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Ultimo bollettino
L’alba è lo stesso, che non puoi toccare, l’onda che sempre si disfa e mai regge o il rondò impossibile a trattenere. Lo stesso quell’odore che le piogge sempre ai prati regalano e poi rubano, il chiar di luna che mai può comprare la notte per quanto il forziere pieno, il pupazzo di neve che di sciogliere, pur ad arte, non manca il primo sole. A curare poiché i nostri gerani nella nostra assenza nessuno volle, ci bruciò il lampo cavi e capannoni, provvide il vento a strappare rabbioso le nostre tende da sole al balcone, saccheggiarono a noi, varcato il passo alle Alpi, le are, i fori ed ogni bene i vandali, con le legioni in fuga. Dei nostri legni al rientro dalle rotte dell'Indie nient’altro sul bagnasciuga che rottami ed armature distrutte ai Caraibi, che la burrasca ai gorghi sparse, salpati per le colonie, ori, spezie esotiche, brillanti, quei carghi, per il trono a esigere e i suoi splendori. E’ lo stesso ora che una scala in pietra antica, a un portale che mai si vede eretta, e che sale, sale senz’altra scelta che salire né scorge il piede.
Id: 53514 Data: 22/05/2019 07:49:16
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Affari diplomatici
Anche le nuvole sono diverse in quest’esilio, anche i gelsomini hanno un altro colore. Le spade appese alla parete, tutti i trofei furono rubati. Suona a scherno la cicala, clandestini si gira tra stranieri, la patria un’altra, lontano, una fiala di narcotico. Lì, il tiranno, che ieri ci bandì via, detta legge, noi qui senza cittadinanza, vie in dissesto. Il nostro cielo era un altro, non qui, il nostro rango diverso, non questo. L’alba ci coglie sempre in alberghi ospiti, sempre la sera a spiare l’orizzonte se laggiù le vele dei fuoriusciti a prelevarci dal sud sopraggiunte si staglino per la riscossa, prima che il sipario cali sul giorno. Ma apre e così chiuda sue valve ogni lama, manca la perla alla conchiglia sempre.
Id: 53314 Data: 05/05/2019 13:37:05
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Importo totale
Altri inverni, altri tramonti domani, altri lunedì leggemmo una volta nell'oroscopo, allora altri cumani oracoli udimmo in fondo alla grotta, altra la pesca, dunque che aspettava il battello al largo, altri paesaggi avvistammo al binocolo agli evviva dei marinai. Questo è, pure, agli ormeggi il molo dell'attracco, questo il foro che misero a ferro e fuoco da oltralpe, queste le vene di mercurio e di oro, questi i piselli, le fave e le rape. Non altro che questo sarà il lampione per la sera, né altra la sabbia in riva al mare o, affacciandosi dal balcone, altro che quelle strade in prospettiva.
Id: 51373 Data: 25/11/2018 17:29:54
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