I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
*
fermati qui,fammi scendere.
..poi ironia delle cose il verde e il vuoto sapore di cenere questo ritorna serro la coscienza cerco asilo nella voce che narra di un uomo, in ascolto del fiume, che sapeva solo pensare digiunare e aspettare aspettare ecco... che la nebbia di sensazioni diradi che l'orizzonte torni al suo posto che il mare si plachi - non ti credo - non ti conosco - non ti voglio più - accusa processo e sentenza le onde che squassano la chiglia orgoglio e vanita? Magari solo questo - è maya - sorride la voce - samsara! Averlo sempre saputo non mi consola il cielo bianco mi riflette è una bellissima giornata piove.
Id: 30323 Data: 05/02/2015 19:44:58
*
patetico Mida a un canneto di nick
Bavero e spalle alzate Vento Polvere di pensieri Su aliene strade natie L alba alle mie spalle È come un tramonto Un multiplo di me grida: E tutto un gioco,tutto! Cassandra Inascoltata. .. ma Socrate dorme.... Sei TU che domini... Sei la follia dei lemmings Il mare per la testugine che sguscia L alpha e l aleph
Non poteva durare in eterno.....
Questo Come eco infinito Riecheggia nel vuoto Il resto è opaco Anche il sublime.
Id: 30137 Data: 29/01/2015 10:25:26
*
Anbar
È macchiato di sangue il taglio all'orizzonte un canto modulato mi giunge dal verde minareto voce antica come di campana che abbraccia il mio giardino Di tutta l'esultanza dell'aria trasparente invidio lo sguardo azzurro del mare su queste terre adorne i rami pesanti dei fiori profumati dell'azahar racchiudono la tua immagine impressa su di loro Inebri sorseggio te alla menta in un giorno dipinto di oro e cobalto habibti spiegami perché tanta tristezza quando non ci sei malgrado tutto intorno è ...Bellezza Questo singhiozzo di poesia scheggia la vita ogni minuto senza te oscilla tra noia e dolore Mille volte mille Te, fragore nella memoria eternamente giovane Anbar ambra di questo mio mondo spento.
Id: 30008 Data: 23/01/2015 11:40:02
*
Enkefalina
Densa la notte abbraccia un crocifisso cerco invano risposte ragionevoli e tremo, tremo perché l'assenza è bianco velo di brina che brucia il germoglio del gelsomino odoroso No è bugia! Ricerco il sole che si frantuma sulla spiaggia e il mare nel mezzogiorno di un settembre algerino. (Il latrare dei cani unica certezza) Sei con me Pelle di Pesca distesa sulla mia pelle bruna in questa stanza odorosa d'ombra che vale ogni ricordo ora vivida luce, sale il rumore al piano in un corteo di silenzio dalla finestra aperta entra un odore di notte e di zagara Tra l'ombra e l'anima torno a rifiatare vita.
Id: 29967 Data: 21/01/2015 23:06:00
|