I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Stelle
STELLE
Fummo noi due, insieme,
a cominciare a vedere le stelle,
prima volta per te,
prima volta per me,
a contarle insieme,
stupiti di quante fossero.
Stelle…
quasi ogni sera,
tra baci e carezze
ed emozione finale.
E dopo capire
quanto fosse l’amore
ancora rimasto.
Tesoro facesti
di parte di me,
per mostre gira
il nostro tesoro, adesso.
Dopo, la nebbia…
ma fianco a fianco
ancora sempre,
respiro nel respiro,
a guardare la luna,
il sole, il mare…
A guardare noi,
le luci degli occhi,
i riflessi dell’anima.
Anime pure, noi due,
che ancora talvolta
dolcezze troppo dolcezze
uniscono insieme.
Solo io, che mai lo dissi ad alcuna
diversa da te,
alzando il capo
posso dirti fiero
e convinto:
“Ti amo”.
E le stelle
rimarranno a guardare…
Michele Fiorenza – 27.08.2011
opera registrata
Id: 18857 Data: 26/01/2013 08:49:13
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La mia libertà
LA MIA LIBERTA’
La mia libertà è un messaggio in bottiglia che si dondola e va.
La mia libertà è chiusa nel vetro che navigherà.
Lo scoglio l’attende lontano, in futuro, per romper la cella e sbiadire l’inchiostro.
La spiaggia l’attende e un ragazzo curioso che aprirà per capire.
La mia libertà è scritta nel vento, che porta via le parole e il mio sentimento.
La mia libertà ha ali di carta e gambe di piombo, un pensiero che vola sulle onde del mare alla brezza e nel sole.
Michele Fiorenza
Id: 8512 Data: 18/05/2011 14:09:31
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Lerba
L’ ERBA
Dopo il muro l’erba cresce indisturbata e si dondola al vento della notte. La natura stessa respira nel creato e si rivela nel silenzio, quando l’uomo è via, lontano e non la può sentire.
Così l’erba sino ai monti e dopo i monti l’erba, come i giorni alla morte e dopo morte i giorni per un’altra valle, che la stessa luna consolerà ancora.
La vita come un viaggio per divertirsi, e poi… riparte il treno e non sai dove sei serenamente giunto.
Anche l’erba muore, ma chissà se ricorda il suo fresco cullarsi sotto il cielo stellato, chissà se conosce quel sole che sorgerà al mattino per il nostro, come il suo, destino. Forse capisce e ringraziando tace.
Michele Fiorenza
Id: 6175 Data: 28/11/2010 12:44:23
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Lazzurro mattino
L’ AZZURRO MATTINO
Le barche si cullano mute nel piccolo porto, alla brezza mattutina, e il sole si alza stendendo i suoi raggi sulle docili acque. Il vento comanda il canneto da cui ieri sera s'irradiava il tuo riso argentino...
Fra poco anche tu ti alzerai e apparirai come il giorno, più radiosa del sole, e i tuoi capelli giocheranno col vento a coprire e scoprire i tuoi occhi splendenti di un amore più grande di te...
E mi verrai vicino, camminando sull'erba ricolma di rugiada, e guarderai con me l'azzurro mattino sul piccolo porto dove mute le barche sonnecchiano ancora.
E io mi sveglierò... come sempre ormai quando sogno di te, lieto e infelice per questa vana rivalsa del cuore.
opera registrata
Id: 5848 Data: 03/11/2010 15:02:28
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Il giardino degli angeli
IL GIARDINO DEGLI ANGELI
Nel giardino degli angeli ho atteso invano che il paradiso si aprisse. Ho atteso per ore, per giorni, per anni. Ho pregato sull'erba del giardino degli angeli, sotto il cielo più bello di tutto il creato.
L'aria, sospinta da invisibili colpi di ala, agitava foglie rossicce e dorate; le staccava dai rami frondosi di alberi bruni ad ogni tramonto, e spandeva ad ogni alba un profumo di fiori bellissimi e rari, mentre un suono di organi e squille copriva le meste parole di chi nell'attesa pregando credeva si potessero aprire le porte del suo paradiso... Non bussate alla porta di quel paradiso, perchè una tempesta scenderà giù dal cielo e un fulmine d’oro colpirà quell’incauta mano. Veniteci in volo, sul bianco alato cavallo, con la fulgida spada di chi crede e non teme
… E gettate una croce pietosa sul mio povero corpo, che esanime giace nel giardino degli angeli.
Id: 5488 Data: 04/10/2010 10:37:09
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