Una fioritura atemporale
in anni in cui i ricordi
non esistevano. Volto l’angolo
spedisco la lettera bianca
e rimando ogni intento.
Vivo nell’attesa di un suono
il capriccio delle campane
la corsa alla fontana.
Nella nebbia
un passo silenzioso mi avvicina.

È perché anni fa capii qualcosa

Che il tempo ha mutato

L’orizzonte nel quale intravedevo

Rose scarlatte troppo rosse per essere

Vere un vaso che le conteneva appena

Tutto faceva di quella consapevolezza

Un istante di stupore

Subito svanito relegato nel turbinio

Della scoperta che invano

Ancora inseguo.