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Raccomandazioni a mio figlio n.1
Se chiudo gli occhi vedo mia madre giovane, più di me vestita a fiori mi inquadra con una Yashica e sorride, Dio come sorride mia madre Io mi guardo le scarpe rosse e bianche ho imparato a camminare da poco ancora adesso. Dov'è questo momento? chissà se mio figlio che sta arrivando lo sa? Qualcosa mi dice di sì Sii magico figlio mio, il tempo non esiste, anche quando invecchierai non credere a chi dice il contrario siamo la stessa cosa, qui, mentre mi guardo le scarpe rosse e bianche
Id: 62787 Data: 05/04/2021 02:18:13
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Freddo »
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La coperta a fiori
i proiettili hanno deturpato i volti e squarciato le gole
dicono che non si contano i corpi di questa mattanza fra la moschea, i giardini e le strade intorno sembra ci siano più responsabili sembra non ce ne siano
la telecamera passa di fretta su un mare di benevole, tremende coperte fra arti scomposti e sangue secco
c’è n’è una a fiori arancioni chissà se ha fasciato un bambino o si è bagnata della sua pipì chissà se ha scaldato le effusioni di due amanti chi sa il perché delle cose? chi sa il perché della guerra?
Id: 16225 Data: 26/08/2012 22:46:55
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Se uno parte »
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Nove »
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La strada
La desideravo da bambino con la bici, il suo limite invalicabile oltre il cancello di casa, spartito perfetto per le marcette ritmate sui passi accompagnati da un fumetto in mano. Fosse stata a due passi dalla scuola oppure immaginata; le montagne in fondo potevano essere il grande nord, oppure svoltare su una pista sabbiosa. Desiderarci una moto sdraiata come ai telefilm americani la mattina in una tv ancora ingenua. La strada di casa, fuori mano, sempre isolata e il cimitero poco più in là, come in un film che non ho mai fatto, sentirmi un po’ un Addams nella testa prima dell’adolescenza. Il lungo muro buono per i murales, alle prime idee di appartenenza. Dimenticarla,a lungo snobbarla, prima il rigore, forse poi lo studio e un’altra vita, e a ridosso dei trenta, con la rivoluzione sopita, la chitarra richiusa, solo con qualche altra lettura, il proposito di una testa più serena, per assurdo che sia è lì che richiama, la strada che incita alla via, forse che non è luogo d’appartenenza e devi camminare per forza di cose e allora non ti lascia nessuno perché è dato pur certo che ci si solo incontra e poi si va via, e non ti lascia nessuno perché è giusto così, si cammina e quella è la via.
Id: 8305 Data: 30/04/2011 23:28:05
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Padre proteggi
Invidio Dio che sa restare calmo.
ma tu li senti i colori della musica quando suona?
l'aria che ti riempie i polmoni, la stessa che saluta la pelle dei condannati a morte,
lo senti lo schiaffo della violenza sul creato?
ma che ci vuole per farti felice quando sai che nulla è perduto, che altro ti serve?
io so solo che i muri a secco nella mia terra resistono ancora.
Padre proteggi.
Id: 5343 Data: 20/09/2010 14:06:04
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il lusso della dignità
Si concedono di tutto questi signori furbi, puttanieri e potenti Si concedono di tutto questi signori un’ironia che umilia ogni ideale e rispondono con lo scherzo alla tragedia Si concedono di tutto questi signori elogiano sacrifici e rinunce che loro mai faranno commemorano morti ammazzati dalle loro stesse mani Si permettono di tutto questi signori insegnano il credo agli apostoli e Cristo parla per gli altri, mai per loro Si permettono di tutto questi signori il lusso dei privilegi, il lusso di essere impuniti il lusso delle case all’insaputa. Sbruffoni refrattari alla società umana che non sia viscida, servile meschina e ambiziosa come loro Si concedono di tutto questi signori tranne che il lusso della dignità, quella che abbonda nelle case di chi non arriva a fine mese
Id: 4566 Data: 21/06/2010 18:12:01
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la poesia morta
Ci starei volentieri anch’io ancora a parlare di tramonti, nostalgie, amanti e sentimenti andati a male. Ci starei volentieri anch’io ancora a riempirvi le tasche delle mie malinconie, a tediarvi con vittimismi esistenziali e con giorni che non hanno fine. Ci starei volentieri ancora e l’ho fatto, ma al momento non ci sto più, al momento non si può più. Poeti, questo ammazza la poesia, la strangola fino a dove è già morta, tra i fiori e i tramonti sta la sua putrida bara. Vi gratifica scrivervi addosso? Degustare fra attardati decadenti amori depressi o solo immaginati? Poeti, la vostra è un'arma e mai quanto oggi va caricata. Caricata contro i barbari contro i culi e le tette contro i grandi fratelli contro i palazzinari e i furbetti contro i sorrisi e le carità imbonitrici contro gli impuniti a vita contro questo fondo di fogna che ristagna e ribolle alle spalle di chi vomita il sangue nelle fabbriche, nei cantieri e pure al bordo delle strade contro l’opinione pubblica che marcia inquadrata a livello della terra e impaurita ghermisce zittendo chi prova il volo contro i fariseismi che inchiodano ancora nuovi cristi. Contro. Siate più Majakovskij e meno Zivago altrimenti signori miei, non ci sarà più nessuno a leggere dei vostri fiori, dei vostri tramonti, dei vostri amanti.
Id: 4498 Data: 14/06/2010 19:40:00
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dissociato - accessorio
dissociato
accessorio
la brughiera secca quella finestra non la apre più nessuno la paura
prego, lentamente
sei libero? concretamente, sei libero?
non sei libero.
è solamente la tua mente sola lei ti mente
Id: 4192 Data: 06/05/2010 22:32:06
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Bando di concorso »
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Autunno
...e le fermate dei bus stanno sempre lì a suggerirti altri sguardi che potrebbero essere familiari che lo diventano se ci metti i ricordi.
mi innamoro – per pareggiare con chi non deve chiedere mai – almeno due volte al giorno all’andata e al ritorno,
e le strade traverse stanno sempre lì a suggerirti una scelta un altro modo per tornare a casa o per credere di non tornare più.
Id: 2861 Data: 23/10/2009 21:04:41
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Confessione ad Elisa
Non lo verremo certo a dire a voi che fate dei riconoscimenti ufficiali una condizione vitale e nemmeno a voi, maniaci dell’accademismo di maniera. Lo diremo a chi non si sente in dovere di porre limiti e paletti, pesi e misure, lo diremo a te, questa notte, prima di lasciarti ai sogni. Il nostro, quasi un dovere, forse arduo, forse spesso disatteso ma,
altrimenti chi si farà carico dei vostri sentimenti scaduti? un po’ per volta ci carichiamo delle vostre miserie e le portiamo a compimento, le accompagniamo all'ultimo respiro perché sappiamo, di come via sia difficile durare ai sentimenti
ci prendiamo la briga di penare per voi le illusioni, le euforie, le delusioni, le attese, le foto, un fiore, i dettagli, i biglietti d'auguri, gli sguardi, i nodi allo stomaco, un tramonto, le mezze parole, le lacrime, ed alcune canzoni, sono i nostri attrezzi del mestiere.
Sappiamo che nella loro semplicità e nella loro quotidianità essi assumeranno la forma del dramma, con la loro presenza, forse prima, forse dopo e il loro peso sarà a volte duro da sopportare ma, ci siamo noi che ci appostiamo sugli strascichi delle cose andate a male che strappiamo di colpo o aiutiamo a sfilare con la calma, dove la calma diventa ossessione
questo facciamo, proviamo a depurare e ci piacerebbe vedervi a tutti ridere.
Non lo diremo a voi chi siamo, a voi che sprezzereste persino Dio se vi si presentasse senza un titolo a voi manichini imbalsamati che vivete di emozioni preparate lo diremo a te, questa notte, prima di lasciarti ai sogni.
Siamo quelli che, per prenderci in giro, a volte chiamano poeti, e il nostro è quasi un dovere, è forse arduo e forse spesso è disatteso.
Id: 2745 Data: 29/09/2009 18:25:08
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Serve tutto. »
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Riflessione con un bicchiere di vov
Che dispiacere, vedere esseri eterni sprecare la vita ad aspettare la morte
Id: 2612 Data: 05/09/2009 18:08:13
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Al tempo dei morti
Sono nato al tempo dei morti qualche giorno prima dei morti
perché questi mi trovassero vivo
Id: 2401 Data: 28/06/2009 20:28:21
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Gli alberi a punta
E varia il mio giorno mentre il sole tramonta dietro gli alberi a punta
stormi di uccelli neri - nell’aria - mentre il sole tramonta dietro gli alberi a punta
Id: 2377 Data: 23/06/2009 17:57:00
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Il Pellegrino e il morto
Senza dramma non c'è pellegrino il dramma blocca l'illusione e il pellegrino cerca il morto e trovatolo gli dirà:
morto! esci da questo corpo!
e il pellegrino regnerà.
Id: 2276 Data: 05/06/2009 16:07:37
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I poteri forti
Quella straordinaria solidarietà che scatta fra i poteri forti, quella che manca nel popolo, quella che se ci fosse le ghigliottine sarebbero ancora al lavoro
come un covo di serpenti si stringono e tengono caldo fra loro questi assassini e fingono e sanno fingere premura verso il popolo
l’attenzione per i morti di fame è solo televisiva si riguardano fra loro questi infiniti vigliacchi
figli di una madre e di cento padri. Mi rincuora solo che anche loro come me saranno pranzo per vermi.
Id: 2026 Data: 19/04/2009 20:44:32
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La morte del gatto striato
L’inutile vigliacca stupida potenza di una macchina
gli hanno aperto le viscere a questa povera bestia l’hanno rotta dentro. un’intera mezza giornata tra rantolii silenziosi e miagolii di lasciarmi stare una compartecipazione alla morte estranea agli esseri umani
già fa odore di carogna e questo ci accomuna
al prossimo che negherà la sofferenza animale o mi dirà che questi fratelli non hanno un'anima, credente o no, gli augurerò di reincarnarsi in un gatto
o in una qualsiasi bestia da macello
e di fare la stessa fine
Id: 2009 Data: 17/04/2009 12:44:39
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Senza titolo
Ho sognato di perdermi tornando a casa di rimandare appuntamenti, mai presi
di essere comunque me stesso pur non avendo una faccia
Id: 1906 Data: 02/04/2009 19:25:12
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Interno esterno o della perfezione
Interno esterno interno esterno interno esterno
con facilità passo una porta con fin troppa abitudine varco una soglia
dentro fuori dentro fuori
non me ne vogliate signori ma è la mera solutio perfecta che regge il tutto
ed è uno ed è due ed è due ed è uno,
tre, il numero perfetto tre, il completo
come è in alto così è in basso come è in cielo così è in terra
dentro fuori interno esterno
è il cerchio che si chiude è la sfera è la forma più perfetta
Id: 1833 Data: 26/03/2009 11:18:03
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Dico No, quindi sono.
Quelle che fermano l’acqua sono le pietre che vedi quelle che restano sul fondo vengono levigate
Id: 1529 Data: 20/01/2009 15:39:02
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per Cristo
Delle mani e dei piedi non sono rimasti che monconi sanguinanti
troppo le troppe devastanti rinchiodate date a martellate
dalla continua ipocrisia
Provo una gran pena per Cristo
Id: 1468 Data: 06/01/2009 15:50:14
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Che si lasciano dietro
Quant'è vuoto
il vuoto delle cose degli uomini e quant'è vuoto
il vuoto che si lasciano dietro
Id: 1346 Data: 09/12/2008 21:17:54
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Senza titolo
Tra sceglier orgoglio e indifferenza scelsi di fare il buffone ricado spesso nelle mie vesti monotone
non per altro ma solo per forza di cose ci dispiace per voi ma noi a volte
ci vestiamo da uomini.
Id: 1326 Data: 03/12/2008 23:18:05
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Immagine
...e Dio parlò con l'Uomo, e l'Uomo parlò con Dio, e si resero conto che sono, l'uno l'idea dell'altro...
Id: 1213 Data: 09/11/2008 19:44:02
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Ferroso Suonare
Una spanna in più di alcool non permise di accordare la chitarra ma questa notte, il suo ferroso suonare fu solidale melodia, fu la migliore compagnia
Id: 1180 Data: 02/11/2008 22:45:24
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A-Dio
Addio a-Dio quanti addii si devono dire per riempire Dio?
Id: 1153 Data: 28/10/2008 22:36:07
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Come Jarry
Ho preso la bicicletta stamattina come Jarry per prendere un caffè nel bar più lontano da casa
rendere il caffè come un piacevole impegno che mettesse da parte gli altri pensieri
come Jarry stamattina senza dare troppe spiegazioni
Id: 916 Data: 07/09/2008 13:24:53
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La Battaglia
È una battaglia dura ma fino ad ora sto tenendo testa al nemico anche se nelle retrovie c’è disperazione davanti porto fiero la lucida armatura
ho scoperto che il tempo si, sistema le cose ma che col tempo tutto un po’ si guasta anche i sentimenti più alti, anche l’amore
a sera, col campo dove restano solo frecce e polvere scopro che ci sono ancora fin troppe cose da sanare l’effetto del veleno sulle ferite ora dura un po’ di più
scopro che dopo l’azzuffa avrei voglia di parlare ma con chi? alcune cose le devi tenere solo per te per sempre per te
vorrei gridare di pianto ma il nemico si sentirebbe poi forte
è una battaglia dura ma fino ad ora sto tenendo testa al nemico anche se l’ombra dell’ harakiri serpeggia tra le fila sto tenendo testa al nemico
Id: 805 Data: 14/08/2008 16:53:53
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Stasera
Un violino mi ha accompagnato
stasera
a casa
mentre il marciapiede
fuggiva via.
Id: 800 Data: 10/08/2008 14:59:16
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Quando manco troppo
I rumori di casa tra mezza notte e l'una e un quarto l'impressione dei passi sulle scale la sedia spostata in cucina
anche se tutti dormono
le ombre in giardino verso le due il lampione e la luna la mia ombra doppia e non so l'altra di chi sia
quasi novello Peter Pan
e i gatti svegli a tutte le ore
è pure questo che mi manca quando manco troppo da casa o da me stesso.
Id: 782 Data: 04/08/2008 18:47:31
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Rimasuglio di cuore
Sono morto d’infarto con un rimasuglio di cuore quel poco che basta per commuovermi ancora al tramonto o per sentire Dio,
perché un pezzo l’ho dato a lei e a lei e a lei,
ma tutto il resto te lo sei preso tu e ti assicuro è tanto,
sono morto d’infarto con un rimasuglio di cuore quel poco che basta per provare dolore o per sentirti ancora.
Id: 701 Data: 10/07/2008 11:14:09
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La solita soffitta
Sono risalito stanotte nella solita soffitta
il camino era spento il gatto grigio si rotolava sulla paglia
e mio fratello si affretta ad aprire la finestra
deve entrare un po’ di luce
Id: 664 Data: 01/07/2008 20:30:11
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Nellautogrill il tuo pensiero
Nell'autogrill semivuoto in un angolo una signora beve qualcosa
e mette molta solitudine
una bambina capricciosa movimenta un po'
tutto il resto lo riempie il tuo pensiero
Id: 638 Data: 25/06/2008 14:49:05
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Ricordi
Nonostante ormai sappia che le cose degli uomini valgono quel che valgono e cioè poco,
non so fare ancora a meno dei ricordi
Id: 587 Data: 12/06/2008
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Non serve fare troppo il gentiluomo
E quando poi dovrei aspettare per sentire una parola dolce dalla tue parole e quando spesso faccio finta che mi ascolti mentre io ti sto parlando non sono fesso, sai me l’accorgo e ci rimetto non serve fare troppo il gentiluomo non ci riesco perché poi tutto, anche il silenzio sembra dovuto e lo hai capito che non sono un supereroe ti son scaduto ho mal di pancia quasi sempre mal di testa e una carie al dente non so volare ma le stelle lassù provo a portartele con le parole e ti sembra poco ma a volte a te tutto sembra troppo normale niente di speciale ma per me sei la cosa più importante e se per te è ancora poco beh io ci provo son convinto che tutto può cambiare e non come te che dici di sperare ma poi forse solo a parole.
Id: 513 Data: 01/06/2008
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Un pomeriggio dautunno
Sono morto in un pomeriggio d’autunno con il sole al tramonto perché tu ridevi anche se io ero serio per la tua indifferenza anche se avevo bisogno
Sono morto in un pomeriggio d’autunno perché la morte si affronta con la mente e sei vivo anche senza corpo
Sono morto in un pomeriggio d’autunno perché stufo delle chiacchiere perché per alcune cose sei sempre solo
Sono morto in un pomeriggio d’autunno con il sole al tramonto perchè stanco delle etichette del mondo
Sono morto in un pomeriggio d’autunno con una croce al collo con un amico sicuro
Sono morto in un pomeriggio d’autunno con il sole al tramonto perché conosco il momento giusto e non ho atteso che arrivasse il buio.
Id: 449 Data: 06/05/2008
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Le parole
Io ci credo sempre le parole bisogna dirle perché non serve solo avere l’idea di quel che si vuole le parole hanno una forza le parole sono una potenza e le potenze se parli ti ascoltano perché non serve solo avere l’idea di quel che si vuole le parole bisogna dirle io ci credo sempre
Id: 403 Data: 17/04/2008
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Nodo allo stomaco
È rimasto il tuo profilo nelle vetrine guardate assieme
luccichio e colori sono ora fastidio
un solo bicchiere d’acqua dopo tanta sete.
Fino a quando gli indaffaramenti di ogni giorno ti avranno messa da parte.
Id: 374 Data: 01/04/2008
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Di padre in padre
La rabbia e poi il pianto di un rude uomo ignaro dei sporchi giochi
le lacrime sulle guance riarse seccate a sole e sudore
i sogni cresciuti a fatica di padre in padre di zolla in zolla di paure in speranze
distrutti, annientati da bilanci d’azienda e dal profitto di pochi
È allora poi così peccaminosa la rivolta?
Id: 348 Data: 24/03/2008
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Cristi
Casali abbandonati punti diroccati nella campagna case di cristi che qui sono morti inchiodati alla terra
Id: 347 Data: 24/03/2008
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Una testa
Una testa fa paura, una testa al posto giusto vi fa molta paura. Ma una testa al posto giusto, può farvi comodo.
Allora cento teste saranno tagliate per metterla a paura.
Ma una testa al posto giusto, ci sarà sempre,
una testa alzata,
a mettervi molta paura.
Id: 305 Data: 12/03/2008
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Musica
Rinchiuso con me in un contesto primordiale
la vita non si sente ma assale.
Id: 304 Data: 11/03/2008
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La tazza
La tazza sul tavolo fu di compagnia in quella sera in equilibrio fra un pensiero e l'altro.
Id: 301 Data: 10/03/2008
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Stamattina
Stamattina sull'uscio
accalcati altri sogni sovrapposti
di notti precedenti
Id: 300 Data: 10/03/2008
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Quel che rimane
Quel che rimane delle foglie sull’acqua ha un movimento che tende al circolare
alcune cose si riconoscono tardi o forse solo al momento giusto
che alcune note di pianoforte possono spiegare il mondo
Id: 297 Data: 08/03/2008
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Ti dedico
Sono spesso assente da me. Ti dedico gli andirivieni dell’anima, lei, dopo cena è sempre a casa.
Id: 296 Data: 08/03/2008
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Come ignaro viandante
È necessario bagnarsi di folla e poi lasciare che l’anima asciughi, come sale affiorando le realtà
Ci si deve sporcare di voci e sguardi e poi correre negli eremi interiori, con silenzio affinando i significati
Mettendo e togliendo
Ci si può lasciar trasportare e poi invitare a sedere insieme, catturando ogni cosa nuova
È necessario purtroppo ferirsi e poi le cicatrici tesseranno un disegno, di che si è ed è giusto tanto
sciogliendo e coagulando
Id: 293 Data: 07/03/2008
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Quello che so
Provo ancora a scrivere anche se quel che sento taglia la mano
quello che so fa ridere un po’ quello che so è delle favole
e poi a che serve se sto in silenzio, sono bravi tutti a fare come tutti.
io di meno, a farmi compagnia.
con i sassi nel cuore -che pesano- ma sono loro, con gli spifferi, a far rumore
quello che so fa ridere un po’ quello che so è delle favole
cerco di fare con i miei tempi lenti
confido in qualcosa che lassù si muove
perché, quello che so fa ridere un po’ e quello che so è delle favole.
Id: 289 Data: 06/03/2008
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