I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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San Basilio
La città s’allontana ed il quartiere si scioglie nei prati sporchi del Lazio. Ciuffi d’erba polverosie palazzi e giardini. Nei formicai d’inverno il popolo delle case di sabbia e cementoattende il sole per uscire ad asciugarsi. Solo Gianni gioca in maglietta sul prato bagnato. Principe che non può crescere, neanche qui c’è spazio per lui, eppure ride e fa dispetti e chiede: “sono bravo?” Aspetta un abbraccio per diventare uomo vuole prima essere bambino, figlio amato. Luogo dell’amore mancato, incontro di solitudini ribelli. Hanno l’incoscienza dei pionieri, e rubare è un favore a un amico, la galera per gli innocenti, perché tutti qui hanno un carico pendente, essere gettati nella vita senza salvagente.
Id: 56056 Data: 10/01/2020 16:45:12
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Un alberello di risate
Come sento forte ora la sua assenza Neanche il dolore va più bene, è troppo che sentiamo questo canto, se solo si trovasse una piccola sorgente che ci facesse ridere, senza toglier niente un piccolo alberello con dei frutti di risate, mi basterebbe, sarei felice anch’io.
Id: 47448 Data: 22/02/2018 11:20:58
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Il pranzo della festa (con il testo)
Il pranzo della festaNatale a Snta Maria in Trastevere, pranzo con i poveri. È il pranzo della grande festa, qui servono gli angeli e un posto ha scritto il tuo nome, la sala ha il soffitto di stelle, il fondo d’oro. Dal trono la regina sorride il suo cibo è per tutti, così il sorriso. È musica il brusio del convivio risuonano canti soavi e sconosciuti. Come sono belli i figli di Dio, gentili le mani, vivo lo sguardo! I corpi in rovina esulteranno, le membra stanche danzeranno. Come sono belle le figlie del Signore! Esse cantano con gesti d’amore. È scordata la tristezza del peccato il timore evaporato, si attende solo che entri il re.
Id: 46161 Data: 03/01/2018 13:07:29
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La grande festa
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