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Raccolta di poesie di Maria Rita Bozzetti
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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pensiero di Natale

Un pensiero di Natale

                                               per non dimenticare 26 Novembre 2012

 

Dietro orme di pastori antichi

disegnati con innocente sogno,

avanza un corteo di bimbi

in desiderio di conoscere Dio

nato da madre come un bambino:

un canto allegro d’uguaglianza

rinforza sensi d’amicizia

e a festa trascina palloni e biciclette,

lettere scritte da mano incerta,

elenchi di doni sfiancati da miseria,

ricordi  avvolti da risate.

Poi

improvvisa da un cielo

cupo di stelle e di comete

cade una pioggia di razzi,

che una Morte precisa ha pilotato

su abbracci in grida di gioco,

su bocche poppanti,

su piedini senza passi,

su gambe in corsa per un gol.

 

Dove il cuore si trastullava felice,

ora sulla terra impoverita di vita

una pozza di sangue e pietà raccoglie

memorie di breve vissuto,

orfani brandelli spenti al tempo.

 

 

 

Noi  sbandati,

impietriti, restiamo abbracciati

a queste ombre pigiate nelle bare

per nascondere il peso della strage,

e fermo è il passo:

ma tu Bambino Gesù

con altra luce, con altro amore

riscrivi i nostri umani percorsi

in un muto marciare di buona volontà

che mai come adesso

a te, e solo a te, chiede “PACE”.

 

 

                                                  Maria Rita Bozzetti

 

 

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Neda

Neda
Un manifesto sangue ti dice morta e
gli occhi girati al cielo ancora parlano
del tuo spaziare allegra nella stagione
breve di anni tra sogni gemmati
di innocenza e infinito candore;
immobili raccontano il cercare verità nel buio
tinto sulle strade del tuo chiuso tempo;
un velo nero dalla prigione difendeva
i jeans e gli incerti pensieri scossi da libertà:
è silenzio il sacrificio della tua età
e ammutolisce ragioni inutili di potere.
Ora occupi tutte le strade della terra
con l’immagine dell’inerme corpo
che sembra astro rimasto ad illuminare
l’indifferenza cieca di gente nel male
separata dal proprio cervello. Maria Rita Bozzetti Da “Sulla soglia” 2010



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Vedere

Vedere
Nella nebbia ho spento la luce
e ho atteso che la mano diventasse occhio,
per non confondere nell’illusa ombra
il respiro dei sogni: e adesa alla zolla come
lumaca che non teme il buio , ho camminato
aspettando il rumore del giorno per svegliare
il cuore dall’incanto di una notte senza cielo.
Poi, teneramente al sole ho ceduto lo sguardo.
Maria Rita Bozzetti