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Ho imparato a leggere
nella vecchia soffitta
della mia prima casa
fra stracci avanzati
da tagli di sartoria
seduta su ciocchi a catasta
ad annusare libri ingialliti.
Mi dondolavo su
monache di legno
archiviate
stringendo fra le mani
il vecchio e il mare
la salsedine e i suoni
intenta a inventare parole
ho disegnato il dolore
sulla polvere delle travi
basse sotto le tegole
scosse da nidi di passeri
nell'attesa sospesa
di pagine
senza punteggiatura
nascosta fra scatole
schiacciate
dal peso dei ragni,
indifferente
annoiata
dimenticata
bambola di pezza
appesa ai chiodi d'inverno,
grappolo d'uva passita.