I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
L’essenza del vento umido profuma la mia pelle
Con un estratto di sali marini,
che , asciugandosi, crea una pellicola lucente.
Lentamente mi addormento coccolata dal sole mattutino.
Pace e tranquillità intridono il mio corpo,
Ristagnano nello stomaco facendomi il solletico.
Rido, singhiozzando mi sveglio.
Metto i piedi sul pavimento e mi accorgo che è Febbraio.
Accendo il fonografo e metto su un disco di Holliday.
Fiocchi di neve piroettano nell’aria a ritmo di jazz,
Mi alzo e mi preparo un tè caldo ,mi ricorda il tepore del sogno.
Il camino arde intensamente
Come la passione che incendia il nostro nucleo
Divampa nei luoghi più nascosti
E ci rende liberi.
Guardo te vedo la vita
Mi guardo ... Il nulla!
Non mi vedo allo specchio
Che sta succedendo?
Sto svanendo ma non me ne accorgo.
Senza l’elisir che mi tiene in vita, sparirò.
Buio.
Le tenebre mi avvolgono, resto senza fiato.
Cerco una via d’uscita ma vedo solo assenza di colore
Nero.
La mia anima sta pian piano dissolvendosi.
C’è una sola speranza , che tu venga a prendermi ,a salvarmi.
Ti chiamo, grido più forte che posso ,
Ma non sento il suono della mia voce
Come se qualcuno mi avesse rubato le corde vocali.
Intrappolata. Forse per sempre.
Al tramonto mi affaccio alla finestra
Guardo il sole affogare nel profondo del mare
E’ allora che ti penso mamma,
A quante cose abbiamo passato insieme
Al tempo perso stando lontane
Alle mille risate portate via dal vento.
Ricordo quant’eri bella e solare
Adesso mi guardo allo specchio e
Nel riflesso vedo TE!
Siamo uguali ma cosi’ diverse
Mentre scrivo sono seduta al mio tavolo
E il mio cuore batte all’impazzata
Ed è grazie a te, che mi hai dato vita.
Potrei scrivere mille versi
Per dirti che sei la mamma che volevo
E che sei speciale ma
Non basterebbe l’inchiostro che ho qui nel mio calamaio.