I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
E quando
scende la luce scura
nella strada buia
su cuori che battono
in tante vite
desiderando amore,
io scrivo per chi non c’è,
io scrivo per chi non vede,
io scrivo per chi non sente.
Scrivo per chi è solo,
innocente e inerme
come Cristo in croce
nella notte atra.
Fiaccola d’inchiostro
vorrei portare
alle assonnate voluttà,
a risvegliare chiarìa
in coscienza di morire
una volta sola.
Come farfalla vola lo sguardo
oltre i vetri della finestra serrata,
oltre l’incolmabile spazio
tra luogo di dolore e luogo di vita
dove azzurro è colore del cielo
e non intonaco alle pareti
che prigione tengon un corpo
che male inesorabile dilania.
Là, ove speranza
di nuove primavere
non alberga, un sorriso e
la carezza di una mano
son ali per quegli occhi,
che anelano amore per librare,
lontano come gabbiani in volo
nella cerula volta.
Qualcosa di me
Ogni giorno che passa
io lascio a qualcuno
qualcosa di me.
Lo prendo alla terra,
lo strappo ai mari,
lo lavo col pianto del cielo
e lo cedo al mattino.
Quel che di molto rimane
lo asciugo alle luci dell'alba,
poi lo chiudo nell'anima.
Ed è quello che resta di mio
per questo diuturno viaggio di voci,
che dentro mi esplode.