I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Piangersi
Ci siamo pianti tanto, se l'avessi saputo in tempo, anima mia avrei deciso meglio il tempo e il luogo piangersi insieme avrebbe consolato un po' la vita che non sapeva proprio come fare a unire due malinconie così somiglianti. Io l'ho intuito dal turchese del tramonto da quel viola che lo tirava via, ma ancora non sapevo che piangevi consolarti sarebbe stato vano. Ti piangerò un'altra volta ancora tu stai attento e al primo accenno di singhiozzo pensami forte, mi riconoscerai.
Id: 54796 Data: 27/09/2019 09:48:38
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Autunno
Di quest'autunno che mi sboccia dentro
sento gli scricchiolii quel prepararsi
quel quieto fare spazio
ecco
finalmente da figlia divento foglia
Id: 54760 Data: 22/09/2019 11:52:03
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Furti
Rubavi la nebbia con le mani lei che non era di nessuno si stupiva poi docile veniva e ti riempiva
la portavi addosso, dentro la nebbia ti rendeva evanescente se ti guardavo non vedevo niente eri vano e quella vanità veniva voglia d’abbracciarla come una qualità che rende umana l’atmosfera era il solo modo di farti perdonare
reo di nessun reato
avevi quella colpa addosso che sta nell'intenzione che rimette poi ogni peccato stavi nel gesto e lo ripetevi sempre più bello ampio spettacolare temporeggiavi
da quel giorno smisi di seguirti mi abbandonai anch'io al furto d’intemperia
così rubavamo insieme pioggia,vento e qualche volta neve
talvolta ce le scambiavamo solo il sereno un po’ ci intimidiva con lui presente ci fermavamo e tenendoci per mano aspettavamo
in quell'istante forse inconsapevolmente ci amavamo.
Id: 54742 Data: 19/09/2019 19:33:34
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Carta da zucchero
Carta da zucchero colore che non ricordo dove è capitato dentro l’incarto avvoltolata la dolcezza due cucchiaini da mescolare in senso orario bere i ricordi come a dissetare il mare non riusciremo mai e se anche fosse
amaro mare che conserva i palpiti dell’attraversamento
solcare verbo da navigatori da contadini da panettieri solcare è con la mano è con il cuore acqua terra e pane da impacchettare.
Id: 51335 Data: 21/11/2018 13:13:04
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otto
Otto è il numero più blu nelle sue pance larghe si specchia il mondo c’è un otto impresso nello sterno che sostiene il cuore cardare un nido per far pratica d’amore lanuggine benevolente che non si stanca mai del suo ricominciare.
Id: 50946 Data: 19/10/2018 21:55:52
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Se penso al verde
Se penso al verde si forma intorno a me un nido racchiuso dentro sta la memoria degli uccelli unici testimoni degli apici degli alberi dentro gli occhi porto un po’ del mio pensiero appena a sud dell’iride diventa intellegibile è un segreto che condivido solo con i vegetali mutevoli per questo non propensi al raccontare nel segreto delle piante si contano gli anelli della vita fedi nunziali di legno non ancora stagionato era novembre e chiesi in sposo un faggio lui riconobbe in me quella tensione che tiene avvinte piante e umani del cielo spersi senza mai volare.
Id: 50909 Data: 16/10/2018 16:23:40
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Son morta sei volte
Son morta sei volte una volta non è questo che conta macerie di padri dissesti tremava la terra calore di cellule da dissodare mutarsi di vite ferite vessillo d’umana adempienza l’essere femmina cammina trecce nei campi, sul capo, nel pane volute di fumo roghi stregati la salvia dentro la gonna sipario pregarsi divino incarnarsi piume negli occhi sguardi volano rasi ora che sono pulita intono il tamburo al mio cuore scappate vili ricordi le cosce possenti i piedi di roccia tornare avrà quello sguardo d’eterno sapere.
Id: 50794 Data: 06/10/2018 13:26:39
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Eppure scale verso il cielo sono gli alberi
Eppure scale verso il cielo sono gli alberi più buchi di corteccia più rifugi nell'incavo la disposizione ad ospitare rifugio d’anime annidate pigolanti scendere a terra essere animale sapere la giustizia senza colore tutto si fa e si disfa nella fuga la gioia della corsa senza direzione anime animali rasenti il vero attente a non caderci dentro canto di libertà.
Id: 50750 Data: 02/10/2018 14:46:24
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Dellesser foglia
Dell’esser foglia ringrazio l’apparire la costanza incapacità a rinunciare nel canto della foglia amo lo sbagliare il dimenticare nel suo abbraccio sono stata dentro un regalo di betulla nutrita dalla luce ero felicità che non ha nulla da temere crescevo nell'inutilità di quell'abbraccio nascevo partorita come compimento lo scomparire era parte dell’andare dell’essere foglia ora ricordo appena quel tremolio che affidavo al ramo la completezza della linfa vita di verde vinta
in risalita.
Id: 50734 Data: 30/09/2018 15:50:01
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nellincavo
Nell'incavo della mia spalla ci farò un laghetto lo riempirò di baci rossi boccheggianti li pescherò talvolta per sentirne la mancanza d’estate in piena siccità lo colmerò di lacrime piante per l’occasione avrò una spalla mare salata e piena di marosi mi siederò la sera ad est per farmi tramontare a notte sposterò a dovere il mare mio clavicolare perché le stelle stanche sappiano dove cadere. --
Id: 50676 Data: 25/09/2018 17:41:30
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Sentire
Sentire come suona quel colore che accordo spande il suo pensare se tutto prima dell’inizio fosse stato verde? Gettare ponti nell'infinito quieto del desiderare allora dentro il cuore forte dell’accudimento capitava come una rinuncia dentro le sue mani unite a coppa iniziava un temporale piovere senza tempo dentro le pozze anche i sassi cominciavano a cantare un canto di rinuncia dove riposa la voglia di partire prime radici del verbo amare ancora tutto da sperimentare l’ingordigia era nel cielo negli occhi un altro tentativo verdeggiava avvinto come vite ancora offriva il sacrificio a quello che chiamava Dio il suono intorno fine come un lamento rampicante luminoso.
Id: 50671 Data: 24/09/2018 11:22:46
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Raccontami di quando tutto era viola
Raccontami di quando tutto era viola la terra il cielo i desideri sostieni la mia voglia di non credere bisogna farla crescere lasciarle il tempo di tramontare se tutto è stato così viola com'è che poi qualcosa s’è sciupato andando via come figlio prodigo che parte sapendo di non poter tornare che porta via il nostro peccato originale -unico- ripetuto per non dimenticare ascolta il suono del tramonto sentilo nel gusto amaro dell’andare via da questo luogo di malinconia nuotiamo insieme bracciate lunghe che non cercano la riva ci siamo ritrovati figlioli persi prima d’essere cresciuti ora ci dedichiamo quel ricordo viola che ancora non abbiamo avuto metti le mani sul mio cuore e gira allenta un po’ la vite del dolore.
Tratto da: I sogni hanno una planimetria irregolare, Chance Edizioni
Id: 50646 Data: 21/09/2018 19:31:20
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Abbraccio
L’abbraccio è mare aperto sponda c’è questo scambio di risacca torna e scappa Il tempo dell’abbraccio circoscrive si fa golfo e respira
scriversi cartoline dall'abbraccio conferma l’affetto dentro la continuità del gesto- non è riparo che cerchiamo ritorno forse il luogo dell’inizio che non ha fine come lo chiamiamo? Proviamo ad invitarlo con la mano il primo vagito, il primo abbraccio la prima morte se fosse falso? Ci rimarremmo male ma la perseveranza della vita sempre consolerà
l’unica verità.
Id: 50638 Data: 20/09/2018 12:54:38
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Blu
Chiedere conferma mille volte aspettare un cenno reclinare il capo i pensieri sulla spalla ad aspettare il vento che li voli via essere grata mille volte ancora tutta quest’aria che tiene alla vita suona di fisarmonica respiro dentro canto del tempo
-circolare.
Tratto da: I sogni hanno una planimetria irregolare- Chance Ed.
Id: 50620 Data: 18/09/2018 16:34:21
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senza titolo
Nullasentente con la costanza ferma della pietra senza la gioia di una scintilla accidentale orfano della percezione del magma universale. Peccato
-peccato mortale-
Id: 49889 Data: 28/07/2018 10:52:54
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Bella da dire
Sei bella, dillo ancora ripetilo finché non proverai sulla tua pelle le acrobazie del dire che cura e crea (mattone su mattone) le acrobazie dell'essere.
Id: 49802 Data: 21/07/2018 10:34:28
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Fluire
Ti ho baciato l'anima quella volta al fiume come un fluire d'acqua ho saputo la tua storia scivolava piano tra le rive della sera.
Id: 49785 Data: 20/07/2018 09:45:39
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Miracoli
Che fosse il giorno dei miracoli lo capì dalla luce che arrivava netta senza riflessioni. Lasciò che il resto, quello che da sempre l'avanzava, la raggiungesse. Montò a neve ferma l'avvenire poi ci salì sopra fu un tripudio di attimi glassati da mangiate con le mani. Da quel giorno aprì finestre sull'interno iniziò a farsi vedere, anche il suo davanzale condivideva, così entrambi si affacciavano alla vita come la prima volta. Cadde la neve vera fu spettacolare -sipario chiuso- affetto speciale.
Id: 49743 Data: 16/07/2018 22:34:29
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senza titolo
Niente di meglio di un bel vestito rosso con le promesse che battono il ginocchio estate dentro le nuvole l'orlo sensuale di una genuflessione.
Id: 49698 Data: 13/07/2018 10:51:49
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Prima
Prima di tutto, prima del pianto, del riso, del sonno. Prima dell'acqua del vento, del cielo. Prima della partenza. Prima di tutto era l'amore. Prima l'amore, -prima di tutto-
(Prima bagno le piante, raccolta 2016)
Id: 49625 Data: 07/07/2018 17:10:35
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Attenzioni
Mi hai sentito pensare l'ho capito da come mi hai chiamato con quell'apprensione intrecciata alle consonanti del mio nome sorridevo colta in flagrante poi abbassavo un po' il tono dei pensieri anche se a te, che hai il cuore attento non ti potrei ingannare mai ci leggiamo dentro riga per riga non perdiamo il segno perché a memoria ci sappiamo recitiamo quelle parti che la vita ci ha assegnato sapendo entrambi che non è vero Siamo più grandi, non piccoli e grandi, grandi pari se vestiamo forme famigliari è per vederci più vicini umanamente uniti.
(Prima bagno le piante, raccolta 2016)
Id: 49567 Data: 04/07/2018 13:52:19
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Una piazza e mezza
Quel letto grande, vasto che andarci dentro stanca una piazza e mezza misura che è più di una piazza grande e poi di notte potresti perderti in uno dei suoi angoli bui che non ci sono braccia a contenerti che non ci sono sponde ad arginarti che non ci son sagrati a benedirti. Nel letto da una piazza e mezza domani forse si farà festa festa di piazza lenzuola tese, nell’attesa.
(Se scrivo lettere d'amore rompo tutto l'alfabeto, raccolta 2016
Id: 49541 Data: 02/07/2018 15:56:53
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Lei non era fatta per lamore
Lei non era fatta per l’amore si diceva e con la mano si toccava gli occhi come a cercar riparo dalle storie che a volte le chiedevan di tornare e lei che era un po’più avanti o un po’ più indietro un po’ si dispiaceva non era la distanza, no ma quell'assenza nel cammino.
Qualcuno le diceva che sognava ad occhi aperti e le leggeva i sogni di nascosto poi si spaventava e andava via per non caderci dentro.
Lei non era fatta per l’amore si diceva ma era una bugia che le piaceva raccontare per poi scoprirsi nel pieno del mentire e perdonarsi con l’indulgenza quieta di chi la vita la indossa ogni mattina e ricomincia proprio dall’inizio.
Id: 49526 Data: 01/07/2018 10:06:33
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Tu
Tu
Vedevo i tuoi capelli rossi scappar via nel vento pensavo sei un po' mia e un po' no mia, per quel legame stretto al cuore no, per tutto quello che diventi mentre vai non ti volti indietro non farlo mai vedermi mentre ti guardo incontro non ti sorprenderebbe o forse si ma vedere come mi cadono dagli occhi le parole forse rallenterebbe la tua corsa te che sei veloce, netta vai sempre oltre, mi raccomando prendi il fiato che t’aspetta insieme non finirete mai.
Prima bagno le piante, raccolta 2016
Id: 49514 Data: 30/06/2018 11:48:54
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Mai più
Mai più
Ti avevo avvertito ma tu insistevi tanto con quel tuo corpo a dire si, sono sicuro come potevo raccontarti un'altra storia ancora dilungarmi nel rimandar quel lieto fine che pure fine era. Così mi palleggiavo quel mai più di mano in mano sperando che in quel volo breve perdesse peso. Correvamo incontro al prossimo mai più ad occhi chiusi per non vederlo ma gli occhi chiusi erano mai più i figli attaccati, erano mai più il fieno finalmente secco era mai più. Poi al colmo della nostalgia un’esplosione ci guariva era un per sempre quieto che ci sorrideva denti fitti eternità d’osso (addosso).
Prima bagno le piante, raccolta 2016
Id: 49503 Data: 29/06/2018 18:02:40
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Piangersi
Ci siamo pianti tanto, se l'avessi saputo in tempo, anima mia avrei deciso meglio il tempo e il luogo piangersi insieme avrebbe consolato un po' la vita che non sapeva proprio come fare a unire due malinconie così somiglianti. Io l'ho intuito dal turchese del tramonto da quel viola che lo tirava via, ma ancora non sapevo che piangevi consolarti sarebbe stato vano. Ti piangerò un'altra volta ancora tu stai attento e al primo accenno di singhiozzo pensami forte, mi riconoscerai.
Id: 49460 Data: 26/06/2018 15:00:55
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viola
La vita al nome corrispondeva lo sguardo al pane corrispondeva il salto al cervo corrispondeva la luce alla frenata corrispondeva
quell’attesa lunga oltre la luna piena e poi vuota seppur a fasi corrispondeva
corrispondeva l’innamoramento alla fioritura corrispondeva il miagolio all’incedere del giorno corrispondeva il calendario a un numero qualunque perché contato senza esitazione
c’era tutt’intorno quella corrispondenza chi diceva che non c’era nome per chiamarla lei consigliava alza il sasso serba il fiore guarda da che parte piove
da tutto questo senti come sorge il bene con ostinazione senza giustificazione
la corrispondenza nasce dal desiderare dall'abbracciare dal perdonare.
Id: 49402 Data: 22/06/2018 12:56:38
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Estati
Ora che è silenzio, silenzio fitto sento l'estate avanza piano come un'alta marea allaga tutti i mie ricordi delle estati scorse io che ho la gonna fine che batte sotto le ginocchia non ho memoria che non sia bagnata.
Sciolgo sudore e sale che cola lento lungo il collo percorre il corpo che è in ascolto rosso che porto addosso ora che arriva dritta una brezza al cuore slaccio un bottone e la lascio entrare poi nel silenzio aspetto che
si faccia luglio.
Id: 49384 Data: 21/06/2018 12:39:59
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Doveri
E tu dov'eri quando la vita mi cresceva dentro entrando e uscendo da quei tentativi di farla bella -anziché vera- e tu dov'eri quando mi innamoravo di uno spavento e lo mostravo in giro come un figlio mio e tu dov'eri quando insistevo a dire che non ero mai abbastanza chiudendo la bellezza nella scatola del prontosoccorso. Se tu c'eri, come io credo, conserva tutte le mie lettere d'amore rispediscimele ad una a una che io non abbia più un giorno senza amore, -amore mio- scritto da me per me che ancora non credevo.
Id: 49378 Data: 20/06/2018 17:57:48
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Buenos Aires
Buenos Aires Buenos Aires, un’idea un’idea di terra di mare se imparo a volare lo prometto che vado con le ali che portano i piedi i piedi incantati lo sanno quel che c’è da sapere le rime da fare gli inviti a danzare che nessuno potrà rifiutare. Vado là, è lontano, se il mondo è rotondo si fa presto senza spigoli a dire che devi girare. Vado là e m’innamoro senza se, senza ma, senza forse, giusto qualche però che fa allegra la vita. Forse torno e racconto di quel tempo che slegavo i capelli qualcuno ci passava le dita e scioglieva quei nodi senza battere ciglio come avesse da sempre saputo che erano lì. Tratto da Se scrivo lettere d'amore rompo tutto l'alfabeto- raccolta 2016
Id: 49313 Data: 15/06/2018 14:04:20
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Basilici
Sceglieva passatempi sghembi, controvento non foss'altro che per restare libera da tutti quei capelli dentro gli occhi regina dell'inutilità e dei suoi miracoli donava così poco di se stessa che tutto intorno traboccava se poi nessuno se ne accorgeva a lei sembrava bello come una conferma di quell'inutilità andata a segno. Salvò un giorno una pianta di basilico dalla prigionia sensuale di un supermercato uscì tenendola sul cuore mormorando frasi di consolazione a casa poi la mise sull'altare quello delle vite orfane d'amore la mise in quel punto dove il sole, che non aveva perso il suo coraggio, mandava tutti i giorni quel suo raggio dal quale tanto tempo prima anche lei come la sua piantina fu salvata, proprio lì in cucina.
Tratto da: Prima bagno le piante- raccolta 2016
Id: 49303 Data: 14/06/2018 13:37:30
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Complimenti
E quelle ferite, come le hai guarite? Acqua con sale quattro volte al giorno e se bruciava (come bruciava) gli soffiavo sopra con quel fiato che mi riempie tutta. Poi sono venute delle croste dure le ho ammorbidite con miele di montagna quello con il ricordo dentro delle vette dove non scala mai nessuno. Ora si vede ancora un poco il segno ma sto aspettando che cada lì un fiore di tiglio col suo profumo saprà toglier quel segno.
Tratto da: Se scrivo lettere d'amore rompo tutto l'alfabeto. Raccolta 2015
Id: 49284 Data: 13/06/2018 12:11:39
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Rosso
Rosso Vermiglia la vita veloce corteccia di dentro speranza di linfa grondante dissangua l’attesa la diga del tempo ostruisce la valle carminio cammina nel lento sanguigno ristà aprire la porta al ricordo la vita perpetua scarlatto che offre sé stesso il sesso del rito pagano invano gremita la vita a venire porpora lama e sutura dentro la terra tagliata i semi che cantano angeli son dodici l’inizio e la fine grammatica dura a morire dentro la terra di rosso vestire i seni scoperti a nutrire la strega, il fanciullo, l’ibisco. Il bosco soltanto capisce cremisi fremono i rami radici del cielo svezzate le mani pertugi scovati un canto che avanza del resto non resta più nulla.
Tratto da: I sogni Hanno una planimetria irregolare, raccolta 2018
Id: 49245 Data: 10/06/2018 14:57:29
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Balconi
Balconi
Ci stringevamo vicini vicini sul balcone dei lamenti (piano terra, senza ascensore) dopo aver scosso la tovaglia della cena ci lagnavamo piano guardandoci negli occhi la sera finiva, come d'abitudine noi ce ne lamentavamo invece di dispiacercene poi chiudevamo la portafinestra in coro perché non fosse solo uno di noi due a rinunciare al giorno. L'indomani sarebbe venuto, probabilmente noi senza dircelo ci speravamo e sognavamo insieme questo sogno e se funzionava, al mattino correvamo fuori sul balcone dei lamenti (piano terra senza ascensore) e guardavamo il rosmarino che cresceva, malgrado noi.
Tratto da: Prima bagno le piante, raccolta 2016
Id: 49215 Data: 08/06/2018 16:45:51
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A volte
A volte A volte non so accettare com'è, vorrei guarire ed esser madre e padre delle cose riportarle a quella quiete dell'inizio pronte a partire così allungo le mie ciglia fino al cielo a supplicar le nubi di piovermi sul naso non piango più ora è sereno ho steso le mie guance ad asciugare se tutto mi entra dentro e non c'è verso di tenerlo fuori mi faccio mare dolce ancora da salare la riva l'ho imparata così da poterla camminare e lasciare orme che si possano disfare A volte non so accettare com'è , vorrei guarire così mi ninnananno piano fino a sognare.
Da Prima bagno le piante, raccolta 2016
Id: 49161 Data: 05/06/2018 17:13:16
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Nottità
Ogni notte la notte è più notte la luce ogni notte diventa più luce ricama sui visi le ombre li rende più tenui a mentire di notte è più lesto corre giù per le guance come sonno che cola fa dire "tiamo" e "miami" come a non dire"hopaura" fa strano poi chiudere gli occhi sparire, in quell'attimo varchi il confine e succede di tutto dentro il mondo fuori dal mondo nessuno lo sa o lo sa e non dice è peccato mortale non dire chi omette un po’ammette è grave ma non tanto. Nel sonno nessuno lo sa cosa avviene davvero svegliarsi per vedere se tutto c'è ancora capire chi sei, se sei, come sei è magia che sorride, fa girare nel letto. Giuro sempre stavolta mi accorgo di quand'è che divento di sonno accudisco il passaggio poi prego con la lingua inventata e impastata che mi giura che è vero son riuscita a lasciarmi dormire che coraggio, domattina mi offro un caffè me lo porto nel letto me lo guardo sorbire con la gioia nel bicchiere di vetro mi dico sei brava a svegliarti ogni giorno puntuale proprio all'ora precisa conferma che ancora ci sei o ci fai, insomma continui a giocare con noi.
Id: 49139 Data: 04/06/2018 16:25:02
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Pà
Ridevo fino a non poterne più oltre quegli occhi duri, tuoi, a dire basta. S'alzava tra noi due il muro di riso raffinato sul quale tu rimbalzavi torvo, integrale non potevi entrare. Aspettavi sulla soglia che in vita non avremmo aperto mai. I muri erano come un labirinto cambiavano sostanza ad ogni giro muri di riso di pianto di vergogna l'uscita ce la dovevamo conquistare. Ora quei muri li ha forati il tempo nelle fenditure ci son nati i fiori c'è un fiore col tuo nome poco più in la uno col mio distanti superficialmente uniti da quelle radici fini che non temono confini. Fiorisco anche grazie a te, al tuo concime -aspro, sporco- mica ti assolvo sai mi porto dentro quella rugiada verde che libera il mio riso ora sguaiato non ti infastidisce più semmai (ce lo auguro di cuore) libera anche te diventa amore.
Id: 49137 Data: 04/06/2018 16:13:16
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Donne
Quella misteriosa voglia di cantare che spesso rimane dopo la devastazione. Preghiamo la nostra canzone a squarciagola anche senza tempo. Donne perseveranti con altri i tempi dentro.
Id: 49136 Data: 04/06/2018 16:07:11
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