I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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In dissolvenze
In dissolvenze
Sfuggente forma, le cui grazie inusitate affini, mai di te memoria fu così vaga cotanto assente l’animo.
Reso ludibrio scatta l’inconsulto automa e la scintilla è la stessa.
Tu, al vacuo che s’affolla l’uguale meraviglia accenni che sostieni.
Quanta fatica discacciare i luoghi comuni dalla mente!
Se ti soffermi invariabilmente mi sorridi. Ruotano gli eventi e già ti vidi disciolta forma soave in dissolvenze.
Id: 36744 Data: 08/03/2016 16:00:57
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Improbabili accordi
Improbabili accordi
Petulanti rime o galoppanti metri a briglia sciolta, raccattati qua e là, di getto o di rigetto, sempre maturi il tempo ed in ricerca vi risolva nei limpidi reami dell’animo.
Non si ferma il fluire del fiume tranne che secco, se pur lento, temporaneo, incerto, nel mare che s’espande.
Non si ferma lo scorrere del verso che riversa copiose stille nell'anima colma che trasale.
Questo io dico a chi cerca insulse ridondanze, improbabili accordi, appiccicate etichette.
Il poeta non svende le sue rare parole, semmai le ricrea; almeno trova, fra i tanti già letti, il tuo testo migliore.
Id: 36606 Data: 01/03/2016 18:28:33
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Un fil di fumo
Un fil di fumo
Ogni lacrima tratterrò venuta a visitare questa notte d’ombra e di gelo, dove si perde il volto e la sua grazia andata, rinvenuta estranea a forza, celando il battito d’ angoscia già provato ad ogni passo.
Così nell'assieparsi della folla scorsi quel grumo che mi porto dentro e come allora ne rifiuto il senso evaporata dentro un fil di fumo o dentro un’altra bolla del creato.
Id: 36309 Data: 12/02/2016 13:04:07
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Alla fine dun sogno
Alla fine d’un sogno
Appena desto ho cercato la tua guancia.
Son corso esultando allo sbaraglio.
Labirinti, fosse, tranelli campanelli del tempo.
Avvisi di streghe latenti, d’orchi incombenti. . Ma in un giardino incantato vegliavano fate.
Rosati bulbi, nidi, farfalle, spazi inviolati. Non mi pesa il rimpianto, quanto lasciare insoluto il dilemma cresciuto alla fine d’un sogno, dove talora ritrovo quel caro compagno, di giochi, perduto.
Id: 36263 Data: 10/02/2016 12:35:58
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Elucubrazioni all’aperto
Elucubrazioni all'aperto variazioni sul tema (tratta dall'inedito: Digressioni)
Accoccolato sotto un bel cipresso (meglio se fosse stato un bel cotogno) con la goduria di frutteti e foglie col venticello che fresco dappresso vi coronava il corso del bisogno, (quando si dice è l’aria che t’ispira!) A fare cominciai strani pensieri: atomiche, cimiteri, buchi neri, puttanieri, comici, giocolieri, giornali, giornalisti, faccendieri, un ragazzotto fico fermo lì intento a stropicciarsi l’ombelico, una virgola omessa nel progetto e tutto crolla mentre sto all'aperto; tutto sommato ma chi se ne frega! Che questa foglia è larga quanto basta e forse meglio all'uopo più dell’acqua.
Id: 36207 Data: 06/02/2016 14:46:17
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I libbra novi
I libbra novi
Dintra la me muderna libbreria, tra nomi d'oru e fodiri di prugnu, cci stava un vecchiu libbru di puisia strinciutu comu un occhiu dintra un pugnu. Scusatimi! Ma pi sta frinisia di scriviri pi rima 'un mi nn'addugnu, avia di diri un pugnu dintra un occhiu, ma pari propiu ca mi cci 'mpapocchiu.
Dicemu puru comu s'havi a diri, dicisi ca di dda l'avia a livari cussì cu i molli, jennu a ghiri a ghiri, nisciu e mi lu misi pi sfugghiari e chistu fu ca propiu nto finiri truvai na frasi alquantu singulari, dicia cussi: si parri di la vita scrivila a 'nchiostru e jetta la matita.
Corpu ntra corpu, dicu 'n-fidi mia, forsi a primura o puru ca distrattu di chiddu chi man manu cci liggia dintra ddu libbru vecchiu ancora ntattu, m'appujavu tanticchia a libbreria e bedda matri nun l'avissi fattu! Ca i bedda libbra novi a l'appujari sataru tutti 'n-fila e pari pari.
Id: 36166 Data: 02/02/2016 23:47:33
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La ruota
Aleggiare di canti, nell'andare alterno dei cieli, messi gioiosi, avvolgete le candide piume che viene la notte, solita, incline a chi ascolta, ferma senso e lancette, libera l'anima. Ma l'ora più avvezza rimbalza precaria e vacua, l'ali tarpate stagnano sulle folte antenne, tacciono i cieli, una coltre di nubi s'addensa di squallido grigio. Stinto ogni colore si restringe la vita a collo di bottiglia. Gira la ruota e tira i remi in barca il fiato corto con la sua rete vuota. Tornano verdi fronde a soleggiare, il mare ripiglia l'orizzonte. Se meraviglia è l'uomo, è idea che s'approssima al fine riunendosi in volo, ch'altro intelletto imbriglia.
Id: 36053 Data: 28/01/2016 13:00:59
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Questi versi per te
Questi versi per te
Ho gli occhi stanchi, è stato un giorno mediocre. Non so immaginarmi quieto; così mi sorprendi a vegliare, provvida bruna, carezza dai lunghi capelli colma di stimoli. Era la nostra intesa alba struggente d’attesa d’incontri febbrili.
Giungano questi versi a te agli amori mai smessi, come questo che ancora scalpita nella memoria, esalta, nutre e rinnova la gioia di vivere.
Id: 35884 Data: 20/01/2016 12:38:46
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Distrazioni
Distrazioni
Scivola stanotte a fior di pelle un soffio sottile a carezzare, che pure gli alberi avvertono e le stelle e fa di questa notte le più rare. . Beate parentesi son quelle dove ogni cosa tutt'intorno tace e ti ritrovi al centro d’un mistero che quasi si disvela in questa pace.
Attimi, brevi soste, distrazioni, quanto concede il vano frastornarsi portandosi dietro ogni pensiero;
così rilassata ogni fibra rimane e remota è l’angoscia, è lontano il latrare insonne d’un cane.
Id: 35725 Data: 13/01/2016 19:45:03
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Evanescenze
Evanescenze
Non urlano le foglie alla voce rabbiosa del vento, lievi su se stesse girano e giacciono.
Sgranate statue, di memoria avita, occhiute e senza dita divora il tempo.
Ma altro è che marmo scolpito, plasmare l’istante malfermo d’un lasso infinito. Bolle di gocce vaporose scendono e mai toccano terra.
Colorati fluttuanti riflessi durati un abbaglio.
Fra chiaroscuri intricati, sfuma la meta al crocevia, così raggira quel faro evanescente nella foschia.
Id: 35694 Data: 12/01/2016 16:09:53
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Non più
Non più
Non più dentro vortici attratto, canto di sirene ascolterò, poi che divenne greve la parola, corrose, toccò il fondo, tracimò incrostandone il mondo. Ma se l’eco perenne ti commuove portandoti all'orecchio una conchiglia, incisa resti, al suono-meraviglia, una parola nuova.
Gioisci dunque! Rigenerato cuore, sola causa al fine che discerne;
e a questi che si accalcano, pensieri, come un groviglio d’ali disumano, battere convulso d’un lontano infrangersi di voli, dia pace il tempo, un anelito d’arte e qui lavori in disparte nell'animo.
Id: 35658 Data: 09/01/2016 17:10:14
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Amata terra
Amata terra
Io non so se esista un lembo di terra come questo, altrove, dove si prova quello che io provo dove se miri il cielo, come stanotte, viaggi in un sogno ad occhi aperti.
Qui, non desidero altro, ché per grazia ritrovo le mie radici; discendo pendici di monti e nei tramonti disegno profili. Ecco! Aci e Galatea far capolino, amanti ad ogni amante l’occhio strizzano come languide lucciole destate nei pleniluni incantevoli di questa adorata Sicilia.
Attraverso miti e passioni, mi riconosco storia rara d’arte e di profumi, di genio e di fatica, d’atavica memoria al cui richiamo, dolce, mi percorre un brivido; e torno a te cielo di lumi silente, punto in cima dove s’affoga il cicaleccio e si dilata l’anima fra stelle e respiro di mare e di limoni.
Non senti più le tue vene, siculo distratto, dall’alto dissanguato e in basso inerte, per mafia e fame conosciuto ai più?
Dentro topaie metropolitane sterilizzati nei vostri i Pad, i Phone, dentro cuffie assordanti, ebbri di connivenze, isolati isolani chi ci riscatterà se non noi!
Amata terra io non rinuncerò mai a sentirmi universo fra le tue braccia in pace con me stesso.
Id: 35645 Data: 08/01/2016 16:29:11
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