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Ahi certo la caduta fu si dura
Divenne, è vero, la caviglia scura
Ma la fortuna fu dalla sua parte:
A usbergo ebbe alfin la spazzatura.
Che se colpevole fu della caduta
Oltre che il mal in parte fu il rimedio.
La curva della scala occorrea farla;
Così toccò finanche ringraziarla!
Poi come da crisalide farfalla,
A nuova vita va rompendo il guscio,
Così per la caviglia, or senza falla,
Fu il suo tutor lasciare dietro l'uscio.
Chiusa dentro di lui come a Fort Knox,
Sei settimane come da consulto,
Libera si sentì con le sue Crocs.
Pronta era già, e senza alcuno smacco,
A scarpe estive, anche con il tacco;
Ma freddo e pioggia arrivavano alle cosce.
E non restò che metter le calosce!
Poi finalmente con la buona stagione,
Venne anche il giorno della Liberazione.
La primavera si fece così bella,
Che scarpe di cristallo mise cinderella!