I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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gioiosamente sotto gli aranceti
Nascere. Gioiosamente sotto gli aranceti. Una resina un colore Un respiro. Alito di dei e teli azzurri catturati dal grecale. Nelle reti stese Respirano anemoni. Tintinnano gli anelli delle tende grezze, all’angolo appaio nelle mie spalle brune ridendo a te che scompari nel gioco della sorte. Semi di miglio e farro corrono tra le fessure, verrà pioggia e molta per queste strade segnate ma noi saremo oltre lo stipite, rimasti come ora nell’ abito di lino nella camicia bianca.
Id: 17249 Data: 28/10/2012 19:38:34
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Gioiosamente sotto gli aranceti
Nascere. Gioiosamente sotto gli aranceti. Una resina un colore Un respiro. Alito di dei e teli azzurri catturati dal grecale. Nelle reti stese Respirano anemoni. Tintinnano gli anelli delle tende grezze, all'angolo appaio nelle mie spalle brune ridendo a te che scompari nel gioco della sorte. Semi di miglio e farro corrono tra le fessure, verrà pioggia e molta per queste strade segnate ma noi saremo oltre lo stipite, rimasti come ora, nell'abito di lino nella camicia bianca.
Id: 16818 Data: 07/10/2012 19:23:55
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Invettiva a Venezia
Ho provato molte volte a scrivere di te come fossi l'angiporto di Padova est magari con gli stessi colori di bassa periferia milanese immedesimati dalle case popolari di Novara, case anonime ovunque alle cicatrici dei centri storici.
Maledizione! Persino il tuo odore di urina nei cantoni isolati riusciva a confondersi con strane trame di fiori che non vedevo da dietro i muri della canonica.
Anche nella parte più bassa e bieca non c'è posto abbastanza sordido, barca davvero sfondata o edificio sbarrato che non coli malinconia. Persino dallo sfacelo tu risorgi. E galleggi come zattera costruita da deliranti architetti che dai marmi salivano ad onorarti al sole.
Ho provato molte volte a scrivere di te come fossi la stracca carne di un porto il peggio del peggio, volevo dire e non mi è mai riuscito. La vista del bacino tuo offerto al mare, San Marco al gioire di ogni vento tra gli alti tigli di sant' Elena, fusti opulenti ondivaghi e profumati di passanti allargava in me ogni sorriso.
Non c'è bellezza maledetta... Soltanto bellezza.
Id: 16661 Data: 28/09/2012 00:15:57
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Nella mia casa
Nella mia casa c'è sempre silenzio, lo vedo riflesso nel sottovaso d'acciaio ha uno strano sorriso, il silenzio. Un poco vecchio, un poco ragazzo. Se scrivi ti segue di spalle, se dormi sta ai piedi del letto, se mangi ti porge il pane. Scappa solo se piangi perché alle tue lacrime il silenzio si turba e vorrebbe sentire finalmente un rumore.
Id: 16646 Data: 27/09/2012 00:06:09
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Alla marina oggi catamarani fendono le scie
Alla marina oggicatamarani fendono sciefragili schiumee folate d'azzurronell'acqua.Un filo teso d'orizzonteappena toccata di rosaVenezia sottile ed inertemia sola dama gentile.Nel tuo salino odorosogreve e altro dal maresospingi, laguna, il tuo fiatorespiro costantesì caro allo stesso scirocco.
Id: 15298 Data: 21/06/2012 08:23:23
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catamarani fendono scie
Alla marina oggi catamarani fendono scie fragili schiume e folate d'azzurro nell'acqua.
Un filo teso d'orizzonte appena toccata di rosa Venezia sottile ed inerte mia sola dama gentile.
Nel tuo salino odoroso greve e altro dal mare sospingi, laguna, il tuo fiato respiro costante sì caro allo stesso scirocco.
Id: 15226 Data: 16/06/2012 22:26:44
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Brevi pensieri veneziani
Il muro già mi sporca di colore, gratta l'intonaco pare grosso zucchero.
Le punte dei miei piedi sempre veloci tra ponti e calli e poi ancora ponti.
Medito sollevata ai barbacani le lunghe tele sporche impolverate.
Nel giardino dei Rezzònico piccoli aranci pendulano nell'umile dolce aroma siciliano che si confonde - perso- nel grano salino dal canale.
Il mare qua ripiglia sempre tutto.
Id: 15065 Data: 07/06/2012 13:42:29
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Non è ancora la mancanza di te
L'assenza di te non è ancora la mancanza di te. Questa sarà nel momento freddo del cassetto che farà cadere la camicia o una tua cosa intrisa del tuo odore del tuo sapore. Oppure un foglio con la tua scrittura il tuo pettine e altro così , per caso, apparsi alle mie mani, quasi scostati dalla dimenticanza.
La mancanza di te mi rende gli occhi asciutti mentre giro le chiavi nella toppa e rincorro il mio lavoro di sempre.
Id: 15013 Data: 03/06/2012 13:19:58
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Cose bellissime ovvero poesia povera
Cose bellissime solo pensate mai avute. Bello pensare che la vita volge al fine e non sono per te nessuna di queste. Puoi godere della luna Sorella luna, e del sole Fratello sole e alla fine della vita dirai peccato non averli ammirati abbastanza. Straordinario morire “ desiderando “, questo gerundio andante che dice “ si fa… si fa “….
Id: 14984 Data: 01/06/2012 19:50:42
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Immagini a Venezia
Se mai ho pensato ad una grande barca che l'onda insabbia dove la parte in zecchino brilla alla speranza del giorno e nella notte greve dondola oscura sagoma, questa barca portata a braccia sei tu, che tieni nella stiva la mia infanzia la mia vita ricordi antichi come denso vino. Tu sempre velata mai schietta miraggio ed anima perduta. Perduta il giorno dei materassi in strada dei vecchi mobili in campo di noi che partivamo senza più casa. La calura ti appanna rafferma su te l'odore di morte arcigna ricordo di peste a Milano. L'acqua percuote un color piombo contro riva ed i palazzi lividi scoprono grandi bocche sempiaperte al sole. Per mare non navigherai. Voraci alghe attanagliano il timone mercanti ed avventurieri salgono a bordo. Attendo novembre quella caligine che dei palazzi fa immobili arcani teatri ai nostri giorni di sempre. Salire in traghetto e salpare. ( Pubblicata nel 1985, nella raccolta " Rosso Cacao Olandese")
Id: 14941 Data: 30/05/2012 10:50:34
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Estate ai binari
Sì.. viene estate aprendo finestredai vetri scheggiati e tracce di foto pornoincollate ai vetri,quelle finestre sudice che nascondonogarage e tuguris'aprono anch'esse per un colpo di vento.Questa estate tanto attesa alle scrivanie dove solisenza una vera direzionelasceremo le gambedove vorranno andare,dietro al suonatore di trombadondolante al passaggio a livello,non teme il treno e nessun segnale.Code di macchine al casellomandano barbagli dalle cromatureE mosche ignare svolazzanoattorno agli occhi del capostazione.Occerto! s'alza un tremolìo alcolicodai binari, arriva tutto sfiancato un trenomerci ,... e che merci? ...trasporto di tronchi polacchi:solo legno e badanti, da est.Una volta vedevi soldati, ai binari,con zaini da campo odore di ferrosigarette e tagli freschi di capelli.L'estate in stazione è pesta come una donna di vitainutilmente tentata da un caffè amaro.
Id: 14923 Data: 29/05/2012 08:43:53
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Mani
Le mie mani piccole coppe espressive che m'hanno riparato gli occhi dai lazzi del sole e m'hanno lisciato gli abiti contro il vento maldestro. Mani che avete giocato coi capelli strofinato piatti preparato cibi fatto da guanciale in qualche sonno. Mani che m'avete sempre dato confidenza del calore sanguigno dei palmi e sfogliato per me libri e giornali o vi siete serrate addosso a lettere sgradite. Mani per le carezze al corpo dell'amato quando nella sera ci raccontiamo il giorno, chiusi solo nel nostro bisbigliare. Mani per aprirsi e palpitare fatte strumenti del mio fare e essere pinne audaci nello scoprire il mare.
Id: 14911 Data: 28/05/2012 13:24:59
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La donna che è in me
Penso alla donna sconosciuta che è in me, come corre e si ferma verso l'arco del ponte quello stesso dove tu passasti in una giornata fatta di negazioni, tu.
Una donna che mi appare alla piega dell'occhio quella che dipingo ogni mattina con colore nero compatto ed inghiotte iride e pupilla in una gioia silente e selvatica.
Id: 14897 Data: 27/05/2012 15:34:51
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Ecco a sera
Ecco a sera improbabile fissitàdelle piante un momento di minuti in cui uccelli assopiscono il verso, un tremulo pigolio tra i rami. Il fogliame si fa greve di un verde non suo per la linfa che lenta scorre a piccole bolle nelle vene degli alberi. Sento il pensiero per te salirmi dal fondo della terra.
Id: 14895 Data: 27/05/2012 11:15:26
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