I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Lo sguardo volge tenace all’interno #GiornoMemoria
Lo sguardo volge tenace all'interno seppure fuori franate le torri i muri squarciati non ceda l'inferno se i volti fremono in abbandoni gli uni sugli altri premono i cuori tu confondi il tuo corpo d'aria a passi invisibili tra la calca la vita è altrove - ma non sul piano lungo e malioso dell'orizzonte la vita è dentro - giù nel fondale di spesse nubi d'un volo che tace lo sguardo segue la folla lontana quell'agitarsi stolido e insano non v'è dolore né sudore che scrosti il manto corroda il vento brucia distante un viola di luna imperturbata veglia ragione tradisce un'ombra di camaleonte. (Daniela Pericone, L'inciampo, L'arcolaio, 2015)
Id: 51970 Data: 22/01/2019 15:48:55
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Mi chiami come se
Mi chiami come se t’avessi sottratto qualcosa come se fosse toccato a me trattenerti mi guardi e non parli dal tuo fondo di blu come a spiegare che è questo il colore del buio un lampo d’algore l’inciampo prima del nulla più oscuro del pieno nel vuoto. Il blu è solo un bagliore del nero l’ultimo aggancio alla vita che già adesso ti ha perso più ignara e più stupida senza un segno di te senza te che la guardi e la pensi e solo pensandola diventa la vita che è la non morte di me. (da L’inciampo, L’Arcolaio, 2015)
Id: 46965 Data: 03/02/2018 16:49:27
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Happy feet
Dicono che per capire un uomo sia bene fissarlo negli occhi oppure osservarne la curva errante delle mani, ma io, non so perché, preferisco guardare i piedi, quel punto di contatto tra l’anima e la terra dove il passo misura l’affondo nella vita, la soglia di equilibrio tra l’incerto sfiorare di punte da ballerina e il pieno espandersi della pianta a possedere tutta la terra, e le dita, poi, costrette dall’involucro delle scarpe che, più che proteggerle, le nasconde alla vista di chi potrebbe sbirciare una contrattura eccessiva in contrasto al sorriso o un solletico strano e quasi impudico, una voglia di libertà che dal più piccolo nervo s’irradia con un guizzo al pensiero più lontano.
(da Il caso e la ragione, Book Editore, 2010)
Id: 17304 Data: 01/11/2012 10:15:56
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Mi scrivo
Mi scrivo lettere e non mi rispondo. Busso alla porta e con voce artefatta riferisco che in casa non c’è nessuno. Vorrei proprio sapere dove sono finita e chi è quell’intrusa un po’ triste un po’ schiva che mi abita adesso, così remissiva che non s’altera in nulla, a tutti sorride ma son solo fantasmi, ha fatto la cuccia nella stanza più interna e ogni tanto passeggia compagna degli alberi, a ogni ramo sfogliato appende rimpianti d’abbrivi mancati.
(da Il caso e la ragione, Book Editore, 2010)
Id: 17303 Data: 01/11/2012 10:14:12
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