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La pietra rotolando
veloce se ne andava
la bimba col vestito
grigio e nero svolazzava
con l’orribile boccuccia
stretta stretta starnazzava
e picchiettando col tacchetto
i ramoscelli che incontrava
Quasi strana a dirsi cosa
com’era difficile e curiosa
a guardar quella graziosa
che nessuno vorrà in sposa
Graziosa era infatti
il nome della bimba
non certo per l’aspetto
non privo di difetto
ma i genitori, dei beoni
credendosi volponi
voller fare un bello scherzetto
incidendo il nome sopra il letto
A tutti andava in giro
dicendo con dispetto
“Son così carina
mi merito lo scettro”
ma tutti gli spettatori
di quell’orribile visione
non vollero tenersi
e formarono dei cori
“Senti qua, cara bambina
fossi rosea e birichina
tutti noi faremmo festa
a chiamarti nostra Regina
ma a vederti anche il fango
sembrerebbe più lucente
occhi storti, denti neri
ti getteremmo nel torrente”
Guarda un po' cosa accadeva
da occhi lacrima non scendeva
bensì morbo velenoso
che gettava tutti nel riposo
Annegavan, annegavan
i popolani in questo male
trascinavan, trascinavan
i loro pianti in fondo al mare
La pietra rotolando
veloce se ne andava
la bimba col vestito
grigio e nero svolazzava
con l’orribile boccuccia
stretta stretta starnazzava
e picchiettando col tacchetto
i corpi morti che incontrava