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Raccolta di poesie di Paolo Loreti
[ LaRecherche.it ]

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La borsa della sposa

A Tiziana

Mettici le chiavi di casa
e le chiavi dei nostri cuori
che soccorri e sostieni
con amore di sposa e madre:
lì sappiamo che sono in mai sicure

Mettici tutto il tuo mondo
che è sempre con te, sempre te,
mondo di affetti e servizio
di amore vissuto, di dono,
e di amoroso lavoro.

Questo è la borsa
della sposa perfetta;
bisogna trovarla
e appena scovata,
circondarla d’amore,
un abbraccio dischiuso
che lascia aperte
le porte dell’anima.

Id: 4820 Data: 13/07/2010 22:04:32

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Occhi di bambina (Daria)

Cosa sto cercando!
Cosa scruto nel tuo volto!
Cerco ancora occhi di bambina,
quegli occhi che cercano un sorriso,
un gioco da ripetere ancora,
per scacciare la recente storia.
Ma in quegli occhi di bambina
non c’era ricordo offeso,
non c’era rancore covato
…forse senso di una casa,
di un amore fatto casa.
E ora rimangono stampati
nei miei occhi i tuoi occhi
che guardano nel vuoto
come al film colmo della tua storia,
vissuta tutta, vissuta piena,
vissuta dentro il dolore,
vissuta fuori con passione,
e poi, come un lampo,
in quegli occhi
un contatto, fatto casa,
volgi il volto per giocare,
e torna vivo lo sguardo,
e per me e per noi
gli occhi dolci di bambina.

Id: 633 Data: 24/06/2008 10:27:37

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Un riflesso

Le mani giunte,
strette vicino ai miei occhi,
pescano nel profondo del cuore
le parole per parlarTi..
Termina il silenzio dell’anima
e gli occhi si aprono appena:
nella nebbia dello sguardo
una luce, un riflesso di quell’altra vita
che avvolge quel dito,
che stringe da anni,
che ama da sempre.
Ed in qualsiasi nebbia
che io possa trovare,
che sia dentro o fuori di me,
ci sono le luci,
quelle due luci,
che in modi diversi
ma sempre e comunque,
sciolgono il gelo,
diradano il fumo,
segnano la strada.

Id: 270 Data: 27/02/2008

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Theotokos

Salgo, e la salita è facile;
guardo in alto
e la grandezza non mi spaventa
ma sembra un abbraccio che mi aspetta.
E quell’abbraccio non mi stringe
ma mi accoglie discreto.
Entro…
e il timore del maestoso che grava
è invece come un padre
che posa le sue mani sulle spalle.
ed è ancora più forte, più grande
il senso di Paradiso.
Guardo il grande muro bianco
come bianca è la particola
ed entro in lei.
Del grande muro bianco
non sento il peso
ma come un dolce vortice
che dalla vetra a colori
espande il cuore in un infinito
di pace, di verità, di dolcezza.
Il grande cerchio bianco
è piantato tra cielo e terra
come una madre che pesca nel cielo
la vita per i figli
e così nutre e ravviva
la mia misera creta.

Id: 269 Data: 27/02/2008

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13-7-2004 »
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