I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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E’ come se
E' come se tu fossi fatta di terra e di cielo foglia d'autunno contesa dai venti acqua di lago confusa nella notte Talvolta ti guardo e vedo con gelo la terra altra volta ti tocco e son certo d'aver toccato il cielo...
Id: 25680 Data: 15/05/2014 08:45:08
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Diceva parlami
Diceva parlami - chi vive senza follia è già rigettato indietro: vacilla già in un fondo di vuoto profondo escluso completamente dal mondo... Parlami diceva - e vedrai che la tenue tua speranza che un po' geme e un po' s'accampa nell'affanno che mai s'estingue pure scalpitando sopravviverà... Diceva parlami - parlami ancora del crudo e del cotto...
Id: 25679 Data: 15/05/2014 08:37:53
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Questa metafora dura e crudele
Questa metafora dura e crudele Mi riporta a voi Signora di Solitudini Penso alle lane che vi ricoprono Al giro della seta intorno al collo All'abile ondeggiare delle anche Al gioco inesauribile della lingua Penso alla serietà del vostro sguardo Quando fantastica di vita umana E taglia con mano sicura la corda del fato Rivoltando in uno il seme del rimpianto Ma oggi la vostra severa metafora Signora d'Inquietudini Sembra volteggiare più libera e mite Nel chiaro cielo del mattino (da Corpo a corpo, Manni Editori, 2013)
Id: 24729 Data: 09/03/2014 18:15:47
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Beau geste
BEAU GESTE una tempesta di neve e vento scenderà danzando su queste manifatture a buon mercato nell’ingorgo delle voci i libri voleranno via salmodiando e le risate dei folli toccheranno ferro l’aurora se n’è andata altrove col suo dolore in piena con tutte le sue sublimi promesse arca dai drappeggi d’oro in forma d'indivisibile azzurro eco di glorie nazionali che tratteggiano e dissolvono le ultime speranze di resurrezione confondendo i pianeti più lontani coi più vicini dischiodando abitazioni anatomiche il tempo che un tempo guariva ogni male con le sue mani di cera e di sabbia confermerà nei secoli l’inaudito beau geste d’una impossibile ripresa
Id: 16505 Data: 16/09/2012 14:52:03
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A reculons
Un passo indietro (lo farai? non lo farai?) - ma no che non lo farai, altrimenti è il fare passato: l'irrealtà degli usi sacri e profani la post politica la post critica la post famiglia e la post fazione Le solite anomalie - le profanate dottrine: un passo avanti e un passo indietro senza contare il passo dell'oca non ultimo quel tuo ossessivo: - facciamo due passi in centro? - ah...il centro del potere! Due passi avanti ed uno indietro sarà così quando ti ci porterò a ritroso e controvoglia, lo so e pure contromano ma ti ci porterò un giorno à reculons pure alla cieca ti porterò dalla cricca cieca quella ciccia vile che fa cilecca e ciuccetta coi suoi miti virili di alta velocità e d'inappuntate cravatte inamidate infregolate di carriere prepagate di febbri minorili di convegni bisestili e di trastulli vili in ruminanti alcove da Pasko Simone, Piantate tutto, interlinea edizioni, Novara 2011
Id: 16343 Data: 04/09/2012 23:04:58
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Sirene
Sirene Tu stringi le labbra E sembri quasiunaltra Io mi spavento e quasi piango Vorrei venirti incontro Come il vento per un nuovo miraggio Ma tu mi blocchi Coi tuoi baci fecondi Umida distesa di carne Che si gira e rigira Su se stessa Intima Fiamma che scopre decisa La sua viola del pensiero Sgusciante sirena degli abissi Che emana col canto Un vitale sentore Di sesso
Id: 14141 Data: 15/04/2012 18:01:11
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Epitaffio per se stesso
Avrebbe voluto fare delle proposte, ma non le fece.
Si limitò ad accogliere quelle degli altri... dimenticandosi completamente delle sue.
da Piantate tutto, Interlinea edizioni, Novara, 2011
Id: 12013 Data: 11/01/2012 10:47:32
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Una antica melodia
Un'antica melodia Temiamo l'acre pulsazione del mondo e la sua vivida effervescenza: questi treni urlanti nella notte l'abbaiare cieco dei cani il vociare dell'incenso sui mari tempestosi della notte... e quel sillabare cauto d'un rombo celeste che si dilegua senza un perché negli ingorghi sonori d'una antica melodia
Id: 12012 Data: 11/01/2012 10:33:55
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Piantate tutto
PIANTATE TUTTO
Piantate tutto Piantate tutti Piantate la moglie piantate l’amante Piantate le speranze e le paure Piantatela con le gioie e i dolori Con le fughe e le nevi d’un tempo Sbarazzatevi dei figli in aperta campagna Piantatela col cavallo a dondolo Piantate il lavoro piantate il non-lavoro Piantatela col ghigno omicida d’un mondo in decadenza Piantatela col sogno di una cosa Piantatela col common sense e la par condicio Piantate letto e poltrona Piantate patria e sacra famiglia Liberatevi della contabilità e della patria potestà Piantatela con la teoria e con la pratica Piantatela con la vita activa Con le forze produttive e le catene reali e spirituali Sbarazzatevi del fervore di recare aiuto a chicchessia Piantatela col tremore del cuore e con l’immortalità dell’anima Piantate jogging footing e tai chi Liberatevi dall’utopia concreta di trasformazione del mondo Piantate rimandi e memorie Dite basta con la ricerca di giustizia e libertà Piantatela con le strutture e le sovrastrutture Col tutto che riluce in tutte le cose Con gli assiomi geometrici e la vita agiata Col tutto che scorre all’infinito Piantatela col finito Piantate tutto Piantate tutti Partite sulle strade
Id: 4591 Data: 24/06/2010 15:19:11
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