I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Se dovessi descrivere questi venticinque anni che ho vissuto da ignaro spettatore potrei dire che ho visto: dolore, amore, pianti e risate.
Ed ho avuto modo da pubblico non pagante di voltarmi di là,
distrarmi qualche volta,
annoiato
da momenti di tanta tranquillità e monotonia.
Ma ho avuto anche la paura di veder calare il sipario e mettere la parola fine.
Ed ora posso dire che non avrò capito a pieno il significato di questa commedia romantica
ma posso dire con sicurezza che avrei pagato il biglietto volentieri!
Sono solo e mi sento nudo come lo è un albero in autunno,
è inutile sperare perché la primavera è ancora lontana,
Il cielo per me non è più quello di quando ero bambino non è più azzurro e sereno ma cupo e nuvoloso. Il mio unico rifugio sei tu Silenzio che nascondi tra le tue mani l'amore.