I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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oggetto: beni voluttuari
io non so coprirti, io non so piangerti come si piange un volo al risveglio, distinguo appena i cerchi nell'acqua, per cupidigia, per onore. Liberarmi della caverna, della giara, dei crassi giri di parole, liberarmi ora dell'amore non mi ferma. Non ti ama lo strepito al mattino, quando la morte ti ha dimenticato. Non ti ama la fede ai polsi di burattino, dove io millanto fili. Solo la diga delle mie risposte tiene.
Id: 41199 Data: 24/01/2017 21:14:27
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sezione aurea
ho significato i tratti spinti sul foglio come persi e ritrovati quando si è smesso di cercare le tue parole diritte amorevoli infiltrazioni nella roccia io che ho imparato la sobrietà dei neutri faccio mio il rosso trucco sulla guancia l'amore infame di tutti meritiamo di essere felici ora che accaso una stele falsa lasciami recitare una filippica una spina qualunque
Id: 41134 Data: 21/01/2017 09:14:04
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Io resisto
la retorica dei guitti il suffragio dei povericristi i banchetti osceni delle sante ricorrenze ma poi mi specchio in mare il suo silenzio la mia affabulazione sono loro gli eroi che io nomino eroi in ginocchio e con la mano tesa a subire rintocchi di campana o nelle corsie addobbate di allegria spaccaossa sono i tisici della fortuna a non tradirmi sul loro olocausto il mio sollievo dì salvezza
Id: 40750 Data: 30/12/2016 02:34:53
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suggerimenti
la terza frase è perduta io sono quella
personaggio bleso nel monologo autunnale
ciò che il tempo ha tradotto puoi trovare anche in quelle scarpe dimesse nel loro vuoto disallineato
abiurare stanca
si dice nostalgia la mancanza del tuo disordine creativo gli odori sfumati la tenerezza intensa
ho costeggiato il mare luogo delle nostre reciproche meraviglie ed eri un gesto forsennato
minuta salina
Id: 22472 Data: 30/09/2013 00:44:14
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serendipity/così è la vita
Qui non gela fa inverno per assonanze e non si muore se non di rime accidentali
di là dal mare Dio è un’orchidea
verrebbe da dire, allora: sarò occasione di viaggio dolore acuto come dopo una corsa
ma questo rogo sa di vin brulè
tagli sulla tela
Id: 18809 Data: 23/01/2013 18:56:13
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h24
Mi troverò ancora a passare da qui da questo saio di innocenza
dove ho spirato un’anima clandestina e un sogno di ciliegio in fiore
si farà quel giorno mutevole che cresce per spire di luce e non si arrende come un catamarano docile ai tagli del vento
ma nell’attesa madre sgargiante di sofferenza spogliami affidami come un orfano all’amore inventato
disegnando una casa
Id: 18720 Data: 18/01/2013 19:58:25
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portrait
questo spettro di gioia mi teme insinua le sue carezze da amante come una minaccia poi scompare
così l’elica del tempo mi disperde
dal mio ventre di paglia sanguina la rossa bellezza del dolore
Id: 18680 Data: 16/01/2013 20:09:11
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A conti fatti
La nostalgia è un’agave al poggio
non c’è giorno né incedere quieto tra gli strepiti ottusi di questa solitudine senza che il suo grasso cuore mi partorisca l’ombra
calda del tuo sguardo su quel ramo del lago là dove la neve odorava di rose e i monti si specchiavano sfacciati tenendo un segreto
quel tuo profilo spoglio aveva una bellezza di tornante come i sentieri cui spavalda gettavo il sorriso
diresti che le voci mutano la loro pelle sulle le nostre dita e che i silenzi sono barche alla deriva
ma ho digiunato su quell’agave l’attesa per condurre la mia anima al tuo sonno
Id: 7406 Data: 27/02/2011 21:15:33
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Carnet de voyage
Mi chiedi che pensi
penso al biondo carico di un giorno angelo alle nostre malinconie - mi piacerebbe ascoltare l’erba nuova dei primi tepori crescere incoronata da un semplice muro-
penso alla tua bellezza impervia e questi ulivi lenti affacciati a una musica di mare che asseta
come aceto versato sulla mia croce sciogli ogni inverno e dimentico ti racconto di noi
che quel mare abbiamo succhiato come latte di madre e parlato nel sonno
Id: 7317 Data: 21/02/2011 19:12:55
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