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Raccolta di poesie di Gerardo Allocca
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Ultimo bollettino

L’alba è lo stesso, che non puoi toccare,

l’onda che sempre si disfa e mai regge

o il rondò impossibile a trattenere.

Lo stesso quell’odore che le piogge

sempre ai prati regalano e poi rubano,

il chiar di luna che mai può comprare

la notte per quanto il forziere pieno,

il pupazzo di neve che di sciogliere,

pur ad arte, non manca il primo sole.

A curare poiché i nostri gerani

nella nostra assenza nessuno volle,

ci bruciò il lampo cavi e capannoni,

provvide il vento a strappare rabbioso

le nostre tende da sole al balcone,

saccheggiarono a noi, varcato il passo

alle Alpi, le are, i fori ed ogni bene

i vandali, con le legioni in fuga.

Dei nostri legni al rientro dalle rotte

dell'Indie nient’altro sul bagnasciuga

che rottami ed armature distrutte

ai Caraibi, che la burrasca ai gorghi

sparse, salpati per le colonie, ori,

spezie esotiche, brillanti, quei carghi,

per il trono a esigere e i suoi splendori.   

E’ lo stesso ora che una scala in pietra

antica, a un portale che mai si vede

eretta, e che sale, sale senz’altra

scelta che salire né scorge il piede.

 

*

Affari diplomatici

Anche le nuvole sono diverse

in quest’esilio, anche i gelsomini hanno

un altro colore. Le spade appese

alla parete, tutti i trofei furono

rubati. Suona a scherno la cicala,

clandestini si gira tra stranieri,

la patria un’altra, lontano, una fiala

di narcotico. Lì, il tiranno, che ieri

ci bandì via, detta legge, noi qui

senza cittadinanza, vie in dissesto.

Il nostro cielo era un altro, non qui,

il nostro rango diverso, non questo.

L’alba ci coglie sempre in alberghi ospiti,

sempre la sera a spiare l’orizzonte

se laggiù le vele dei fuoriusciti

a prelevarci dal sud sopraggiunte

si staglino per la riscossa, prima

che il sipario cali sul giorno. Ma apre

e così chiuda sue valve ogni lama,

manca la perla alla conchiglia sempre.

 

*

Importo totale

Altri inverni, altri tramonti domani,

altri lunedì leggemmo una volta

nell'oroscopo, allora altri cumani

oracoli udimmo in fondo alla grotta,

altra la pesca, dunque che aspettava

il battello al largo, altri paesaggi

avvistammo al binocolo agli evviva

dei marinai. Questo è, pure, agli ormeggi

il molo dell'attracco, questo il foro

che misero a ferro e fuoco da oltralpe,

queste le vene di mercurio e di oro,

questi i piselli, le fave e le rape.

Non altro che questo sarà il lampione

per la sera, né altra la sabbia in riva

al mare o, affacciandosi dal balcone,

altro che quelle strade in prospettiva.