I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
*
senza titolo
la grandezza nei dettagli respira apatia della parola grazie un disamore del testo morosità affettiva di pensare che ammanta la logica di scriverti l'idea è ancora di caderti tra le dita
non sei non ricordi il rimedio alla vista voglia di accendere il sangue un fragore impigliato l'incastro dove ci sei anche tu, imperfetto pieno di voci e vivo di silenzi
mi appoggio alle mani misura del mio passare reale del mio timore dietro te la persona ha scavato il ghiaccio così tanto che il luogo non si è mai rimarginato da entrare in inverno, il tuo
nelle ossa spaccate dagli anni raccolgo camicie bianche fuori dai cassetti la pazzia lavata con spugna ruvida è in caduta libera di confessioni che non arrivano mentre leggo solo la fine vedo che il sole si muove mi trattiene una spina dorsale ancora in vita.
Id: 23331 Data: 30/11/2013 16:29:30
*
luogo a procedere
sentimento epico si può vivere tanto? toccare le linee di ciò che è mentre il mondo è un altro mi sei circoscritta vita un frammento di lucido inganno dove qui non trova che mani blindate c'è il volto di madre, che ha più rughe seni penduli sangue e velluto un richiamo a forza come un battesimo vorticoso vuoto di mille volte ancora vertebre curve qui l'unica parola è sottile come l'attenzione sarà l'età, forse la mia storia piana
Id: 23164 Data: 18/11/2013 11:36:32
*
senza titolo
non c'è altro modo non ce ne sarà uno e dimentico
vorrei andarmene
tutto quello che aspettavo è nella tua bocca quel senso orale che è nel medesimo attimo dove mi fai perdere la ragione che esisti
passate milioni di parole di qui con il nome che non è mio io che ho usato aria perdendomi tutto in una volta
in questo andarsi di liquidi e carne scivola e geme ad argine gira tutto a dita fredde
siamo poi solo in due?
o invece gestazione che farnetica nudità è strano spargere un seme e non ricordarlo rimaniamo immortali in piedi per altri cent'anni come un ripetersi di stanchezza
già in questa alba di sapore e grembo.
Id: 22879 Data: 28/10/2013 20:28:07
*
Vuoto
ho molto fiato che si sta spegnendo ma non mi basta sfiorarla, la vita così rada di conoscenza in fondo l'ho solo sfiorata una volta si gode di colpa di cosce spalancate di notti attraversate di geni maschi asprigni nel tempo degli uomini come la crescita dei melograni... forse è il tempo di una chiusa di un vuoto molle e senza suoni convergere-divagare una figura un attimo del corpo alle spalle e penetrare.
Id: 22173 Data: 09/09/2013 12:30:08
*
un atto estivo
per quel poco che d'estate si mostra nella minuscola calligrafia è un tutt'uno di fogli rispondere alla sera di misura e grazia
gioco sopra, sopra nel meglio che si può parola ecc. ecc. ecc. inserendo simboli, è piovuto qualcuno soffia all'orecchio irriconoscibile s'impunta in un molto, c'è umido nuova classifica del dolore
lentamente un ritorno un'alzata di gonna fino ai capelli grigi che' sistemo la vita a più piani ho molto da fare, di ossigeno e di rose.
Id: 21928 Data: 22/08/2013 18:24:54
*
senza titolo
vorrei non avere memoria
affrontarti corpo e viso ho toccato il corpo sbagliato le tracce hanno illuso, non mentito hai perforato la gola e la menzogna troppe le schegge frangenti poca la bellezza rimasta, nulla è più delle palpebre né la decisione di conoscersi meglio mi parlerai dei tuoi polsi li ricordo, i passi li ho contati: siamo noi nelle bocche dentro un sudore senza un atto di coscienza tutto il resto io, nuda nel ventre che bestemmia ogni notte persa nelle palindrome periferie nell'amore che non ho, che ho.
Id: 21307 Data: 10/07/2013 16:00:58
*
Se
tutto quel percorso alle volte, certe volte come solo i dolori fanno cade chi li vuole sapere da scandalizzare il nodo in gola e rima la lingua ogni corda vocale, ogni suono ogni disprezzo così ho paura parlando che è passata l'estate attraverso parentesi alla vita senza compassione
vorrei che le volte dentro passassero di colpo.
Id: 20898 Data: 11/06/2013 17:33:24
*
Muro desterno
tutto sulla mia terrazza anche le erose cuciture dei lembi ravvedono labbra di voci passate dimostro sacrificio nella stilizzata ombra calda com'è il verde del fogliame in estate? cosa significa lo strazio eppure, peso e perdita sono sotto le unghie una linea nera lunga che scuote alla base l'odore arso della zagara a ridosso di un muro un invece sparisce, più raso.
Id: 20788 Data: 03/06/2013 16:36:06
*
senza titolo
Donna,posata e viva di stagione estesa in generose forme quale medesimo punto di forza hai raccolto in grembo di rivoluzione? ferma sei,nei segni resistenti nelle case accese,dai calorosi abbracci nel verbo comune d'essere termine di un'abitudine ruvida,solitaria
quanti gli inverni secchi negli occhi,a sentire tutto l'umido che ancora succede non c'è data che allarghi le braccia solo speranze adunate come ospiti viaggianti in un silenzio d'appello, finalmente l'incline desiderio avviene quante teorie degli errori, sarà altro tempo il tempo in cui si torna.
Id: 20674 Data: 25/05/2013 15:54:20
*
Appartenenze
Quello che noi definiamo come avere mani e scoprirle nel tempo/in tempo tutto come un peso, un volume la carne, lo spirito e libertà.
Accendo la vita rimprovero la noia, abitudine stanca la prima dopo un caffè/gusto amaro eloquenza del richiamo ad una nuova giornata così l'indefinito attrae l'innegato potere.
Sulla soglia respiro/aspiro quel primo vagito [grammi d'aria sospesi] distacco da terra.
E'coscienza o etica l'ora che passa? E allora ritorna, e sguscia il silenzio dell'Anima che tra strilli inguinali sfiora il caos. Luogo, di sapere riflesso tace anche quando urla di spogliarmi resta qualche graffio e la amo così [l'Anima] coi suoi solchi, la sua impronta la mia spezia interiore mio vagito di appartenenza.
Ritorna anche l'alba...a bagnarmi la vita si bagna come una donna: si impara così impigliati a volte nella tristezza.
Id: 20624 Data: 21/05/2013 21:25:48
*
Polvere
quando giurare i giorni del colore allontana dalla polvere, come d'estate un trasporto di luce racconta il minimo divario sfuma il gioco stupido di fughe infinite è l'untore che passa su carta di riciclo fanno così le scritture, quelle vere agglomerati incomprensibili smorzano l'infrangibile che vuole immagine di pietoso assetto.
Id: 20585 Data: 19/05/2013 11:02:19
*
Genova lui
nulla è necessario, nemmeno camminare a ritmo sulle lastre lucide si passa senza scarpe la risposta del sonno la domenica vacanza mia a Genova, tra persiane perse e bugiarde ma io lo dico il mare, gli parlo dovrei solo pronunciarlo che aspetti nella correzione di campagna copiami come il bordo di un vicolo poco convincente interrompimi nella morale dolorosa sboccata nell'errore, pronunciato altrove che tu mi metta al mondo tra poche righe o cambi la mia faccia in pelle sarà il tuo ruolo furibondo una luce di cui dovermi disfare.
Id: 20461 Data: 14/05/2013 19:55:27
*
senza titolo
ignoro, quel catalogo di cose nominate ossee e delirate non la finzione pace che ci si prende di pelle ossidata negli anni si compone di coincidenze abito un'inclinazione esatta qui, si fa solo questione di tempo o di nuove religioni sul finire di una salvezza che non entra che mai tocca terra ora riassorbe dovrei cogliere, e sedermi.
Id: 20430 Data: 13/05/2013 12:09:58
*
senza titolo
(come non intenderci) non favorire la teoria dei riflessi che sparano sulle lastre reagisce la polvere
snebbia e dissolve i giochi impuri è vita che scalza e attraversa rimette in ordine ogni croce
ogni dominio germina anche santità l'estremo a sud così vago, inerme uomo ora terra da arare tutt'altra veglia
Id: 20338 Data: 08/05/2013 00:32:10
*
Margini
est encore froid que ce soit desserrer le frein de la pauvreté, brille ce que la vie vous retient tous les mots libérés, ont trouvé avec le fil de voix vous prenez ce que vous voyez en vérité retourné après chaque pluie humilié maison écologique ouvre requis le nouveau violet entre les monticules inhabituels rempli d'encre aggravé les yeux, la bouche fermée on dirait le bruit puisque les corps que de nouvelles plant
*********************************************
è ancora freddo nemmeno questo sfrenare di povertà, riluce quanto la vita si trattiene tutte le parole liberate, trovate con la voce a filo si prende ciò che si vede nella verità restituita, dopo ogni pioggia umiliata eco di casa necessaria si apre il nuovo viola tra i cumuli inconsueti pieni d'inchiostro aggravati gli occhi, chiusa la bocca si assomiglia il rumore dato ai corpi come le nuove piante
Id: 19951 Data: 11/04/2013 17:06:03
*
Marzo in silenzio
pas un trivial Mars des fuites d'eau soin écrit sur le visage du temps contre la lumière forcé ne réagit pas comme des formes de poètes nous passons Aurore a besoin d'un vol reste pensées sur la pointe d'images d'observer, scruter si vous pensez, je vous aime et d'écouter les conflits intérieurs toutes ces relations contemporaines vivre l'action une portière est ouverte comme les huit est l'absence de l'organisme chaotique parce que le monde prend possession d'événements où vous oubliez Je vois cela, la natation dans le ventre sec dans les rues profondes d'un liquide rouge comme une orgie l'eau accepte le soleil
==========================================================================================
non un banale Marzo d'acqua infrange la cura sulla faccia scrive il tempo contro la luce forzato non risponde come forme di poeti ci incrociamo l'alba necessita di un volo pensieri poggiano su punta d'immagini a osservare, scrutare così si pensa, si ama e si ascoltano i conflitti interiori tutti questi rapporti contemporanei vivono di azioni qualunque porta si apra come la tua delle otto è assenza del caotico corpo perchè il mondo si appropria degli eventi dove si scorda questo vedo, nuoto nel ventre secco tra le vie profonde di un rosso liquido come un'orgia la acqua
Id: 19891 Data: 05/04/2013 22:39:31
*
Altro
alcuni sguardi sono dei numeri sul muro lei era me insieme alle lenzuola, nella polvere della stanza ma non hai ricordo di una lontana inquietudine l'odore dell'altra che si capovolge, per farne una ragione le case le fanno e le persone ma lo dimentico a volte e di nuovo il giorno che toglie l'inutile sfoglia vitale di una controversa lingua sotto cui riposare, come foglia d'albero lo vedi è il punto, vuol dire che è finita.
Io ho finito.
Id: 19862 Data: 03/04/2013 16:30:18
*
senza titolo
non ho più un senso compiuto di lingua ma cori estenuanti tra righe e linee a scrivere, a parlare di lunari infiniti come un rapimento di stagione una attenta moviola la mia rapita nell'attimo di una nascita al mattino crosta di cuoio appare come polline origine lontana di castità passi tu e mi privi continuamente pieno nelle mani di un calore espanso ci accorgeremo nella città nuova oltre l'esilio della storia oltre la città obbligata dal libeccio si fraziona tutto, anche la sottomissione con gli aggettivi vicini all'urlo che sotterrano la pancia e grido in fine, come una partoriente un massimo caos a guardarci nella tua terra sul mare da non farne a meno
Id: 19705 Data: 23/03/2013 15:57:49
*
senza titolo
meno ancora di un'appartenenza qualsiasi grado di sottigliezza lega tutte le cicatrici umane contenuti nei luoghi, le mappe di tracciati indifferenti contrari agli ordigni della rabbia sanno che una è persa, d'occasione spalle ad un muro esercizio per mutare
Id: 19658 Data: 20/03/2013 12:22:56
*
senza titolo
Quando parla il dolore parla lo scricchiolio della porta sbattuta l'eco dei pianti che ricorda una caduta sulle piastrelle separate c'erano in fuga gli istanti invecchiati gli ascolti non previsti e le teorie degli amanti un ricordo degli incontri, la molestia delle suggestioni, il sospetto di una attesa e così si tornava a parlar di poesia
è un'ora dove finisco di pensare dove passano gambe sulle strade finte, lunghe e innocenti.[smorfia] vedere la vecchia via , dietro la collina da dove spuntano le nuvole euganee come l'ovatta che ferma il sangue sulla ferita. Ma cosa volevo dire? Questa storia che non ha l'inizio non ha fine e nemmeno mi interessa riguardo fuori da quella finestra per rivederlo, il mare lo penso resto così una ragazza fino a notte fonda questa è la verità che nulla tace dentro nemmeno lo svago che esprime e trasmette l'idea fragrante di un amore stretto stretto
Id: 19560 Data: 13/03/2013 01:12:29
*
senza titolo
accadde, non so mi guardai bene e non ne seppi mai nulla della polvere tolta del telo cardato sul tavolo a caduta libera globuli rossi appiattiti sul pavimento senza coraggio di imprecare tutto mi assomiglia,gloriosamente vecchia
Id: 19559 Data: 13/03/2013 01:00:15
*
senza titolo
è come ruminare sbagli scavare nelle celle segrete, qualunque bibbia si ritiene disonesta cosa salvo dei rovesci, del calore umano di un battere a forza sugli stipiti l'interlinea della frase come testa mozzata quotidiana
ripasserà qualcuno di questo stare nel non giorno [sono le due del mattino] a mani curve, spingo nudità e saliva conseguenza simmetrica di chiacchiere sulle labbra a pezzi
Id: 19314 Data: 23/02/2013 18:38:11
*
senza titolo
d'altro ho saputo di donne, e donne tre ma le cose semplici sono in affanno un suono e un apostrofo ho parlato e ancora non basta riparata dai sensi i medi volumi di piazza ad ascoltare le chiese contate nel caldo fragore marino riconosciuto gusto di cima chiaro, chiaro illimitato fin sulla punta degli alberi in vista alla guardia ferrovia che trasporta lontano così mai più all'ultima ora usata
Id: 19062 Data: 07/02/2013 09:47:51
*
senza titolo
per ogni verso sollevato, carta segnata cose che tornano nella fila del tempo smosso è tutto un movimento, doglie che credevi superate ad esempio da storie misurabili a spanne non fluire, non avanzare nell'eroina nemica muta esistenza in vena chiacchierare da vecchi, pochi i sorrisi infastiditi la bambina senza vergogna incastrata nella madre Vagina! Vagina! un grido sordo come preghiera soffiata nei nuovi teatrini a far figura tra i vestiti colorati (a me non interessa) si tenga lei, le parole abortite sbavi di femmina in prestito nessun condono, più infiliamo tutto nel sacco nero tutto ciò che è / che è stato : dolore,quel pianto da dentro,l'urna del sepolcro,le modalità provvisorie e ogni delirio di notti e di viaggi elaborati e poi in ogni alba per guarire, anche pagando.
Il tuo Io, senza morale deve andarsene da ogni superficie così da poter piangere ancora.
Id: 18848 Data: 25/01/2013 18:15:10
*
senza titolo
le vite con le nostre forme ci dormono dentro... avvolte nel dondolio delle cose finte minima durata e voci disabitate odori stanchi di colline disadorne affacciate ai balconi curve di debiti allungati in anni posati e spergiurati mano nella mano io che succhio le dita morbida monotonia di provincia strano percorso immobile al fianco di una lampada raccolta in un capogiro è ogni freddo un usuraio che disordine,che amarezza si aspetta un dolore un dottore un'oncia di un miracolo credenza e premura non sfogliano margherite passano sulla schiena e schiudono le reni
Id: 18627 Data: 14/01/2013 09:24:46
*
senza titolo
Microsoft JScript runtime error '800a003e'
Input past end of file
/testi_raccolta.asp, line 83 |