I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Martirio di Santa Margherita
Nel taglio degli occhi uno sbaffo, il mascara. Che mai ti lamenti se ti chiamo a quest’ora? Col rossetto appassito: ti voglio. Tu mi guardi, il corpo tace io m‘addentro e siamo lì, come per ogni allineamento... della luna! La luna piena... e mi grida e mi fissa la pupilla che si dilata e sono qui irsuto, col fuoco, le membra, alieno. L’azione spiega da me e volteggia ologramma che galleggia lì davanti ad ogni inspiro. E tu, Dea che fu omissione di soccorso ultima della dinastia, reato incompiuto. Tu che misera ogni sera te ne stai sul divano piena di routine, ma che vedi? Le dita affondano nella carne mobile e sospiri ed inspiri: sarà per quel neo nero solitario sulla schiena o per quello sbaffo bianco: mi son perso, ma son stanco ed espiri. E galleggia. Ed i suoni e la luce in particelle fendon l’aria, si ritrae geometrico il volto di se stesso: e le membra, e le smembra e la lama fende l’aria e gli schiocchi, e gli schizzi fissi gli occhi. Dea che sei: nei templi echi d’odi dalle ere che furono, negli affreschi uomini proni da cornice nei deserti, i sepolcri ormai scoperti e quei campi ormai cosparsi di scheletri e di sale e tu, che sei solo carne umana e mi trovi ancora ingiusto se ti faccio del male.
Id: 51558 Data: 13/12/2018 23:51:30
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Besar 14
Brucia l'intellettuale,
l'intellettuale brucia davanti ai miei occhi. Gli animali sbranano ogni forma di civiltà e la civiltà decade. Decade, le biblioteche sono forni primitivi i musei imputridiscono al sole. Quell'elegante grido di 100 anni fa non ha alcun significato: la parola non esiste oggi. Oggi, ora, ... il tempo non è più misurato abbiamo schiacciato tutti gli orologi. L'infinito davanti ai miei occhi la parola, la scrittura dopo 5000 anni finalmente son morte davanti all'infinito.
Id: 17202 Data: 26/10/2012 21:05:45
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Immenso 8
L'atomo fu l'immortale mentre tutto si piegava alla stoltezza dell'imperfezione. L'uomo morì, sfiatando il cuore La terra si distrusse coi suoi stessi veleni I soli si spensero in un ultimo tenero bagliore e le galassie tutte si disgregarono nel più lucido buio.
L'immenso visse con la morte di essi fatto perfetto dall'imperfezione, l'elettrone è il suo intradibile padre.
Id: 12481 Data: 02/02/2012 15:11:16
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Immenso 2
Una dolce aurora copre le stelle della terra. Immaginario collettivo di sempre: l'inappropriatezza dell'anima. Immagine del singolo: albero maniacale distruttore di vite innocenti deboli moribonde nell'animo inutile. La vita di un cielo sotto terra partoriva stelle che si riflettevano in uno specchio: l'amore totale.
Id: 12442 Data: 01/02/2012 00:48:08
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