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Raccolta di poesie di Gianni Occhiochiuso
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Voli Verticali


VOLI VERTICALI
Voli verticali
di stelle mongolfiera
verso nuvole turchine
repentine
come vapori d'argento
Al suolo, una grata di sterpaglie
da qui, fin sotto la collina
solcata da viuzze dai bordi incerti
rare, ma profonde
come segni di frustate
sul dorso del ribelle
Disordine di orti
torrioni merlati
tetti
sottili campanili muti
e una mezza slavata luna
sul pugno di case
lassù
in alto
che chiamano paese
Voli immaginati
colpi a salve
verso l'infinito
sono i miei pensieri spenti
diluiti nella falsa luce del tramonto
balbettio confuso
inascoltato.


Gianni Occhiochiuso 2016


Id: 39025 Data: 17/08/2016 10:03:41

*

L’illeso sogno

L'illeso sogno
Come un gelso perso
In volo dall'usignolo
 
Riaffiora dalla pozza melmosa 
Tra bolle giallastre e legnetti come rostri
L'acerbo miraggio di isole lontane
Appena oltre il confine del rione
Da conquistare con frecce di cartone
 
Poi scendeva sera
E nell'ultimo sorso di primavera
Sgelava la rabbia della vittoria illusa
Percorrendo i saputi passi verso casa.
 
E adesso ancora
Fievolissimi sussulti
Lambiscono le sponde dell'ultima ora
Ma sono risacche, inconsistenti urti.
 
GO (2015)
 


Id: 35364 Data: 13/12/2015 13:38:31

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La fatica del verso

La fatica del verso
è un'onda che frange
e sparge
pulviscolo marino
folate salmastre
e sparse.

Talora
un raggio solare
la trafigge
da parte a parte
generando iridescenze.

Spesso
implode in risacca
e rirompe al largo
mescolandosi
tra le code spumose
dei barconi.

Tuttavia
sempre si placa
s'acquieta
e lascia udire
il secco schiocco del remo
menato dal maldestro vogatore
che, invano
tenta di salpare.

GO (2013)©

Id: 27451 Data: 15/09/2014 22:28:30

*

Questa follia di topinambur



Questa follia di topinambur
incrocia scrosci di sole
tra nembi grigio perla e squarci d'azzurro.

Macchie sull'orlo di sentieri
nati in campagna
e morti nelle periferie.

Sono nuvole trattenute al suolo
ancorate tra erbacce e ferraglie sparse
le foschie gelide di Gennaio.

Eccoli i gialli, improbabili, temerari.

Si stempera appena, con loro
nel lampo dei colori
l'accrocco del dolore che mi serra il cuore.

L'innaturale urlo silente
ch'io solo, dolente
ripeto ad ogni istante:
- ancora un fotogramma Hiroshima,
Mon Amour.

(GO2014) ©

Id: 27450 Data: 15/09/2014 22:22:01