I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Lasciateci il silenzio.
Fate in modo che l’ultima
goccia di luce si disperda
nel muto scrosciare dei riflessi delle onde.
La sinfonia dei suoni umani
ceda il passo
all’accordo multiforme
di miliardi di strumenti
pronti a intonare
la melodia sommessa
delle forme notturne.
E' una sera d'estate.
S'affacciano talvolta i vecchi amori
scuotendoci dall'oggi che non è,
ci avvolgono nel tempo che mai fu,
gettando luce su un'amorosa Ade.
L'occhio severo che ci trafisse un giorno
fendendo limpido il freddo di novembre,
brucia profondo nel desiderio antico.
Un'estiva risacca, brume sognanti,
dipinte nel riflesso di altri sguardi:
sabbia spiovente da tremanti mani,
accese un pallido profumo di Provenza,
sussurro flebile di anime mai spente.
Di tutto questo, e forse d'altro ancora,
restano il mare, le persiane chiuse,
le ceneri che vivono nel vento
d’inafferrabili malinconie senza più tempo.