I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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cure salva vita
Era piccolo il seno, ma il vuoto lasciato è più grande. La chemio fu stare legati, di veleno infarciti. La radio spogliarmi veloce ogni giorno sdraiarmi e a raggi nocivi per qualche minuto inchiodarmi. (inedita)
Id: 55014 Data: 18/10/2019 17:43:41
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magnetismo
Vedi il mio magnetismo sprigionarsi all'intorno, - Dissiparsi, tu dici. La mia ansia è di azioni, adesioni, aderenze. Non mi piace una vita di perenni distanze.
Id: 46387 Data: 09/01/2018 19:35:25
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Dalle tue labbra Dio
Dalle tue labbra Dio nascono i fiori e le dolci colline dalle tue dita pure. Queste esplosioni vogliamo, di gemme e di chiari colori! Non bombe che spezzano figli, e vite dai cuori vermigli...!
Id: 37087 Data: 29/03/2016 19:58:26
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Diversi
Diversi nel Restare, andarsene e Rientrare. Diversi nel sopportare: la fatica, il dolore e nel conoscere interpretare la vita, l’amore. Diversi nel crescere, guarire, e ricadere; diverse le nostre preghiere! Diversi in ogni gesto, passo, pensiero e parola: è questo che mi fa così sola, stasera? Da "Cristalli"
Id: 31248 Data: 12/03/2015 13:29:06
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Eccomi, amore
Eccomi, amore. Stasera, stasera ti reco in dono il mare. Il mare e le sue mille avventure; i suoi ricordi, le sue paure. Apri le braccia, ragazzo, e tienimi accanto al tuo odore. Verserò sui tuoi confini parole parole di miele immortale. L’alba verrà, verrà presto ma ora ora regna la notte, e non c’è geometria che ci possa scalfire; non vi sono punte, né vie da seguire. Guardami, ragazzo, e saprai saprai del tuo destino sconfinato. E il tuo sguardo d’acquitrino splenderà, splenderà del mio bacio immacolato. Da "Cristalli"
Id: 30532 Data: 14/02/2015 17:07:22
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Come se non fosse
Come se non fosse una pazzia totale consegnare il cuore. Sfilarsi via il pudore - inutilmente - - finché si muore - restando a masticare il buio con i piedi, ormai privi di chiave.
Id: 30350 Data: 06/02/2015 16:18:29
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Il poeta
Sempre il poeta interroga la vita. Ne fruga la bocca, la bocca con le dita. Sempre scrive inni, -pur se prigioniero- Gli basta vedere i colori del cielo.
Id: 28964 Data: 25/11/2014 21:18:45
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Foglie d’ottobre
Le foglie d'ottobre cominciano a cadere, sì, a scricchiolare sotto le suole; mentre noi d felicità fatichiamo anche solo a parlare. Invece del cielo gli stormi d'uccelli fan piste di ghiaccio su cui eseguire - beati e veloci - coreografie da lasciare estasiati. Da "Credere nell'attesa"
Id: 28032 Data: 15/10/2014 16:23:46
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maternità
Dormono Letizia e Gabriele I loro sogni senza recinti senza frontiere Una piccola pentola sul fuoco per le verdure E il mio ardore segreto come polline nel fiore Da "Cristalli"
Id: 26532 Data: 15/07/2014 17:41:31
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Delicatezza
Spesso hai parole come pietre, che spezzano le gambe e ottundono la mente. Per fare pace dovrebbero esser fiori o piume
o ali di farfalla: molto delicate. Da "Credere nell'attesa"
Id: 26088 Data: 13/06/2014 08:19:05
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I nidi
I nidi sugli alberi spogli, l'inverno, gli stormi armoniosi che sfrecciano in volo. E l'erba nei prati, le tane nascoste, le foglie d'ottobre in suicidio di massa. E il sole, il riflesso del sole sulle autovetture, e nei cuori dolore, più nascosto delle tane.
Id: 26072 Data: 12/06/2014 08:55:45
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La lente
Un modo apparentemente incruento di distruggermi e farmi sparire. Guardarmi attraverso una lente che rimpicciolisce: vedermi soltanto lontana, piccina, irreale. Sul duro allenamento alla rinuncia proseguire, e inumane espressioni - come "secoli fa" - utilizzare... Da "Credere nell'attesa"
Id: 26064 Data: 11/06/2014 19:04:22
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Al balcone
Di certe poesie andiamo sicuri come lo siamo delle nostre mani o degli uccellini quando affacciati ai nostri balconi aguzziamo la vista per scorgerne alcuno tra i veli turchini sempre più rarefatti e lontani. In realtà basta quel cinguettio sonoro: ci appaga l'udito e la mente sentirli nel cielo e saperli a quella medesima altezza del nostro sogno più vero.
Id: 26045 Data: 10/06/2014 20:22:57
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La mia serenità
La mia serenità non dura che ventiquattro ore, nonostante le braccia lunghissime del sole. Ma se anche mi reclino - stanca - sopra il letto, è con tenero stupore che la pelle mi sfioro in un punto qualsiasi di cellule vive e dolci e chiare.
Id: 26041 Data: 10/06/2014 12:18:18
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