I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Il mondo è un palcoscenico, ma, gli umani non lo sanno, ognuno recita a soggetto e secondo la sua cultura. Ognuno ha una maschera che a secondo delle circostanze cambia.
Gli essere umani sono dei camaleonti, ma non lo sanno o fanno finta di non saperlo.
Il palcoscenico dell'umanità.
Tutto è velo, ogni cosa appare a tutti noi celata, a volte confusa, spesso indistinta.
È difficile disvelare la natura ed anche noi che ne facciamo parte siamo molto nascosti.
Nascondiamo tutto, sentimenti, pensieri, idee.
Tutto appare, ma, come avvolto in una fitta nebbia.
Non so perché, forse, tutto è frutto di paura. Ancora permane dentro di noi lo spirito ferale.
D'altronde non è molto che siamo usciti dalla caverne.
Dal nomadismo alla stanzialita' molto tempo è passato, ma, il nostro cuore è sempre quello.
Il progresso, la civiltà tutto è un velo. Niente di vero, niente è chiaro.
Tutto appare un inganno e gli umani ci credono.
Nessuno di loro si salverà dal ciclo naturale e come tutti nel creato lasceranno questo mondo con i loro riti.
Ah! Gli umani sono solo velo.
Verde menta come il nostro primo incontro
Rosso amarena come quella notte
Bianco mandorla come le mie notti insonni
Giallo limone come il profumo dei tuoi baci
Osservo la pioggia rigare la finestra
Come le lacrime segnano il volto
Penso alla strada che ci divide unita solo dalla compattezza di queste nubi
Dense e grigie come i miei pensieri
Fredde come il tuo addio
Mi incammino verso il tuo sorriso che sembra ora impossibile come il sole in un giorno come questo
Ma la lunghezza che ci separa non è mai abbastanza per chi ha tempo ed un ombrello di ricordi.