I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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ha novembre
è il lato l’altro come di stagione che barcolla e picchia la sua mano sui sepolcri
ma non dice di più se non di assopimento assoggettato al raggio circospetto tra l’idillio e il dissenso che si tocca.
sui lastricati opachi di rugiada si accascia libertino il nuovo sogno di inediti risvegli
Id: 71979 Data: 01/11/2024 15:41:26
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dialogandomi al buio
...
-come ti va? questa vita, dico.
-di merda a narici tappate nemmeno tu lo senti il suo fetore. se poi ti aggiri solo sui contorni se ti soffermi appena in superficie ingoiare finzioni diventa abituale e la vita ti scorre sotto il naso e manco te ne accorgi.
-ma tu che fai? ti cerchi almeno? ti chiedi del perché di queste spesse croste cresciute senza assenso intorno al cuore?
-Serve cercarsi? non so se serve. guardati intorno germogliano soltanto disvalori tra smartaphone immersi fino al collo la confusione è linfa che ci nutre.
-e dunque, dove andiamo? dove ci porta questo divenire?
-esseri soli siamo finchè s’inverte il tempo e il divenire arretra. e poi chissà.
Id: 71825 Data: 04/10/2024 10:15:23
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guardiano delle stelle
potrei fare il guardiano delle stelle per una notte sola oppure il puttaniere per restare coi piedi sulla terra ma anche il protettore di tanga e perizoma puzzolenti o il verme spacciatore d’altri mondi o il padre di famiglia casa e lavoro
potrei perfino celebrare messa e fare il confessore di vergini e di troie di malfattori e diffusori d’odio di chi scioglie nell’acido innocenti di chi per dio-denaro ama le stragi di chi ha venduto all’asta la coscienza
potrei, ma solo per assurdo, fare l’utopico-distopico su giostre altalenanti di scuro e di bagliore per acchiappare al volo la follia
ma è forse meglio, in fondo fare l’amante clandestino del non senso che si crogiola tra le cosce del tempo e d’indolenza lento si consuma
Id: 70224 Data: 03/03/2024 10:56:35
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nausee
i lacci delle scarpe le suole consumate
c’è più di un topo a zonzo che sniffa e se ne fotte
notte
saliscendi di vomito ad arsure hobby a spirale, ortiche.
soffia sul collo il cappio
Id: 70054 Data: 09/02/2024 14:35:53
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tre pezzi
d’occhi mi vesto cospirano d’inganni i cieli bassi con l’alba violentata dal tramonto
una valigia il vuoto trasudante sottopelle binari come uccelli migratori
seccato nella siepe il pettirosso dal becco arrugginito spegne le stelle
Id: 70018 Data: 05/02/2024 16:40:43
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etica-mente
... ed è per dissoluzione che si clona di tutto ormai che s’è clonato anche il pensiero
scompariremo all’alba di un tramonto sbandierando la pelle per cimelio (un vello simil-oro per crepare d’inezia con giasone )
Id: 69996 Data: 03/02/2024 12:37:22
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piume
al candore di giglio oso il mio amore come farfalla pazza
crisalide m’avverto mentre s’appresta l’ora
metamorfico è il salto che ci salva
Id: 69559 Data: 29/11/2023 21:40:38
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click {}
requiem a fendere gli spazi della mente: di qua, aria pesante che sfora le narici di là, approdo all’oltre incerto dall’insapore aroma al centro, solo contorno (spacciato segmento della vita)
terrò sgranati gli occhi questa notte per sragionare con il buio pesto gli chiederò di certo se la luce del sole lo devasta se la fine del tempo lo spaventa e dove va a morire quando muore questo universo che ci alberga dentro
prendimi in braccio ora, in braccio come un bimbo appena partorito senza seni materni da succhiare
adagiami sui vuoti di coscienza voglio nutrirmi solo dei colori dell’iride stupendo quando esplode là dove nasce e muore il sentimento
Id: 67845 Data: 04/03/2023 16:42:12
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impronte
impronte a cavalcare l’alba segnano il passo alle cose scontate
e il giorno si fa notte in un baleno è un battito di ciglia il via del capotreno e la corsa del treno sui binari del tempo
prendiamo, per esempio, la ragione col tacco a spillo soffocata com’è dentro la metro le circostanze impone da puttana
da scalza coi piedi sempre a un palmo dalla strada disegna strafottente prigioni sulla schiena
inutilmente urli nessuno ti soccorre
Id: 66213 Data: 12/07/2022 17:28:19
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spunti
mi raccolgo in pensiero soltanto idea di me senza parola
per ciò che sento e vedo della tempesta dagli oscuri cieli che picchia prepotente al davanzale
delle sembianze ambigue in agguato costante per le vie
del vuoto smisurato tra gli anfratti del cuore a raggelare l’anima
berrò così il mio tempo pianti e silenzi che vorrò donare al nuovo che sarà forse, domani.
Id: 66016 Data: 09/06/2022 10:45:55
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ora
quanto tempo è passato dallo stacco dal ventre, madre mia
ora a un filo d’alba appeso che trasuda smanio vissuti sogni accarezzo invano sul cuscino mete lontane piego al limite del vago
e le paure di giorni tormentati sempre in agguato ad ingoiare sprazzi d’agrodolce
ora che resta in fondo a questo viver magro senza l’idea di un oltre che ci spetta?
Id: 65138 Data: 05/02/2022 20:16:41
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apnea
è travaso al risveglio tra l’io del sogno e il volo dei gabbiani sulle onde che sbiadisce
è una quiete apparente di notte al dormiveglia quel tremendo subbuglio in apnea spieata che addenta come bestia la paura
nelle tasche un groviglio di giorni come pietre
boh… di pensieri asciutti tramano al cuore inganni per finire mentre la nebbia gela tra i capelli a consolare
Id: 65096 Data: 30/01/2022 19:12:05
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Ciglio
di me vissuta di te vissuto anch’io in primavere ansiose cresciute coralline tra le mani e poi strappate al tempo odoravi di vita da sognare tanto eri bella allora invaghivi gli specchi come amanti quando vestivi notti di colori
ed ora che ti sono inciampato per caso al capezzale - tra muri freddi al giallo paglierino morfina sottolingua e vene sparse a far pulsare il cuore fibrillato – mi fissi: un buco nero le tue pupille grandi contorno smeraldino in cui affondare ancora
quanto travaso a lampo di distanze di voli arcobaleno sulle cose
ha radici profonde questa assenza questo vuoto incrostato nella mente.
Id: 65046 Data: 24/01/2022 14:22:36
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di-strazioni a pretesto
non aveva alcun senso inghiottire rivoli salati da occhi tumefatti dal dolore se di là dall’altro lato della strada sbellicavano tutti e c’era chi rideva veramente e chi dissimulava strafottenze
in fondo la questione spigolosa (sperequazione tra modi di sentire) stava nel fatto di scambiare ancora slavati d’indolenza lucciole per lanterne dappertutto
e a pensare che i corvi ormai nostrani fetidi come iene hanno imparato proprio la lezione sbrindellano perfino i copertoni pur di campare
e intanto piove di nuovo forte sulle giostre arrugginisce l’aria mentre la bigliettaia bionda nuda di cosce - lo fa per non pensare- balla col ventre aperto al nero della notte cantilenando inutilmente amori a ritmo di cuore
Id: 65045 Data: 24/01/2022 14:20:33
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limite
è un po’ come svanire o svenire semmai tra distanze indistinte e l’apparenza fissando quel carrello a quattro ruote - piedi al sacrato e capo sull’altare- si scorgono i colori della notte giravoltare attorno alle navate come fuga di note strimpellate dai sopori d’incenso e sbuffi inaciditi di sudore rispolverando l’anima all’ostinato grido di salvezza non d’eco si trapela sulle panche ma sottopelle qualcosa si rivolta per l’assenza che esala e sa di bacio vuoto sulla bocca.
Id: 65000 Data: 18/01/2022 12:00:16
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mastico plastica
al culmine del sogno l'ansia squarciò il velo del sublime e divenne mattino sulla pelle un giorno come gli altri da scontare è poi l'aroma pieno a farti compagnia al bar della stazione appena aperto aspirato profondo in sintonia perfetta col rantolo del treno trasbordo che traspare nella mischia stipata dei tornelli lo strazio di sirene in superficie tra cristalli di nebbia sulle ciglia effetto di vuotezza nella pancia domani è un altro giorno, è come ieri oggi ha la stessa piega sulla fronte nulla di nuovo in fondo
Id: 64963 Data: 11/01/2022 16:11:43
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presenze
note a spirali tracciano amplessi di silenzi acuti
orge inventate al buio graffiate di passioni
soste di cuore scalzo alla tua bocca fresca per arginare il vuoto del mio tempo
Id: 64940 Data: 07/01/2022 23:31:19
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