I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Incontro di Marco Bruni
T'incontro, dentro al peso della luce, quando il cielo svanisce nella notte e gli uccelli, dentro l'ultima nota, piegano l'ali dentro a nido dell'amore. Anche le foglie, dormono nel prato, e la brezza è un manto che le copre, nel sogno che le genera e le culla, come una barca tiepida sul mare. Ed è un segno che piange la stanchezza, al battere del piede sulla terra, co il cuore ornato dal dolore e le mani e i piedi dentro la croce. Così ricevo il taciturno amore, dentro l'odissea di voci e lettere, che sembrano un giradischi stonato, nell'ansia dell'anello e del perdono. E il giorno, porta in testa la corona, che mitiga gli inganni e le parole, ti tengo stretta, dentro la mie mani, sei come nee che non si scioglie mai.
Id: 68782 Data: 03/08/2023 19:27:47
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Artiglieria inedito di M Bruni ispirato al RT c da G. Oldani
E si sentono i colpi di mortaio, scendere giù, dall'orizzonte amaro, non portano la pace nella pancia, ma criminalità dittatoriale; e dentro ai corridoi umanitari, ci transitano le donne e i bambini, come fossero gregge in transumanza, sotto il manto di una madonna nera.
Id: 68580 Data: 25/06/2023 10:21:21
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Pane santo inedito di M. Bruni ispirato al RT c.da G. Oldani
I tuoi capelli, nuvole di grano, hanno il profumo del pane e del vino, dentro bicchieri d'olio benedetto, con il sapore di campane a festa; e i vestiti sembrano prati in fiore, dentro filo di sarto cucito a mano, come modello di televisione, in un piatto di riso e pappardelle.
Id: 68575 Data: 24/06/2023 17:08:50
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La sera di M Bruni ispirato al RT creato da Guido Oldani
La sera è logora come un trattore, ha labbra tremolanti di stanchezza, come bucato steso dentro al vento, riempito di farina e vino buono, e nella selva di ghirlande verdi, sfraccia il gatto veloce come un treno, ripieno di vagoni e di bagagli, che affollano stazioni e marciapiedi, di metropoli e metropolitane.
Id: 66324 Data: 02/08/2022 16:47:02
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Rigoletto inedito di Marco Bruni RT creato da Guido Oldani
Lassù nel cielo volano i gabbiani, sembrano ballerine sulle punte, inchiodate sul palco del teatro, dentro tappi di spumante e colore, fra metropolitane di cemento, e cavi, ripieni dell'acciaio, che il tempo trsforma nella ruggine,
Id: 66235 Data: 16/07/2022 18:40:33
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Il momdo ispirato al RT creato da Guido Oldani
E il mondo è uguale a un grande girarrosto ripieno di rifiuti e cassonetti, fra gatti di gesso e mucche d'avorio dentro lastricati simili a oro; e il milite, è un marmo che fa il saluto, fra le mani il cuore è una pallottola e la pioggia e il vento sono lacrime tra fette di pancarrè in casseruola.
Id: 66128 Data: 27/06/2022 18:56:07
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La notte2 di Marco bruni ispirato al RT creato da G Oldani
La notte, colore del vino nero, è pesante come funghi di palazzi, dentro luci, affollate di lampioni, che vagano ordinati per le strade; poi, arriva la luna dei poeti, che brilla, in mezzo ai fiori di San Remo, sul palco, i vestiti sembrano croci e le canzoni, cardellini in gabbia.
Id: 65094 Data: 30/01/2022 18:27:15
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Il cantico di M Bruni ispirato al RT creato da Guido Oldani
Gli angeli in coro cantano nel cielo, con voce che par quasi un giradischi, e i pesci fanno stola dentro al mare fra i martiri e i santi del sacro libro; e il mondo fa una ruga all’orizzonte, come un vecchio, trascina i suoi dolori, dentro gli anni che sembrano vagoni, sopra binari, ripieni di piaghe.
Id: 64977 Data: 14/01/2022 10:08:36
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Filosofica inedito di M.Bruni
Mi domando da tempo quale sia, la lama che trafigge e porta via, come la mezzaluna dentro al grano nel sacco di farina dannunziano; e associazioni di cultura e pace, hanno la matassa e il cuore capace, fra mani come pagine di libri, nella danza di Socrate e di Omero.
Id: 64839 Data: 19/12/2021 17:24:48
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Parole di M.Bruni ispirato al RT creato da G.Oldani
Parole E le parole, sono chiodi in faccia, con il volto dell’acquerello rosso, che ricola sopra stracci ammassati, come pioggia di marzo sulle vesti; e i pensieri, spaghetti dentro al piatto, s’inciuccano su un mucchio di cuscini, quando s’allisciano fra le lenzuola: tutt’intorno s’innescano le trame.
Id: 64830 Data: 18/12/2021 16:28:55
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Soccorso e salvataggio ispirato al RT creato da Guido Oldani
Soccorso e salvataggio inedito di Marco Bruni ispirato al Realismo Terminale creato da Guido Oldani La città, è al buio, senza energia, come una ruota sgonfia si lamenta fra stupri, bombe e urli di sirena, che affogano la notte dentro al covid; e lo stato spalancato al green pass, nuova stimmate di tutto il creato, abbraccia barche, ripiene di no vax. ai canti d’Epimeteo e di Pandora.
Id: 64750 Data: 04/12/2021 11:52:42
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Aspettando ispirata al Realismo Terminale creato da GOldani
Arriverà l'aurora e avrà i tuoi occhi, nel letargo di un ghiro come il mare, dentro atomi di sole e cipria rosa, con sale, carne fresca e macinato; e la pupilla, nel caramellato, nuota come pesce nella pentola, quando l'oste ha rimesso l'orologio e il piatto chiama, dentro la tovaglia.
Id: 64733 Data: 01/12/2021 18:10:13
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Aspettando spirata al Realismo Terminale creato da Guido O
Arriverà l'aurora e avrà i tuoi occhi, nel letargo di un ghiro come il mare, dentro atomi di sole e cipria rosa, con sale, carne fresca e macinato; e la pupilla, nel caramellato, nuota come pesce nella pentola, quando l'oste ha rimesso l'orologio e il piatto chiama, dentro la tovaglia.
Id: 64732 Data: 01/12/2021 18:02:59
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Eucaristia della ruspa ispirata al Realismo Terminale
La ruspa recita la sua eucaristia e ascende calice di gasolio al cielo in pissidi ferrose dentro absidi ferrose che trasmutano pane quotidiano in chiodo con l'ostia rovesciata nel brodo zuppa di ceci e pan bagnato
Id: 62427 Data: 05/03/2021 16:34:09
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La neve
Silenziosa, viaggia la neve, è un motore ibrido, che scende dal presepe noioso del cielo, un bozzolo bianco l'urbano fetore, dona al manto santo cavi e tralicci la borsa di mia madre, una gerla vuota, il canto del gallo un'atto d'amore, nel bianco orpello di cianfrusaglie.
Id: 62399 Data: 03/03/2021 11:12:31
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Binario
Il tuo addio, dentro al fischio d'un capotreno, un cenno lieve con la mano, un colpo di tosse , gli sportelli si richiudono con uno sbuffo e il treno lentamente avvia la sua corsa. E' questa l'ora che mi trovo un pò più solo, il binario è rimasto vuoto, ti porta lontano, niente a farmi compagnia nell'aria buia, in questo corridoio di glicini murati.
Id: 61532 Data: 28/12/2020 17:53:34
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Acquerello di provincia
Tra sprazi di sole e nuvole piovigginose, la Città affoga, nel pennello autunnale: fuori, poca gente in poco spazio muove, avvola nei maglioni di pesante lana. Tutto pare fermo, immobile, non sono usciti i giornali dntro alla cassetta non c'è posta, anche il bus non si è fermato. Qualche imbrezzolito, si affretta, con l'ombrello aperto sulla testa, rasentando il muro della chiesa, a rientrare al caldo limbo.
Id: 61468 Data: 23/12/2020 17:54:38
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Clessidra di Natale
Il tempo scorre, silenzioso, umile, la tv è odissea di voci, suoni, immagini; sono impasti mescolati, sono torta insipida, medicamneto servito prima dopo e durante i pasti, così l'utente viene e affoga, dentro al vetro del bicchiere trasparente. Il vino buono quest'anno s'ha d'amaro, porta il ricongiungimento del sars cov 2 che regna nel mondo in ogni luogo, mentre Tu, Cristo, nasci solo, abbandonato nel dramma del Wagner e del Tristano.
Id: 61436 Data: 21/12/2020 17:23:18
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Laura
E scrosciò nella notte, dirotta, venne giù dalle stelle, la pioggia, col manto del tuono, dentro la grotta; Laura, avvolta nel tacito sogno, non udiva rumore di mondo, del mare, sentiva grande il bisogno; la cicala friniva gli ornelli, no, nevicava dentro quel sogno, fatto d'argento sopra gli idilli; l'acqua, forte, cadeva a ruscelli, melodiosa cantava la ninna, non tralasciando, rivi e stornelli; d'ogni parte suonò la canzone, sopra i tetti e sui lecci, batteva, giuliva, cancellava l'alone; un tuno, dall'alto, carezzò Laura, dentro un triste spavento fu sola, poi pian piano, dormì senza paura; era nel bosco, l'umido raggio, nascosto dentro un cespuglio raro, chiaro mattino, lontano il maggio.
Id: 61199 Data: 03/12/2020 16:25:50
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Larrotino
Mi rihordo di qund'ero più giovane bambino, si sentiva, da lontano, bercià, so l'arrotinooooo, lo vedevo arrivà su quella bicicretta e come pedalava, caveva 'na mola cllegata che girava; che che vedello, le mani 'nzuppe, dar freddo 'ntirizzite strifinavano le mani de cortelli a novo ripulite, poi co 'npo d'acqua, lavava via tutta quella roba che 'nservia.. E quanta gente, forbici, pennati, cortelli e rasoi novi rinasceveno pè la gioia di tutti noi e l'allegria di quando pè le vie si sentiva bercià so l'arrotinooooo, donne la lame lo fo brillà. Poi tutto stracco, finita l'opra, cò la ricompensa rimetteva i su stracci a la dispensa, mentre s'allontanava verso casa 'nfreddolito, pensava ar pranzo e a la su moglie che l'ha servito.
Id: 61165 Data: 01/12/2020 12:07:03
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Lalieno
Sono un alieno metafisico tridimensionale, il mio mondo, è fatto di cartone scatolato, pagine staccate di coscienza, sopra i muri discrepati in penombre di ruspe artificiali. Mani di latta, con occhi di megapixel osservano attenti la bulimica pandemica multifocale, definendola perfettamente, nei minimi particolari, in polaroid e tv. E mentre il mondo degli oggetti m'insegue con la pastasciuttta di plastica e metanolo, io, chiuso nel recinto di questo corpo, altro non posso constatare, che l'avanzare del declino universale, nei frastuoni di aliti pesanti e maschere di botulino. Con occhi di vetro, cerco un albero, dove poggiare la mia stanca schiena e placare il senso del rimorso, che mi insegue in ogni luogo, distruggendomi. Poi c'è l'aria, il passero, la torre, il borgo la casa e il suo balcone, le voci: tutto questo e altro ancora, accompagna il vero inganno della vita.
Id: 61157 Data: 30/11/2020 19:05:55
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Sensazioni
Crocifiggo questi versi, dentro spazi limpidi e bianchi, ammucchiandosi, s'affollano principi in bella mostra, treni d'inchiostro, trasportano calce viva, che sbatte contro scogli diamantati, nell'onda dei muggini: argento vivo, nella piaga che sversa dolore universale; chi legge, s'accanisce a ciò che a ognuno è amaro giogo, le foglie fittissime del bosco, sono umida folle poltiglia, l'uomo vissuto nella storia è grigio balsamo di muffe e vive il suo dramma, sovrapposto alla memoria, dentro un'umile conchiglia di paranza; nell'ombra perniciosa, un poeta verseggia e rima, pregio o follia, l'ordine semantico eufonico, l'orma impressa, il verde degli zigomi rimati, sono cavie al margine del corpo diviso dalle parti che dormono da anni, dietro un re distratto dalle muse.
Id: 61134 Data: 29/11/2020 15:11:39
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Versi damore
E scrivo questi versi, mentre una spessa tramontana crocifigge i vespri alle sue porte; le strade sono braccia vigorose al vento, mentre gli alberi, chinano la chioma, all'inchiostro dei mulini a vento; nella stanza, l'atmosfera è tenebra, l'ombra proietta ai muri insanguinati, scheletri di mille farfalle sena ali; niente degli occhi tuoi che brillano è rimasto, in questo spazio iridescente, dove il mare luccica e brilla, all'iride del sole; forse, non sarà cantico d'Omero, questa pioggia di pensieri sparsi, muti, dove tutto m'appare capovolto al cuore. Di questo, dolce amore, solo di te mi resta il nulla, chiuso negli occhi della notte: i tuoi baci, ossessioe della mia ombra.
Id: 61024 Data: 20/11/2020 09:54:37
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Il mare
Si leva il sole al primo albeggio in mare, dondola e vacilla una barca bianca, con la fede che avvolge il pescatore, nella giornata che s'annuncia fiacca; il mare ancora stanco della notte lieto sonnecchia al sole che l'indora, volano nel cielo rondini a flotte nel lento crogiolare che innamora; si respira salsedine marina, nel portico che piano si risveglia con piedi d'argilla e autodisciplina: sulla spiaggia l'onda crea una risacca qualche bambino sta sul bagnasciuga, con il secchiello ride e si balocca.
Id: 61014 Data: 19/11/2020 16:03:16
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Enarmonie
Quando guardo l'alba, la memoria ritorna sconosciuta planimetria, di radici metafisiche, a nord del sole di mezzanotte: Lo stagno, il campo, le greggi, sembrano luci che si spostano, nell'aria di borotalco e vino, miscugli di spiriti senz'anima. Ed io, seduto davanti l'uscio, grido al tempo e alla ragione, la vendetta strana di parole, la lezione di rovine... Il niente. Aspetto chiunque verrà qui, di fretta o senza fretta e poserà la sua fatica, dentro i venti di un'autunno vecchio. Se t'incontro, rugiada senza spine, non è opera mia, ma del sibilo che penetra e blandisce queste membra di neve calda. Chi esce, vede segni inaspettati, il paesaggio è quello umano, ma l'assenza dell'alveo amoroso, fa apparire tutto disunito e strano. U sogno è caduto, o forse è emarginato, sopra i caldi tetti dei gatti, la poesia, una stella che brilla, solo di luce propria.
Id: 61003 Data: 18/11/2020 14:43:26
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Poesia breve
C'è un cartone liofilizzato accanto al cassonetto le pecore di strada in coro, belano patonze, sui terrazzi assiomi, iperbole e tappeti, banchettano fra biscotti e caffeina.
Id: 61000 Data: 18/11/2020 12:18:50
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Tempo di grazia
L'algoritmo Freudiano, s'è smarrito nell'eclisse, il bicipite inferirore è inchiodato alle sue pene, l'albatro notturno, è spiccato, verso un'altro lido, segni diversi, in questo tempo che non cambia; primo albore, l'aria si fa densa nei crocevia urbani, un pallido sole, s'avventa, sopra le vetrate ancora chiuse, leoni ruggeni e coraggiosi escono allo scoperto: fuori, non vecchi seduti che inseguono i ricordi, ma braccia vigorose al vento, faticano, mani di ferro dentro maniche di latta, induriscono i gomiti, ognugo nel sudario, ripassando al vomero zolle di granito; è difficile capire il senso del giorno che alluma, così ermeneticamente chiuso nel suo recinto, quando le nuvole, scorrono sopra le teste, quando cadono le pigne e i bimbi giocano coi cani.
Id: 60991 Data: 17/11/2020 16:49:45
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Paesaggi
Il circole delle carabattole e d'intorni, s'è fatto cupo, d'improvviso, a questo cielo, la campana dell'albero maestro fa tic toc, eventuali permute non sono ammesse; dal liquame conferito nella fossa è nato un fiore, ansima lo stelo dal morir della sua foglia, acredine mortale sale, allasua gola, si scinde l'aria dentro fetidi colori; in fondo alla via c'è un uscio aperto, un'ultimo sguardo all'etica macchiata, densa nebbilina s'accalca e all'orizzonte sale, dando alla luce tutta l'ombra che abbisogna; il melograno si tuffa nel laghetto , poche chiacchiere dentro la dispensa, sopra questo poggio indorato di misera allegria, dentro un disco giallo oro, tacito e disgiunto
Id: 60984 Data: 17/11/2020 09:02:05
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Connessione di versi
Pregnanti motoliti d'eurosa adunanza, vasai, con mani argillate e molli, rimpiangono maree shakerose, nell'ignara miopia costellosa. Ioni albumizzati, percolano ritmo, motociclosi intelletti tubercolizzati, ritmicano, spondilosi dolorifiche ermeneuticamente brillose, nell'invernacolato avello. L'inguardabile progresso, striscia, d'avulsa conica ascendenza; d'avida follia, baluginosi armenti.
Id: 60968 Data: 16/11/2020 11:48:02
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Alba chiara
Un'alba chiara nasce, sopra ai muri sbrecciati, sui sassi dipinti dal sole, fra grovigli di more e lamponi, sul mare, su lapidi vecchie che il tempo ha scalfito sopra mura del niente, che la morte ha irretito; vola un'aquila bianca al monastero di vetro, iridi cristalline intingono preziosa luce dal sole, i pascoli verdi, trafile di gnomi seduti a guadare la sconfinata paranza di anfore e mitili nella rete; angeli e demoni rilanciano il jackpot, il gioco si fa duro, l'universo e tutto ciò in esso, ogni responsabilità declina, straripa nell'immenso una radiosità crescente, i lapilli del presente sono immagini e riflessi; nella mescolanza delle voci, c'è chi tace e chi acconsente, s'inossida la calma vespertina di ruggini latenti, i papaveri del prato chinano la chioma al vento, diviene ora, il respirare, più ampio e largo.
Id: 60953 Data: 15/11/2020 11:35:24
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Omaggio a Francesco Petrarca
Marco Bruni Trilogia d'autore opera unica in tre sonetti liberamente ispirato al poemetto dal titolo “ I Trionfi “ del grande Vate Francesco Petrarca QUESTO LAVORO E' DI MIA PROPRIA ED ESCLUSIVA PATERNITA' OMAGGIO A FRANCESCO PETRARCA
Sonetto 1 Eternità et morte
Fugge la vita d'armi e di perigli, non s'arresta l'ora, al presago oscuro e la morte rincorre cò suoi artigli, chi gustò di quel frutto morituro; e il rimembrare amore mio divino, l'aspettarti ancora a queste mani, che se non t'avessi lì vicino, sarebbe d'altra stoffa il mio domani; ma se del canto Laura è dolce musa, d'Omero e di Virgilio il fine verbo, amor mi sprona in loco dolci fusa; or, tra 'l sonno veggo una barca stanca che l'occhio non conosce e muta avanza nel mar della paura imperitura.
Sonetto 2 pudicizia et amore
Solo per la deserta piaggia vago, vado soppesando l'amore oscuro, con potente agil balzo, son sicuro, attraverserò il fiume dell'imago; altra maschera dietro non mi porto, solo sprecioso irridere di genti mostrasi, al mio volto senza armenti, nel poetar novello del mio orto; vorrei poter restar pudico vate per rimirar i vezzi tuoi Francesco, parlar con te di Laura che è con me; or di questi versi chiedoti scusa che non son degno d'allacciarti i piedi nei pensier che in te risplendono d'amor .
Sonetto 3 Fama et tempo
Io vado pensando e il pensier m'assilla…. Chi son io in questa selva che spaventa ? Sono un piccolo uomo che lamenta de mali e de dolori ascritti in cielo; però, negar non posso a questo mondo quel caro, dolce vello adamantino, che fu di Platone e Sant'Agostino al grande Vate ispirator divino; e 'l pensier s'invola alle alte cime Giove e Apollo e Polifemo e Ulisse calcano della fama i bei teatri; or, nel tempo che passa e si rinnova taccio e aspetto che la novella bona, vana non sia, al cor di una Madonna.
Id: 60944 Data: 14/11/2020 15:26:01
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Cuscus
Spifferi di traverso premono, sulle persiane nude, ansimi e gemiti, trasudano l'aria d'irriducibile essenza, dal tubo sopra la tettoia, gocciola il piovano, maschere di ebano, bisbigliano impronuncaibili segni; fra le maglie, l'ispide infida e ribelle, aspettta al varco, il rossetto si disfa, cola imbevuto del liquido fatale, in questo mare fermo, che pare inedito desino; l'influencer da tastiera, cerca la sua convenienza, la lotta si fa dura, il marketing s'affuffa d'infinito, affoga dentro un bicchiere di buon vino immacolato l'insipienza, turgida, derisa e lottizzata; nel mercato poco fuori, si combatte al centesimo, alla sagra della miseria, dove tutto pare conveniente, indissolubile certezza di genuinità paterna, due signore parlano una lingua che non conosco.
Id: 60940 Data: 14/11/2020 10:32:12
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Latte di serpe
Spifferi di traverso premono sulle persiane nude, gemiti ed ansimi ricoprono l'aria e il laterizio, dal tubo sopra la tettoia gocciola il piovano, maschere di ebano non rivelano i contorni; la serpe infida si nasconde fra gli scarti, aspetta che qualcuno ignaro tenda la mano, per iniettare il liquido fatale, in questo mare fermo che pare indeito gastigo.
Id: 60929 Data: 13/11/2020 11:00:48
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Magnetica
Tramonta a ovest l'uggia del giorno, la chioma dei monti s'inchina all'umida ombra, rotola l'acqua nel fondo della valle oscura, dietro ai vetri nasce, un rigo d'impazienza; in lontananza luci disuguali sbiadiscono l'incerto l'orologio è morto alle sue ore, nuvola di miele imbalsamato il tempo fermo, lento lo scricchiolare delle ossa s'avvia alculmine; un fulmine taglia a fette l'orozzonte, un tuono lo aquarcia, sopra le panche e sotto agl angoli s'arricciano le crune, non è sguardo di vergine bambina la notte, bretella rugginosa che osserva il sogno dal cuscino; il risveglio non fornisce alibi, l'ipotesi sta nel tempo, fermo appare il divincolarsi di troppi garbugli, dall'arroganza del vento, dai travagli ignoti, è un blu di prussia, l'enfant prodige s'è rivelato, solita giacca, stesso mantello senza buona educazione.
Id: 60928 Data: 13/11/2020 08:28:49
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Fauci di coniglio
Fauci di coniglio, masticano degli embrici la proda; sostano al nettare dell'arnia, paternità invendute, le parole degli stolti, sono macchia nel roseto, una luce brilla asciutta, nella piccola basilica; la piazzza a quest'ora brulica di pandemica desolazione, rannicchiata nei secoli che l'hanno vista bella, fotografata in pagine di storia, che non portano l'affanno, ma passi di primizie d'argento e d'oro; e in questo tempo morto alle sue iadi, tutto appare distorto, confusionario e instabile, laddove ti misura il metro che separa e divide, distanzia e scompone il vulnus tra scenari; fauci di coniglio, brucano l'erba di un prato nero, nell'insipiente grembo dell'aquila notturna, l'estasi del giorno frana, da se stessa autorizzata, travolta e soffocata da una toppa sulla bocca.
Id: 60902 Data: 10/11/2020 21:34:47
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Bolle di sapone
Nel pallore grigiastro, s'affetta a strati l'aria, ovunque, sibila alterato il vomero lattante, l'inaspettato rantolo metallico disfa il costrutto, cadono in mille pezzi lettere e vocaboli; l'uva nera sopra la credenza, è matura, il bicchiere si riempe d'ottimo vino, chiaro il sole delle siepi e dei cespugli, chiara la città, che affonda nello specchio; le foglie danzano distoniche, gocciola il percolato nella piaga, sinossi di scheletri, uggilano, nell'etere, il saltimbanco ha compiuto il suo mestiere; dal ramo, pende grigio un gufo di città, la taglia è stabilita, non si contratta più, corre veloce la verità su invisibili fili, nell'aria galleggiano bolle di sapone.
Id: 60876 Data: 08/11/2020 18:19:15
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La notte
La notte s'è rannicchiata sotto ali di pipistrello, occhi di ghiaccio, s'imbevono, di perla nera, l'acqua è testimone, il filo della vita è reciso per quanto l'alba, sia ancora lontana; le preci che s'involano al cielo, sono alchimia distorta, c'è una rosa opaca, che alita dietro ogni porta, il volo del falco, ne penetra l'arida essenza, pioggia arida e putrescente letama il clima; il filamento organico sottilmente s'è diviso, si agitano d'inedia glia asini e i somari, una persiana bianca, sbatte contro il muro è forbice tagliente, l'eco di parole; nella strada, sfreccia veloce un monopattino, l'abisso a latere s'inarca, l'arciere tende l'arco, nell'ineffabile paturnia che ruota di vertigine, tragico si sfalda, il lastricato, di rossa bruma.
Id: 60872 Data: 08/11/2020 11:57:09
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A latere
Alitano parafrasi, fra parentesi graffiate, lo sguardo si confonde nella bruma, proiettili vagano, nell'aria perniciosa, mentre il sole disquama la sua ombra; piove e l'acqua cadendo, s'infrange sul limo, percola acqua il migliarino, sgocciola la fronda, impercettibile sinossi pallido grigiastra discende, impalpabile, obsolescente; è l'ora del fiotto interstellare, il passaggio repentino di vira logora, dislavata, ormai reliquia d'impura bluastra normalescenza; s'avanza intanto incontrollata la diaspora, libertà svenduta, a pezzi di libeccio e maestrale, la partizione in trafile, d'interessi modulati, nel cerchio incandescente del pelago salato.
Id: 60866 Data: 07/11/2020 22:57:40
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Specchio
Qualcuno è passato attraverso la cruna dell'ago, le chiome dell'aria si sono stinte nell'ombra; le mani hanno mutilato il re, rubato la sua anfora, limato il credo, hanno prosciugato la sua fonte; poi l'amore saggio e forte, ha riempito il baratro, la viola e la ginestra ingravidano vita; il palato sente un nuovo gusto, l'olfatto preme sulla polvere, l'iride riposa su letto di pervinca quando il mare specchia le stelle.
Id: 60847 Data: 05/11/2020 14:58:07
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Angoscia
Condensa il cielo, nella liquida esistenza, la misura dei fluss stordisce il vento, nell'entropia del corpo si annida, silenzioso, incoeso, inaccettato; il disco rotondo, si eclissa, a sera, in ogni angolo s'arrossisce il dolo, le spine confitte sanguinano ancora fra le orme ancora nitide; passo il tempo contando le meduse che nuotano, sotto le scale, le serrature scricchiolano di vecchio, in balia di un noto peso.
Id: 60839 Data: 04/11/2020 19:02:01
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Boscotondo
I lampioni colorano la notte, interpretano il sodalizio spigoloso dei sonnambuli dell'obolo ansioso, nell'imminente immoto amplesso; nel trvaglio circolare degli spasmi, un angelo sta cadendo rotto, privo del turibolo ebbro di progresso; tutto deprava a caso, senza orario, in ogni dove albeggiano glia avanzi, con grave perdita dell'innocenza tra l'onda e la risacca; gli inchiostri e i calamai, sono grezza sabbia all'autunno quando luce condensa ai moli l'oleastro grezzo torpore; i lampioni slabbrano la foce, colmano i colori dell'iride crina, che vibra di empatia assoluta, sul ponte che invizzisce.
Id: 60811 Data: 02/11/2020 16:36:20
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Amore addormentato
Guarda, ora scende la notte, buia e fredda, non lasciarmi solo, dentro questo esilio, non andare via. La terra, ormai, è stanca del giorno e riposa tranquilla ai lumi dei lampioni, lungo le panche del viale inalberato. La strda là fuori è deserta, è fredda e buia senza te, che non potrai tornare, perdendosi nei pericolosi incrocidel destino. Guardo finire la sabbia dentro la clessidra, è finita amore mio; con le mani poso ai tuoi piedi di ghiaccio dei fiori, un velo di perfetto silenzio, ricade, sopra la mia anima.
Id: 60799 Data: 01/11/2020 18:41:38
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La notte
Di muri sbrecciati, s'allunga l'ombra nella notte e le stelle, divelte da grovigli di nuvole dense, s'accalcano, di pelle e d'ossa rigonfie, fra labari, che si addentrano nei declivi dei selciati; è bella questa notte di lunghe bocche e zaini sopra le spalle, di saturi sguardi e tante lingue che schioccano sull'uscio, bave di sapone e dentifricio; in quest'ora non sento più il livore, la frenetica eruzione conterranea, solo il vento sussulta, sulle palpebre di un fondotinta vermiglio tenue; le mie cetezze, sono ormai uno scheletro sopra la tua bocca rosso albicocca, la nottola si è smarrita in volo e l'aria è diventata un monoblocco.
Id: 60731 Data: 27/10/2020 15:38:59
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Laura
E scrosciò, nella notte, dirotta, venne giù dalle stelle, la pioggia, col manto del tuono, dentro la grotta; Laura, avvolta nel tacito sogno, non udiva rumore di mondo, del mare, sentiva grande il bisogno; la cicala friniva gli ornelli, no, nevicava dentro quel sogno fatto d'argento, sopra gli idilli; l'acqua, forte cadeva a ruscelli, melodiosa cantava la ninna non tralasciando rivi e stornelli; d'ogni parte suonò la canzone, sopra i tetti e sui lecci batteva giuliva, cancellava l'alone; roco dall'alto carezzò Laura, dentro un triste spavento fu sola, poi piano dormì senza paura; era nel bosco, l'umido raggio, nascosto dentro un cespuglio raro, chiaro mattino, lontano il maggio.
Id: 60709 Data: 25/10/2020 17:23:16
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