I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Contra bellum
Senza bambini ai fiori di ciliegio non c’è verità BASHO
Contra bellum II
il corpo è di piuma manto di polveri il volto sottratto all’orco
s’arrocca la minuta figura e sui ricci dove la madre posa carezze
ha chiazze di calce e buio negli occhi in fuga dai cocci. Ecco! una spinta
si sprigiona e ci propulsa quando tocca il sangue sul viso
un grido
di ricoagulazione che non sappiamo esaudire ci sporge, ci getta in uno
sgovernato chiamare rimedi alta sbendare voce di tregua
Id: 69296 Data: 19/10/2023 10:14:50
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Da Pickwick Dam a Recanati
Da Pickwick Dam a Recanati
guarda le rose di Gerico s’attorcono con radici nella sabbia vedono luce ruta su selciati veli di sposa nei cementi su lastrico di roccia la veronica spicata, arcangeliche estatiche su rocche fanno scialo di sogni in suoni inermi da bordi arditi in solitudine nascono d’anima eretica o puritana tra moltitudine metropolitana in borghi selvaggi o su riva assolata d’isola antica che impazza di mito Eco nei bianchi anfratti tra guizzi o gelide lingue mugghia aere d’umori smisuratezze con tono faceto audace o mesto in ogni luogo vedono luce poeti
Da: Canti per amore
Id: 67146 Data: 11/11/2022 19:09:28
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Kandaka
[...] 'che cosa sono se non figure, simboli, voci, dei popoli che mutano e si inseguono, degli uomini che furono e che in noi son fin d'ora? (F. Fortini, da Reversibilità, Poesie inedite)
Kandaka
Come gazzella nel tuo collo snello riposa l’anima di regina e si estendono nella tua luce popoli infiniti d’altopiani e selva
sei nel bianco e moti pacifici di genti chiami e dici e molte raduni per nuova sull’altura una nuova aria risorta dalla
polvere rossa di quella terra e passa con te inondato il cuore che rincorre libertà e passa come a filo d’acqua
gli uccelli coro carico di voci: libertà e tutto il lievito nei pori di donna si riveste di protesta
Id: 65057 Data: 25/01/2022 19:01:36
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Volantini
[...] Ma eravamo qui, a custodire la voce. Non ogni giorno e non in ogni ora del giorno; qualche volta, soltanto quando sembrava possibile raccogliere un po' di forza. (F. Pusterla 'A quelli che verranno' 1999)
VOLANTINI
E’ mattino: schiudo l’uscio fruscia veloce i muri il piccolo maratoneta celere sfiora vicoli deserti leaflet imbuca indomito atleta da dove sbuchi? Il passo costretto pone di stretta al cuore. Lesto non desiste il capo bruno scompare irrequieto negli occhi mi mormora il mare
non lo considerare uguale a quello... non è lo stesso che è passato ieri
pubblicata da 'Terra d'ulivi Edizioni' in collaborazione con Cartesensibili
Id: 63138 Data: 11/05/2021 11:01:41
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Cosa direbbe Erasmo? (Sonnets from Europe)
Cosa direbbe Erasmo? Sonnets from Europe
Mi alleo con te inesauribile di fiori mi alleo in pace bellezza e mille ideali di te serbiamo miti antichi nei cuori e come allora sull’isola candide ali
ancora c’inebriano ad onta dei mali il profumo del croco e d’Esiodo i tori del rapsodo cieco i sagaci pensieri le voci di Profeti e i divini Evangeli
al capo sii corona con care radici di albero della vita le alate fronde in una nuova era di popoli amici
offri bene, copiosi doni preservaci nei moti liberi di menti profonde giorni e giorni fai circolare pacifici
Id: 58172 Data: 21/04/2020 10:22:04
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non fossero avvinti
Non fossero avvinti
Non fossero avvinti da cose indecifrate da rose svestite in gemiti di corimbi da asili di colibrì solo fossero soli su monitor su muri duri trascurassero i volti e tutti quei segmenti
d’avvenenza
se trascurassero i volti che mi arrecano in streaming moti infiniti moti
come potrebbero di vite che ho dentro fiorire come anemoni gli occhi? pubblicato su : CARTESENSIBILI
Id: 35879 Data: 20/01/2016 09:23:27
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settembre dai numeri gemelli
Settembre dai numeri gemelli
Molesto miracolo della foto cosa mostrarti? La pronuncia del fuoco i guerrieri la miseria nella polvere funerali sui grattacieli
torri / nuvoloni cliccati i reali effetti speciali restano le desolazioni degli uomini crollati anzi a mezz’aria nella fuga dal drago dei cristalli
Si uccide già Tucidide ammonisce: mulinelli di polvere e brandelli d’uomo la terra bruciata la betulla falciata con i suoi uccelli
Allora alzare gli occhi e vedere il firmamento di volatili e nuvole dove il vento geme nel buio in un cielo ragnato da polveri e terrore a terra raccogliere macerie recitando parole di promessa nella bufera carezzando gli amati ascoltando tutti gli altri radunando nelle mani frammenti sparsi d’ aiuto diamanti
Il tempo che ci resta un dono per dare voce ai muti
pubblicato su sito Lietocolle sezione 'IPOET ' l’11.09.2011
Id: 34235 Data: 11/09/2015 08:39:30
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Sete
Sete WATER IS TAUGHT BY THIRST L’acqua è insegnata dalla sete (E. Dickinson) Cosa dice quando il lamento noioso per la pioggia turbina ritornello stupido d’impotenza cosa dicono le fonti dei suoi occhi mentre a passo sostenuto il campo di diamanti scruta senza pretesa nel dialogo muto con la festa ai prati per la manna delle nubi stesso colore d’estuari i suoi occhi all’ombra azzurra del tempo? ci vuole questa la pronuncia alla preghiera delle creature e della terra ci vuole a rovesci sui mattini viola e notti in sorsi sulle calte e noi senza distinzioni nelle tane e poi i semi guarda laconico dice guarda sembra miracolo sulla terra pare proprio in ascesaquestarosa
Id: 33682 Data: 21/07/2015 16:50:27
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24 maggio 2015
24 maggio 2015 Al nonno C. Ferrari e ai suoi giovani compagni
[…Only a live thing leaps my hand, a queer sardonic rat,] I. Rosenberg
la sera vibra coi vividi steli d’erba il buio sciala gli ultimi lampi dei tigli e schiudono le ciglia di luna occhi alla notte vedo una saetta furtiva di ratto guadagnare qualche metro di soppiatto radere il muro bugnato
penso che come noi sarà più fortunato di quello cosmopolita accanto alle trincee tra boati in terra druida di guerra mondiale Chi è il nemico in questa notte di pace forse un gatto sazio - il topo del poeta invece - se la doveva cavare rapido su campo madido - straziato - zampettare ignaro su congestione di mani di giovani di corpi di colpi di poteri inumani
Id: 32879 Data: 03/06/2015 18:58:20
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Quel poco che sappiamo
Quel poco che sappiamo
Quel poco che sappiamo è che siamo dentro l’ansimare di qualche bocca, i suoi verbi, siamo dentro radi cari senza sapere come o sapendolo poco così che il separarsi strazia, ci strazia che si portino via le mani, spariscano i suoni, gli sguardi rare stille accettare di lasciarli andare senza chiedere riconoscenti del dono e rimanere soli vivi
Antologia aa.vv. 'Quel poco che sappiamo' Incontri poetici Giulio Perrone Editore dicembre 2011
Id: 30260 Data: 04/02/2015 08:23:03
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Dolce vita
Dolce vita
Affiora ocra la sera romana siamo orme del vertiginoso brulichio fiumana incorona la fontana sotto stelle insigni braci di dolce vita
s’accostano le voci quella di Anita : Marcello come here! Spariti i paparazzi Roma color oro raduna schiamazzi e altre cose folgoranti
diversamente bella sulla carrozzella una ragazza gira le spalle agli spruzzi e lancia la moneta: lucente leva la fontana al confine dei sogni tutto il blu cobalto che ha
Pubblicata su antologia di AAVV 'Se soltanto partissimo' Giulio Perrone Editore 2014
Id: 29772 Data: 11/01/2015 12:56:00
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Luomo alto a Brera
L’uomo alto a Brera
L’agiatezza occidentale passeggia tu t’agiti perché il giorno muore e il braccio ti duole per lo stesso peso di oggi di ieri di libri in sospeso
ricettari di cucina etnica lusinga per papilla esotica
O sì fuoco rimane il Caravaggio milanese rissoso dalle unghie di luce che ci smaglia addosso vigore di volti vergati da solchi di pieghe di rughe ma tu, uomo sulla soglia, solo cogli la moneta e la rara carta e non t’importa se a tratti distratti passanti colti ti chiedono da dove vieni per disarmata misericordia, non t’importa l’arte di quel palazzo se non per l’afflusso di visitatori turisti o passanti
curi piuttosto l’ uomo alto che ti ha semipromesso un acquisto e allarmato l’attendi all’ingresso col timore nervoso d’averlo perso
queste allora le news da Emmaus: stasera - si spera - spezzerai del pane
selezionata e pubblicata in antologia di AA VV 2011 Associazione culturale Tapirulan Cremona
Id: 29451 Data: 23/12/2014 10:26:49
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eco-friendly ballad
Eco-friendly ballad
Bocca a bocca i sospiri dei rami rianimano i respiri di seno in seno scorre linfa per inquieti abitatori distratti inquilini terrestri di fumi e frastuoni di silenzio-di silenzio vivono le piante mute io non so se per grazie del cielo per quietitudine o baleni d’usignoli per trèmoli della luna o nidi nel sole MA gli idilli come si dileguano… se spericolati si scompone se è scomposto tutto il verde benedetto se dileguano le nature se sparisce la premura
Id: 28736 Data: 16/11/2014 23:25:44
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Il gatto di Leopardi
Il gatto di Leopardi con le scuse ai Poeti
Micio rosso, gatto dei poeti
- così ti chiamiamo in casa allorché muso languido vaghi come se provassi noia e allora d’incanto il Canto compare quando il pastore fa certe domande… più moderne di internet, di Curiosity o dei quanti -
un po’ tediato e ansioso… morbida voluttà di miele pace non trovi non sei dei sedentari -proprio quello che ci vuole per una efficace pet therapy -
ma rosso noi ti vogliamo bene lo stesso perché agile sfidi le altezze come il gatto delle crocchette e di Baudelaire di Rivero di Montale… teneri i pezzi di luna negli occhi e sovrani che conversano col vento dei segreti - a noi piace pensare - racchiusi nel cosmo
Id: 27738 Data: 01/10/2014 11:57:35
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Ubi eras?
UBI ERAS ? ‘Dove eri?’ sulla Terra sai quel medio pianeta con un satellite solo per stella il Sole ci vivono gli uomini alcuni sanno parlare altri dominare, persino sparare altri tremano lavorano e obbediscono altri - i più coraggiosi - reagiscono ma in genere finiscono male ‘E dove sei stato sulla Terra?’ Tu sai tutto sai che sono stato molto fortunato sono capitato in un posto democratico organizzato e ho potuto andare al supermercato in posta agli enti municipalizzati tutti uffici dello stato essere aiutato dal patronato per dare il dovuto al cesare di turno compilare il modulo giusto e versare il tributo E poi? qualche volta sono riuscito a curare un talento farmi un a m i c o alzare il capo vedere la luce del creato a m a r e
Id: 27067 Data: 25/08/2014 09:14:17
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Amor català
Amor català
Accorso il giorno - fondi occhi laghi
di Gala ha di mira il catalano lesto
che come in làscito recita le forme
infinitamente - premure e arti ha speso
un perpetuo palpitare bizzarro qui
tra spighe di bazar e sole che si fa
molle su questo che arde alto aggetto - morso il tempo in cose di sogno - insorto per fare invincibile l’amore
Id: 26879 Data: 13/08/2014 17:04:16
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Cabaletta per la pace
Le bambine non cantano donne velatenegate le donne non contano tunichevesti impolverate soli annottano su guerre molti nostri scrigni mine spinano le terre brillano di questi ordigni qualche uomo regge sorge un ospedale agli sfregi delle schegge dove s'allevia il male e poi da qualche foto brevi fiumi e fior di loto alture d'antichi onori cura fiori colori palazzi leggendari sagome di fastosi sprazzi preziosi arazzi sete eco di festose note fez giallo e scarlatto nell'improvviso scatto mulinello di occhi scuri si corona di turchesi chiari pozze d'acqua di sorgenti volti luci d'ali genti vite per un soffio riafforate da vampe velenose riafferrate
Id: 26157 Data: 17/06/2014 10:35:27
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NEWS liquide
' ... Ora smetto di parlare così potrà esporre la questione tale e quale Mi consenta di dare solo qualche delucidazione introdurre la vicenda per gli ascoltatori un attimo di pazienza e le cederò la parola tanto più che la sua è una testimonianza esclusiva avendo vissuto di persona la spinosa questione solo qualche anticipazione ... il suo parere è determinante ma non c'è tempo sia più sintetico sono rimasti pochi secondi .......................................................... peccato! La devo interrompere lo spazio a disposizione è terminato spero gli ascoltatori abbiano apprezzato la qualità dell'informazione ci sentiamo domani, non mancate per un nuovo ascolto su f a t t i a t t u a l i su n o d i g l o b a l i non macheranno ospiti competenti molto informati sui fatti
Id: 25470 Data: 29/04/2014 10:34:25
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Bacio a scuola
Rumore di sempre scalano queste ore su finestre alte dove svetta da calve vetrate la luce ghirigorano sui muri ragazzi grafie di turbini d'umori e gridano azzurro recitano futuro ..... D'un tratto sale forte uno sciame di bocche devote al riso s'arroventano due visi O un bacio nella scuola s'impiglia tra baveri di fogli lembi di lavagne consegna mille colombe all'aria e in bianca pace scuce la grazia del mondo
Id: 25233 Data: 09/04/2014 12:43:05
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Bakù
Bakù
Sventola il vento khazri ciglia
orientali, bazar pieghe moresche
nervi armeni e fibre ottomane
città/coro levante di trame
Bakù lume sulla via della seta
scorsa da fatui di fuoco
linfa antica gas sulle ali dell'oro
nero, ala ferita dagli isolati
soviet, Bakù/plasma che gronda
catrame e alza un monumento
all'urlo degli Azeri in mare
Bakù bianco spirito di Eisenin
alta anela nuvola dei suoi canti
Bakù rifatto skyline d'acciai
punta spille di falò nel buio
che tremano moli jazz la notte
Bakù il lungomare, il porto
l'aeroporto a fusoliera
la funicolare e una falce di baia
Big Brother soft affisso ai muri
borse di manat per i signori
Id: 24841 Data: 16/03/2014 21:19:23
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Ora che buio fa notte
Ora che buio fa notte
sonnambula varchi
orli di brina
direbbe se ti vedesse
quale tremore ti sviene
tra le ciglia
ora che buio fa notte?
Rivoli d'assenza
chiamano il diluvio
non cedere
corrompono le stelle
carne tempio
direbbe se ti vedesse
non incedere sola
non per l'inferno
della bocca
immortale traccia calda
fosti scelta
per la vita
creta eletta
t'amai
sogno di carne
per la vita
Id: 24227 Data: 04/02/2014 09:31:20
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Acqua di Maslana
Il destino
m'invaghisti
sospirando blu
saette tra dumi illesa
e selve
volavi via volavi
da vette
con verdi provvidenza
quali voci?
in levare ridavi classica
che l'acustica dei boschi
a ventaglio dirompevi?
Come te musica
come te dicevo inquieta
picco turchino in sogno
nude ali intrepide
nessuna ombra, vedi,
rubella s'aduna
nulla vìola lì le stelle
viaggio volto a volto
io trasognata tu reale
mille volte scorta mille
ancora pettinare
nebule su pietre fiorite
come te diramare
come te grida
alla luce
delirare
bandoli
di
bellezza
Id: 23973 Data: 19/01/2014 11:56:51
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Ecce Mater
A : Elena Giulia, Valeria Carmen, Paolo Luigi, Edoardo, Marco e... La principessa prode contro i lampi dell'impermanenza agli ospiti regali svela sale scende scale sale al sommo salone del trono Noi sotto pulviscolo di lumi, passi piume di pavone apriamo l'arcano della casa Traluce sotto tenue notturna luna soave profumo di pelle nuova, fragranti fili di seta, respiri fini col ritmo dolce di Chiaro di luna : cameretta dei bambini culla di sogni di futuro
Id: 23640 Data: 25/12/2013 09:40:22
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de la recherche
Nella piacevole incertezza il desiderio dello scienziato, come amante geloso, si muove sulla via dell'incompiutezza
Id: 22866 Data: 27/10/2013 16:06:59
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Parla Psiche
E giungesti a un tratto nella notte
non mi telefoni ora, nel sole taci
anima, venni con te inconosciuto
nè s'arretrò la mia bella bocca
Concedi di percorrere il tuo corpo
farti ebbro concedi, come ti bacia
il sole durante il giorno, il cielo
di toccare i tuoi brividi che levano
canto esaudito nella congiunzione
Concedi o temo che alla mia pura
flora, schiusa di sposa, più non basti
il tuo sangue scalzo, vuole il viso
sapere cosa si cerca e chi si trova
Id: 21544 Data: 23/07/2013 23:47:11
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Epossidazione
A ELENA GIULIA
E la sera, prima o durante la cena
immantinente noi attendiamo
la tua voce veloce e telefonica
sei tu, regolare bella chimica,
Tu chiami e te ne stai in contatto
col tetto che a lungo ti riparò
allorché scorreva senza difesa
la sera il sopito moto della vita.
E parli con sussulti di passero
dei rimedi ai morbi e della reazione
un prodigio chimico, epossidazione
ci dici e ritorniamo abitati rami
brividi su rapide traslucide
piccoli pugni di fiori ora schiusi
e la figlia che eri, piano s'avvia
raddensando dolcezza, piano...
Id: 20773 Data: 02/06/2013 11:23:17
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Gigliola da: fratelli minori
Gigliola la grigia
selvatica di una zingara
due piccoli ha deposto
in rifugio romito
Su velluto di muso
suspizioso
sfiziosi verdeggiano
smeraldi
Schiva, la schiena abbassa
la raminga e umane
svenevolezze scansa
Id: 20541 Data: 16/05/2013 22:51:53
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Port au Prince
Agli Haitiani e ai prodigiosi volontari ...
Già provate, travi povere
-ora lame affondate nella terra-
crollarono su carni dagli occhi mori
mandorle appena appese alla vita
perché il volubile ventre tropicale
soffocò i suoi nati tra mattoni
tra rottami e nel suolo duro
urlò il rombo su nudi di donne
su innocenti caldi di sole
Stritolò il ciclope nella mano
era gennaio stritolò
Port au Prince
straziò ogni rovina gli smarriti
e quanti
quanti furono
quanti furono corpi
quanti furono corpi-detriti?
Giovinetto che uscisti dalla buca
braccia ali levate di speranza
sorgi nel coro della vita
sorgi
e tu sole tu terra
tu terra tu cosmo
smussate gli abissi
si ricompongano i poli
nella buia terra furibonda
Id: 18573 Data: 11/01/2013 13:17:58
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Nunc dimittis
Quasi traluce, ecco
l'attesa mutarsi
in paglie oro
imploro - Anna dice -
da anni, anni una notte
placida di lodi
Giunge il giubilo
allo sciogliersi del sole
oracolo di profeta
Eccolo !
colme parole
Tra spinte e trafitture
lo traversa un astro
e sotto la fiammata
di alte stelle
segrete scroscia
Gloria!
il nascituro
regale irregolare
fin dal principio
e fascia il mondo
con il corpo
Id: 18289 Data: 25/12/2012 11:42:26
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Dickens a Shandong
Leggevamo evocazioni sui fogli non v’intimoriva la litote, il Vuoto non era spazio inabitato: tenere gemme di Lune precipitavano, onde nel fiume Siang lucenti levigavano l’eroico spirito; erano tende di perle, aceri, paraventi alle città discorrevano le mani di gelsi di canapa o bambù di Ch’u
Poi si levò quella polvere lo smog di Shandong s’addensò non respirava la nuova Coketown caddero fiori e lune appese ai salici…
Id: 18083 Data: 12/12/2012 08:21:28
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