo que nunca nadie vio

 

traza un círculo de dulce dolor

 

en el futuro de las almas, pero

 

luego es melancolía indiferenciada

 

frente a un crepúsculo sin sol,

 

 oración inútil pronto olvidada,

 

memorias ajenas y ritual sin dios.

 

 

miradas sin color no se encienden,

 

no logran contener lo que buscan,

 

lo que buscan no vive sin inocencia

 

sabor que desaparece fácil, dulce dolor,

 

lo que nunca nadie vio

 

supera la ficticia frontera

 

y no conoce nombres,

 

se nutre de silencio y espera.

 

  

en la despreocupada caminata

 

cubre la ciudad que crece,

 

lejos de otro recuerdo,

 

lo que nunca nadie vio

 

como un viento inmóvil y blanco.

 

dal libro bilingue "Vento atlantico", Quaderni di ControCorrente, 2009, Milano.

 

 

 

*

C’è

 

C'è un osceno bagliore

dentro questi illusori mesi.

Aggiunge mistero al mistero

un’eco d’inaccessibili mari.

 

E’ il maggior dovere vivere.

C’è una zona di luce nel dolore,

nella notte delle nostre notti.

Ritornano alla mia anima

le acque rosse del quadro

con una forza che non è solo mia.

 

C’è una domanda che domanda sempre

in quest’errante universo

fatto di dei e d’astri,

di cuori, mani ed uccelli.

C’è un’attesa che ci aspetta

e c’è una possibilità impossibile.

 

C’è una zona d’ombra nell’allegria,

nella mattina delle nostre mattine.

C’è.

dal libro bilingue “Nel fuoco del silenzio –il viaggio”, Gladys Sica, concorso “Antonia Pozzi”, Milano, 2005.

 

 

Hay  

 

 

Hay un obsceno resplandor

  

dentro de esos ilusorios meses.

 

Agrega misterio al misterio

 

un eco de inaccesibles mares.

 

  

Es el mayor deber vivir.

 

Hay una zona de luz en el dolor,

 

en la noche de nuestras noches.

 

Regresan a mi alma

 

las aguas rojas del cuadro

 

con una fuerza que no es sólo mía.

  

 

Hay una pregunta que pregunta siempre

 

en este errante universo

 

hecho de dioses y astros,

 

de corazones, manos y pájaros.

 

Hay una espera que nos aguarda

 

y hay una posibilidad imposible.

 

 

Hay una zona de sombra en la alegría,

 

en la mañana de nuestras mañanas.

 

Hay.