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E l’eco rispose
Fotografia di Francesco Toscano Vorrei fare echeggiare la Natura dei tuoi profumi e delle tue essenze. I tuoi occhi s’illanguidiscono. Ai piedi di un ciliegio una lacrima. Di cristallo formato scolpisce l’antico sogno, un amore senza follie e menzogne. Un’ amore che si nutre di acqua cristallina. Le tue labbra rosse come le ciliegie, sensuali e vogliose come non mai, mi imprigionano in un eterno bacio. Ah! Rosa mia che ne sarà della mia vita? Gridai al cielo, alle stelle, e l ‘eco mi rimandò al bello degli oggetti, all’estetica non scarna di te, che prezioso oggetto, schiudevi la tua bocca sulla mia, al ricircolare della poesia, che viveva in me, che viveva in te. Emozioni legate al bello, come un’opera d’arte, risvegliavi in me chimerici pensieri. Frammenti di noi, trattati dai sensi voluttuosi si componevano nel vuoto dell’eternità.
Id: 25817 Data: 24/05/2014 17:02:12
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Igbedor in festa
Fotografia di Emmanuel family La Suora Missionaria Enza Guccione nel 1996 , all’età di 35 anni, venne inviata ad Onitsha, in Nigeria, per occuparsi della formazione umana di quella popolazione. Tra le tante scoperte di Suor Enza ci sono le riverine areas, isole nel fiume Niger. Una riverina, isola nel fiume Niger, è Igbedor. Le popolazioni che vi abitano sono abbandonate a se stesse dallo stesso Governo locale; non sono neanche conosciute; per arrivarvi bisogna fare circa un’ora di macchina dal paese più vicino alla riva e poi un’ora con la barca a motore, sempre quando le acque del Niger sono calme; l’ospedale più vicino è a 5 ore di barca a motore; spessissimo le donne che devono partorire muoiono in barca. Una festa non s’inventa, ce l’hai nell’anima. Il passato doloroso, le guerre, e alluvioni sono ormai terra straniera. Oggi, nel tuo presente, prezioso quanto mai, si privilegiano gli incontri d’anima e sentimenti di gioia e di festa. Rullano i tamburi, gli abitanti, veri artisti scendono in piazza con le maschere e ballano. Profumo di yam, antico mangiare conviviale e amorevole. Gli artisti mettono in piazza tutto ciò chehanno nel loro scrigno. Le anime si incontrano e cantano l’essere, e inneggiano sulla profondità dell’eternità che c’è in tutti noi.
Id: 25808 Data: 23/05/2014 18:00:52
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Le donne del Sud
E’ una goccia di rugiada la tua fierezza donna del Sud un’incontenibile soddisfazione smorza la tua stanchezza così è nel Sud una lacrima traccia la tua amorevolezza non cade nelle onde tristi la tua pelle è bella per la candidezza piuttosto vede uccelli di cristallo di chiarore fine è la tua compostezza “così è al Sud” Hai regalato al nemico grettezza Si vede e non si vede Hai agito con gradevolezza Si sente e non si sente La schiettezza ti ha dato bellezza Si parla e non si parla Hai regalato musica e gaiezza Così è la gente del sud Hai seminato con durezza Si parla e non si sente Hai agito con autorevolezza E sempre e così i tuoi silenzi sapranno di musica
Id: 25796 Data: 22/05/2014 20:56:03
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Lipari
Fotografia di Francesco Toscano Nota: dove c'è la finestra siamo a Lipari, di fronte le due isole sono Panarea e Stromboli.
Stasera l’inerzia del sole ci sorprende uniti. Al finire della giornata mare blu e ossidiana: Lipari. Fuggono le nuvole, le osservo e le prendo a formare vari disegni. Il grecale gioca con i miei lunghi capelli che suonano al percorso delle onde. Da lontano un surfista e le note di un flauto tracciano le dolcezze di chi ama il mare. Le alghe arse dal sole ci indicano la via. Un bacio? Dalla finestra aperta della casa si vede un amore mai iniziato. Dove sarà? L’ombra si addensa nei nostri occhi, la nostra densità si fissa sull’immagine delle due isole che stanno di fronte a noi. Una tardiva luce sfiora il panorama. Nel vivacizzarsi dei miei occhi tremo. Gentile è la foto, le mani stanche ci rimandano al domani. Una serata ormai tiepida ci saluta . Un pescatore ritira le sue reti.
Id: 25772 Data: 21/05/2014 13:32:25
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La danza dei pensieri
Vizzini( Catania) Foto di Francesco Toscano "La danza dei pensieri" Poesia di Liliana Toscano Nelle incerti notti, nel vagabondare dei pensieri, il silenzio forma parola. La pausa celebra il rito. Coccolata dal tempo e dai colori, indosso un velo che copre i miei occhi, intravedo l’acqua ebbra di vita, che da una cascatella scende giù. I tuoi pensieri ricircolano, e senza meta fissa, danzano nella tua mente. Che la paura non ti faccia tremare. Festa per un nuovo pensiero. Magico rituale per una nuova parola. Canto e come una dolce danzatrice, incoraggio il ritmo delle onde, che fluttuanti colorano il tuo viso. Apro la porta e vedo la vita, ogni fiore è partorito da me, e se non fosse così, la campagna sarebbe arida, e sterile il mio ondeggiare. Un’alba meravigliosa ci ricorda le meraviglie della vita.
Id: 25731 Data: 18/05/2014 06:41:07
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La quiete
FONTANE BIANCHE ( SR ) Foto di Francesco Toscano) “ La quiete “ di Liliana Toscano
Aspetta che venga il sole distribuendo carezze, scolpito come un diamante sarà il cibo dei golosi, e vicino ai cipressi ci sarà il loro ossigeno. Aspetta che si vedano le nuvole, che con il loro candore diano spazio alla nuova vita. L’idea illuminata sarà lo splendore dei più poveri e sarà la quiete di tutti. E se le primule canteranno l’ode alla vita, sarà un fresco risveglio per tutti. E se la notte porterà messaggi d’amore, i più delicati amanti scolpiranno la statua più bella. Tutti insieme celebreranno la festa dell’amore distribuendo violini e sax, affinché la musica sia la regina della festa. E se si perderà una matita, poco importa non saranno sbiaditi i tesori della vita. Ascolta la quiete, non a caso è con noi, noi dormivamo, lei ci ha svegliato. Vorrei che la quiete si fermasse da noi, ma il cancello non si apre per prodigare bene per tutti; la quiete è nei cuori che sanno amare, che sanno impreziosire il bene, che sanno donare a chi non ha e dove tutti sono sorelle e fratelli. Ciao eterna commozione.
Id: 25710 Data: 17/05/2014 08:42:09
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Oltre l’apparenza
“ Oltre l’apparenza “ di Liliana Toscano Il vento entra ad intermittenza dalla finestra semi-aperta della mia stanza, un attimo di solitudine e la mia poesia ricircola nella mia vita, trasparente, scruta dentro e sul fondo; oltre l’apparenza mi riporta da te, dentro una pagina sdrucita, dove in piccole dimore tu mi parlavi di piccolezze. Nonostante ciò non puoi formulare un giudizio su di me, poche tracce, troppe ombre. Velata con un vestito nero, senza una lacrima mi dai la tua vita, poche parole, poche ingiustizie. Mi insegni a festeggiare i miei suoni, non a caso, compri una melodia. Vestita con un uniforme severa, mi dai tre note musicali, a misura della mia vita. Con un equilibrio instabile, mi dici che il tuo sentimento sta vacillando. Non meriti più i miei sbandamenti, che sono giochi e colori della mia vita. Ciao piccolo amore.
Id: 25702 Data: 16/05/2014 18:16:40
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A Jacinta
Jacinta vive a Igbedor, una delle isole nel fiume Niger, in Nigeria. A favore delle popolazioni delle riverine areas nacque il 22 settembre 2009 l’ Emmanuel Family Association, approvata e riconosciuta dal Vescovo di Onitsha come Associazione a favore delle popolazioni delle riverine areas. aveva circa 100 bambini, i qualiI non sapevano né leggere né scrivere. Oggi la scuola ha 500 bambini. Dopo non pochi sacrifici nacque la Emmanuel Childrenland Nursery & Primary School. Io ho adottato a distanza Jacinta e verso una quota minima mensile che le permette di frequentare la scuola. “A Jacinta”. Poesia di Liliana Toscano Tu che vivi nella terra delle ingiustizie, insegnami a cantare; tu che ascolti l’inerzia del suolo, insegnami a danzare; tu che ascolti le cattiverie degli uomini, insegnami a non sentire; a te che ti danno false certezze, insegnami a sorridere; a te che cresci nell’umiliazione, dammi un po’ della tua rugiada; a te che senti e che non senti, che parli e che non parli, che vivi e lasci vivere, a te che vivi in questo mondo, insegnami sottovoce “grettezza”, per capire, per sognare, per amare la mia dolce bambina. E vestita di raggi di luna crescerai, e io ti seguirò; e con raggi di sole carichi di miele, io ti nutrirò; e crescendo con gocce d’amore, io ti riconoscerò. E danzeremo con il ritmo delle onde del mare, con i colori di un tramonto che non scorderemo più.
Id: 25681 Data: 15/05/2014 11:14:46
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Prima che precipiti il sole
Foto di Francesco Toscano “Prima che precipiti il sole”. Poesia di Liliana Toscano Prima che precipiti il sole voglio amarti un solo bacio una sola carezza. Salendo i gradini dell’essenziale inciampo nella tua assenza e vestita di raggi di luna ascolto la tua precarietà. I sassolini sono in bilico come i tuoi baci non colti. Abbraccio il nulla nel tuo sguardo vuoto. Mi offri il tuo silenzio. Questo tuo non saper più dire affonda le radici nella fosca giornata dell’inverno. L’eternità in un barattolo chiuso. Ricordi passeggeri. Noi e colori di bellezza.
Id: 25630 Data: 11/05/2014 10:30:21
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La pace
“La pace “ Poesia di Liliana Toscano Eppure non so quando e perché, un giorno io scoprìi la parola “pace”; al contempo, vite stravolte, scontri, armi, destini sfigurati, lacrime versate per la guerra, erano simboli di sottile disumanità. Oh poesia ! vienimi incontro, vagano tristi pensieri, qual è la vita nella vita ?
Nel vedere villaggi distrutti, città non più esistenti e, tu piccolo uomo, dove alberga la tua anima? Mille lacrime e il tuo dolore. No poesia, tutto questo esula, la pace è un dono per il mondo, tutto questo è utopia. No poesia, impossibile via, vicoli ciechi, buio infinito, e così guardando fra le rime, ho scoperto un sorriso, uno, altri non si può. Lottiamo per la saggezza, tu poesia che sorpassi i confini. e tu maestro di sapienza, che rendi oro ciò che è fango. © Copyright Tutti i diritti riservati all’Autrice
Id: 25587 Data: 08/05/2014 19:10:14
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Salendo i gradini della Storia
“Salendo i gradini della Storia”. “Salendo i gradini della Storia”. Poesia di Liliana Toscano Il movimento incessante genera parole, in alto bolle di sapone bluastre mi guardano con leggera vacuità. Ho perso la mia amica nel traffico, la troverò con quel profumo di tabacco che si ostina a comprare, voluttuosamente. La luce sempre più fioca ci rimanda a pensieri a noi noti, e nascosti nell’antico comodino. Perché maestro di lode e soave conforto mi dai il tuo cappello carico di onde pesanti? Amante dell’arte mi dai con gesto mellifluo le sillabe, per scrivere questa poesia in pergamena dai bordi dorati. Tu maestro che vivi la Poesia, salendo i gradini della Storia, Illuminami con tua Sapienza, affinché io, piccola e semplice possa regalare la mia umiltà. Nessun esperimento su un mondo immaginario, no ad un mondo inventato, no al mondo dei sorteggi; si ad un paese di sillabe, si ad un paese di immagini, si ad un via vai di fonemi, si alla genialità. E con la luce soffusa e dolce della creatività, danzeremo e sogneremo insieme.
Id: 25586 Data: 08/05/2014 18:01:21
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Gemme rare di M.Liliana Toscano
Si inerpicavano gemme rare nell’albero della mia vita, suggerendo sospiri di morte, e sconfitta la dea della Speranza, non restava che inginocchiarsi, congiungere le mani e aspettare. Già troppe volte avevamo sfidato il tempo che angelicamente, ci aveva restituito la nostra sofferenza, già troppe volte avevamo messo in gioco il nostro io barattando un po’ di gioia per un po’ di chiarezza, vestiti di fiori immortalavamo la decaduta Primavera, non sentendolo nostro vomitavamo il nettare delle api, defraudati del nostro sole, giocavamo a rincorrerlo, inventavamo sorrisi perché i bambini non restassero piccoli, trascinati nelle radici più intime della nostra vita trionfava la pazzia, tra folletti divertiti aspettavamo quello che ci restituisse la nostra lucidità.
Id: 21195 Data: 03/07/2013 15:52:43
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Generosamente tua
Generosamente tua
Generosamente tuadi M.Liliana Toscano
Nascondo l’alfabeto dietro le finestre,
tu non ti scoraggi,
riesci a scrivere la parola amore;
vado in balia dei sogni
faccio un giro sulle nuvole,
niente sentire, niente pensare.
Il vento soffia fra le foglie,
a volte suona melodie di notturno,
a volte implode schizzando
oscurità nel doping quotidiano;
illuminato lo stesso, è l’Amore,
senza ombre nella nostra vita.
Ho composto una soave poesia,
viaggerà nel tempo, nell’amore,
senza vincoli e né confini.
Mi dai una matita per ricordare il jazz,
con le punte dei piedi suono il pianoforte.
Userò la tua chiave, per vedere dentro di me,
e le parole a colori, per andare verso la giusta strada.
Ti dò i miei pensieri,
tu li trasformerai in frammenti,
per conservarli in un album,
ormai sciupato, ma ricco
di me e della mia semplicità.
Fresca di maestrale,
gioco con il vento che spira da Nord,
e raccolgo rare pillole di saggezza.
Noi che di ricerche viviamo,
tremiamo per l’aridità,
che segna solchi profondi,
nella vita che ci circonda.
Compra un mazzo di rose,
me li spargerai nel mio corpo,
per voltare la pagina della nostra vita.
Apri sempre ogni porta,
noi amanti non scappiamo,
serena è l’atmosfera.
Con lo spartito della mia anima,
canterò finché avrò voce,
la canzone dell’amore.
Sembra una serata di sempre,
perché lasciarla scorrere così?
Con un abbraccio mi prendi,
e sono generosamente tua.
Id: 21151 Data: 30/06/2013 20:44:14
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Brividi di verità
Scesa la tenebrosa giornata, l’orizzonte s’incrina e guarda noi, che ci avviciniamo un po’ paurosi; la verità oggetto di quiete, diventa uno squarcio nel cielo. Nei passanti in cammino, un disquilibrio acerbo s’insinua negli umori riflessi, la ricerca nell’anima è difficile il gioco delle nuvole muore tutto fugge e scorre. Parole volano nel vento, respirano a malincuore; fisse nell’arbitrario vagone, preparano una residenza. Si vede e non si vede, si sente e non si sente per i finti privilegiati, non per gli umili, che aprono la porta a ciò che saldo e che è capace di durare. Spumeggiante si avvicina nella notte, una donna con un ampio vestito bianco, ricco di gocce sfavillanti: è la Speranza, rugiada su un petalo di rosa, dona a tutti brividi di verità.
© Copyright M.Liliana Toscano 2013
Id: 20991 Data: 19/06/2013 14:23:21
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La disfatta della maschera
Foto di Daniele Spina Mi si presentava spogliata dalla sua maschera, mi prestavo a cogliere la sua verità; mi spaventava la sua nudità, la sua durezza. Colta da un brivido di piacere, sconfinavo nell'edenico spazio, mai esplorato, sempre temuto, mi perdevo nei suoi labirinti, per ritrovarmi più decisa, pregavo attimo dopo attimo, scrutavo il personaggio temuto e amato, il mondo si disperdeva nell'infinito, sperimentavo l’esperienza sensibile delle cose, constatavo libertà, amore, essenza, totalità. Non posso ridarti la maschera, caro fantoccio della mia mente, paghiamo con la morte, ma entrati nel trascendente, mano nella mano, cogliamo l’attimo fuggevole della verità.
Id: 20891 Data: 11/06/2013 10:42:28
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