I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Mi perdo nell'angoscia sorseggiata
amara, dalla mia anima, che s'incanta
di un desiderio lontano e forte.
Immaginare le cime delle montagne
come segno di un cavallo imbiancato, feroce,
attrito che smuove il fruscio stanco e immobile.
Fumo di sigaretta che si adagia sullo sterco
di unghie appese alle cornici delle baite,
sussuranti tremori antichi, nel futuro proiettati.
Le menzogne dei viandanti
sono affannosi respiri di musiche stonate,
scalfiti sulle pareti delle grotte dimenticate.
Affogo nel tempio di lacrime, e solitario
vago nelle coppie ammuffite di noia
che se pur bagnata, è vita.