I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Dolce abbandono
Distesa su candida rena lontana dal brusìo cullata dal pigro sciabordio delle azzurre onde lascio che il sole fluido mi scorra nelle vene a stanare ogni fantasma. Supina la mia anima rallenta i battiti e si abbandona a questo dolce torpore mentre più in là cadono le foglie. Millina Spina, 18 ottobre 2016
Id: 46462 Data: 12/01/2018 12:49:55
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Giungeranno le stelle
Giungono lievi come misteriosi sussurri tiepide e sodali brezze a lisciare le fronde ed allentare i nodi in quest’ora infiammata dal pago sole, adagiato sul dolce crinale. Protetta da un giaciglio di foglie arrugginite lo vedo ammiccare prima di nascondersi ed attendo paziente il comparir delle stelle. Millina Spina, 28 dicembre 2016
Id: 46375 Data: 09/01/2018 11:54:39
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Mi perdo
Mi perdo, confusa dalle parole strillate e buttate alla rinfusa che catturo come farfalle nel retino del mio tormento.
Mi perdo, strattonata dal vento che senza barriere soffia impetuoso nel vuoto della mia desolata anima. Mi perdo, disorientata dall’eco dei miei sogni che si burlano dei miei giorni e dei miei piccoli passi. Mi perdo, rinchiusa negli anfratti della mia celata solitudine dove non giunge salvifica luce a guidarmi e liberarmi e dove il mio urlo disperato torna a me, frantumato in innumerevoli, brillanti schegge.
Id: 46311 Data: 07/01/2018 12:43:47
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Magiche pietre
Il bosco silente è la mia dimora dimentica del mondo e della paura vago come una fata leggera e accarezzando i robusti sugheri mi imbevo della loro antica e pura linfa che rinsalda ogni filo con la storia. Sfioro il muschio delle pietre, vive schierate in attesa che io ascolti la loro misteriosa memoria, dono di magica pace e nuova energia che fluiscono in queste ore senza tempo, rinnovando il sangue delle mie radici. Mi abbandono alla quiete vestendomi d'aria incantata, custodita dall'arcaico silenzio e cullata dalla voce delle pietre mi arrendo, fata imperfetta figlia di questo sortilegio. Alle pietre della mia terra, la terra dei nuraghi.
Id: 46193 Data: 04/01/2018 13:00:42
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Raccontami i tuoi sogni
In quest'ora dove la nebbia non cede alle stilettate dei bagliori dell'alba e la polvere copre, indolente i colori del mio passato raccontami i tuoi sogni, dimmi dei tuoi volteggi leggeri sulle speranze, dimmi degli inebrianti profumi che si posano sul tuo volto e degli attimi felici che ricamano le tue notti. Tienimi stretta la mano e raccontami i tuoi sogni chè i miei sono sfioriti, riarsi dalla paura di fronte ad ignoti sentieri. Non lasciarmi sola, nel buio silente dei miei tumulti e raccontami i tuoi sogni perché io possa respirarli insieme a te in un leggiadro volo fino al diradarsi delle nuvole.
Id: 46128 Data: 02/01/2018 12:22:46
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Lattesa
Osservo incantata le fiamme che il mio sguardo vacuo taglia, bruciandosi nel ricordo di un lontano abbraccio. Mi trascino sotto la pioggia gelata e trafitta da mille lame aguzze la mia angoscia resiste come un guerriero soggiogato. Svendo solerti e falsi sorrisi all'apatia della folla indifferente al sole e alle stelle, sedata dalla noia e dal torpore. Il mio squallido piatto mi nutre con cibo senza sale, senza amore e senza colore e non sazia la mia miseria. Vado incontro alla tramontana forte nella mia corazza che si accartoccia lasciandomi flessa sul campo sconfitta dal peso della mia debolezza. E piango quelle lacrime troppo amare e troppo a lungo custodite nell'attesa che il tuo caldo respiro le asciugasse.
Id: 45773 Data: 17/12/2017 11:59:45
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Polverosi riflessi
Stride il bagliore delle stelle così puro e vivo che faticosamente penetra sul mio obliato e polveroso animo, gelido come il marmo dove i pensieri giacciono murati, compostamente inermi sul letto sepolcrale di vorticose volontà frantumatesi contro muri rigidi ed impenetrabili. S'alza improvviso il vento che con decise carezze spolvera la dura pietra dove si specchiò il sole.
Id: 45708 Data: 14/12/2017 13:42:22
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Mi vestiṛ lAutunno
Giungeranno i tiepidi e lenitivi giorni che con quieto scorrere leveranno la mia fiacchezza così come gli alberi con lievi sospiri lasceranno andare le foglie. Resterò svestita, reale e la pioggia leggera raggiungerà l'anima diluendo la mia ipocrisia. Affonderò le mani nella bruna terra per nutrirmi della sua arcana fertilità. Danzerò al passo delle gioiose nuvole morbide e sinuose onde che solcano il cielo. Inebriata da densi profumi e vivaci colori vivrò l'agognato silenzio e allungando le braccia verso l'infinito mi vestirò l'Autunno.
Id: 45631 Data: 12/12/2017 13:50:46
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Lalbero della festa
Svogliatamente ho aperto i finti rami all'albero della festa, che riposi in cantina ebbra di speranze di bagliori e di allegria e di ineluttabile energia. L'ho adornato con mille lucine a coprire il mio cupo umore, ho appeso palle dorate dove si specchiano le mie lacrime non piante, senza arte ho agganciato addobbi variopinti a coprire le nudità e le piaghe inferte dal tempo dal gelo e dall'indolenza. Ho attaccato la spina e son stata avvolta dal magico barbaglio, trasportata nel vortice della calorosa menzogna ed ho provato paura, tanta paura di non riconoscere più il vero dal falso la luce dal buio e di aver perso la mia anima, la mia essenzialità: ho paura di non reggere più la pesante ma vitale maschera. Mi accascio, abbraccio la mia solitudine e piango tante lacrime che ad una ad una appendo all'albero della festa.
Id: 45534 Data: 07/12/2017 13:42:56
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Come sabbia
Come sabbia sono i miei giorni che scivolano, immutabili nella clessidra del mio destino. L'impasta il mio pianto fermandone il suo scorrere mentre l'ingorgo amplifica la mia malinconia strozzando ogni mio respiro. Soffiano lievi i tuoi sospiri ad asciugare tutti granelli liberandomi dei cupi ostacoli che graffiano e rigano il mio cuore. Avvolgimi con i tuoi sogni e rovescerò il tempo per stare con te, ovunque, come sabbia che danza nel vento.
Id: 45501 Data: 05/12/2017 21:27:51
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Cosa rimane
Dei miei segreti pensieri che dal cuore arditamente hanno spiccato il volo come impacciati passeri. Dei miei boriosi sogni accartocciati e insozzati presi a calci per le strade dalla furia del vento. Delle mie ingenue parole su un candido foglio cancellate dalle lacrime del risentimento. Rimane poco, solo un sottile solco sulla grigia sabbia lasciato dall'onda che mi ha spazzato via.
Id: 45433 Data: 02/12/2017 11:57:25
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