I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Nel pomeriggio che scompare
E il sole bastardo appaga di ultima luce la mia nera estasi; e in ogni rintocco di un orologio sconosciuto riverberano mormorii di morte occasioni; e un sangue dorato scorre dai raggi di un sole che muore, eterno funerale nel pomeriggio che scompare.
Id: 30451 Data: 11/02/2015 10:54:51
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Dai sogni discendo
Dai sogni discendo ogni notte con una fune di lacrime dagli angoli degli occhi, scivolo dalle guance sulle labbra dei ricordi, mi confondo tra la folla di pensieri che si destano per sfuggire allo sguardo del risveglio, per non soccombere ad ogni alba.
Id: 30207 Data: 01/02/2015 23:34:16
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A nessun Dio
Sotto l'ombra di un albero ho scoperto un cuore, pulsante, diceva di non appartenere più al Sole.
Palpitante e ubriaco giaceva tra le radici di una rovina ormai sviluppata sotto la sua strada, zoppicante, alimentato da sigarette e bottiglie svuotate sempre più in fretta.
Ho scoperto un cuore sotto l'ombra di un albero, esausto, aveva capito di non appartenere a questo mondo.
(2007) dedicata ad A.B.
Id: 18579 Data: 11/01/2013 19:55:38
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Contro-visioni
Le persone nel mio stomaco credono di essere libere, risacca rovente sulla facciata dei giorni. Le persone nella mia testa credono d'aver vissuto, ombre cinesi sulle mura dei propri occhi;
e io che consumo catene antiche dentro un autunno che non arriverà mai a Dicembre,
muoio fuori dalla gabbia delle mie inconcludenze.
Id: 11067 Data: 14/11/2011 16:58:59
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I cieli bianchi di Luglio
Ricordate i parapetti di quei piani dimenticati? Sono odori di calce e di abbandono, di case incomplete, stupende! Ho visto cose, ho visto case, ho visto chiese senza preti e mancanza di fratelli, descrizioni di noia che muovono un sorriso dalle grotte della disperazione osservo e scuoto i piedi di Cristo per vedere cosa c'è dietro ogni esaltazione, solo le note dei miei passi armonizzano i suoni della terra che li accoglie, oltre a questo solo il cielo.
Id: 6795 Data: 21/01/2011 14:32:18
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il mare sullincudine.
Nei momenti fermi oltre spiagge inespressive il mare sull'incudine batte l'onda più fredda scagliando al cielo pezzi di sale ghiacciato che conservo nel cuore.
Nei momenti fermi oltre porti lontani il suono dell'attesa s'infrange sui minuti;
sciolti ormai nel cuore pezzi di sale.
Id: 4889 Data: 21/07/2010 01:10:51
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Sulla strada
In queste strade bagnate la nebbia sulle case s' addensa e moltiplica e stende i bordi sfumati delle facciate
illuminate da sfere fluttuanti di luce.
S' allungano molecole di nebbia e tra pozze piene d' umore si fa strada l'occhio incontaminato dei sogni
nascosti tra i solchi delle mani consumate del paese;
nei suoni passeggeri della notte il mondo sentenzia il suo passo:
i sogni attendono sulla soglia di ogni prossima alba.
Id: 4055 Data: 20/04/2010 14:26:51
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Bagno turco.
Ho un' amante, ho un amico non molto lontano da voi c'è una presenza sensibile a sfiorare mani sulla linea dei pensieri inconsueti,
sull'orlo dei giorni andati c'è una voce narrante, di mille racconti, che accompagna il cuore nudo tra i deserti dell'anima.
In bagni pieni di vapore un cuore gronda di tossine nei giorni di lacrime dove un corpo scomposto poggia la testa tra ruvide mani,
ma suda e sorride,
mente altrove.
Id: 3835 Data: 20/03/2010 21:47:57
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Sulla morte delle rotte
a Dino Campana.
Goccia che resiste alle pareti, goccia che risale la sua linea, umore liquido, riempie, riempie le tempie senza sgorgare, riempe le tempie senza ansimare, sono morte le rotte di notte, solo l'aria ti fotte che sale, acqua lascia pensare, e sale, riempie, riempie le tempie senza affogare, rigano i volti, accumulate, affluenti tra stato e respiro, continuano a rigare, una si stacca, orbita una matita che delinea il massacro oltre il punto, esclama, non ama, ma sente arrivare e sale, riempie, riempie le tempie ,riempie la mente e affonda, colmando, niente, niente in mente, tempie empie di niente che fotte la morte delle rotte, è notte fatta sulla morte delle rotte, è notte, è fatta, fotte.
Id: 3705 Data: 28/02/2010 11:39:41
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00:57-2/8/2006 (prospettive e suoni di un paese...
...da una soffitta).
Una finestra si apre al paese:
nuovi rumori entrano a far parte del silenzio della stanza.
Le strade si nutrono di luci rarefatte, il piccolo paese di dossi e spaccature, ma i tetti restano fedeli ad un cielo nero dai confini violastri;
ci sono voci che echeggiano tra le case addormentate, salgono su, nei primi piani della notte per poi dissolversi in nuovi silenzi;
mentre il vento soffia e sussura spingendosi verso il monte, i cani, da giardini e balconi lontani, abbaiano a ritmi alterni.
Chiudo la finestra riappropriandomi di questa notte, un'altra, ancora una.
Id: 3668 Data: 21/02/2010 15:41:36
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Tramonto da subire (morte di una penna)
Annuncio la mia dipartita da pagine ingiallite, il ricordo di quando è cominciato si è dissolto in un'alba bizzarra.
Segno qui l’ultimo tratto, o punto, di ciò che più mi è stato caro, dipende da quanto ne è rimasto e oltretutto non m’importa!
Ecco l’ultima goccia che passa attraverso il mio corpo sottile, eccola uscire, viene assorbita da pagine di nuova vita!
Finita la mia essenza non rimane che un tramonto da subire!
Finito me, non resta che una penna senza inchiostro. _.
Id: 3654 Data: 19/02/2010 16:05:02
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Sullorlo dei quadri.
Forse è solo il silenzio del corpo che abbandono:
mi sporgo oltre il bordo d'un quadro, raccolgo manciate d'orzo e di grano, le offro a questi posti dagl' odori lontani, senza tempo;
attraverso colli incompiuti risalgo, allungo una mano da una cima innevata e asciugo le lacrime d'un bambino, destandone il sorriso racchiuso in un'onda.
Discendo lungo un pendio d'acquerelli sul lato d'un fiume, dove l'acqua risale alla fonte da un lago incontaminato di ricordi che giocano controcorrente.
Avanzo nell'ombra degl'ulivi calpestando il cielo nei solchi e districando rami e foglie intreccio una lettera tra le fronde;
m'arrampico su scale senza fine poggiate su rami irreali,
salto nel vuoto oltre l'orlo d'un dipinto
e rientro nelle stanze dei tempi andati, tra vecchie foto e cornici senza ricami.
Id: 3618 Data: 15/02/2010 22:38:50
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* un altro lungo mondo.
C'era un mondo nell'ombra d'un palazzo,
s'allungava oltre il perimetro di luce tra i richiami del vento, umori del tempo.
C'era un mondo tra le venature d'una foglia,
grondava nel vuoto dove muoiono i giorni, stagno di linfe e rimasugli.
C'era un mondo in un barattolo,
odorava di nonno e di orzo e di chiodi arrugginiti, di eventi mai accaduti.
C'è un'ombra sulle cose:
mi cerco in un vecchio calamaio che conosce il dimenticatoio!
C'è qualcosa sull'ombra,
attendo *
Id: 3592 Data: 12/02/2010 19:39:58
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Come un funambolo
Da ora a mai più,
da qui all'ultima trave che regge il peso dell'universo che grava sul mondo, accogliendo il cielo sulla punta d'un dito grondante di sangue,
mentre piove dentro,
salgo i gradini di scale bizzarre tra piani obliqui di case scomposte nel nulla
e mi sveglio sulla linea d'un dettaglio,
tra il sogno e l'insostenibile,
in bilico tra echi di parole rapprese nel ricordo di frasi mai dette, o solo a metà.
Id: 3566 Data: 10/02/2010 17:31:29
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40° allombra
Sono qui,
sono un fondo ottagonale che affoga in due dita d'un liquido che non scotta, ma brucia e divora, torpore che allontana senza fretta;
affondo una mano nella nebbia, l'uscita va frammentandosi in granelli di vapore, impalpabile cortometraggio d'un piacevole sogno che si dissolve tra l'occhio e l'ovvio.
e d'un tratto non sono più qui,
sono un luogo indefinito, macchinista alla guida di visioni su un treno fermo oltre i binari.
Id: 3539 Data: 09/02/2010 18:37:59
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