I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Frammenti di cuore
Il silenzio svegliato dai tuoi occhi
è la spiga che intreccio alla mia voglia di pane. Sei appena sveglia e già intrecci al mattino la meraviglia di un incontro che sarà travaso di anime pure. Senza il calore del tuo abbraccio non ci sarebbe ritorno al sorriso. Tu come un giorno di sole accendi il gioco sulle labbra e lo regali alla mia mano. Di questa luce ho frammenti nel cuore che si accendono ogni volta che li sfioro. I tuoi giorni e i miei giorni adesso sono questo giorno da inventare insieme.
Id: 31544 Data: 23/03/2015 17:44:38
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xx
Id: 31449 Data: 18/03/2015 18:45:55
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Dentro questo fuggire
Dentro questo fuggire ci sono distanze
che neppure le tue scarpe saprebbero indovinare se non per il primo quarto d'ora. Se fossi saggio ti direi di aspettare la luna ma il tempo che ho atteso io è troppo. Che ti sia dunque amica la notte e che il freddo resti impigliato nelle tagliole. Mettiti addosso il calore di un abbraccio e dentro le tasche infila i tuoi giorni migliori. Avrai bisogno di quelli quando il coraggio non potrà bastare. Tra tutti gli attimi scegli quello che non sa voltarsi indietro. Di questo tuo passarti la mano sul viso fanne la carezza che ti devi e poi via! verso qualunque luogo che non sia quest'angolo d'asfalto dove hanno crocefisso la tua vita.
Id: 31401 Data: 16/03/2015 18:17:36
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Le stagioni
Ci sono tante virgole nella vita di un uomo ogni tanto un punto che ripartisce le stagioni. A questo tempo che non ha tempo se non quello da perdere e da ritrovare vorrei chiedergli di togliersi almeno le scarpe quando ci cammina sul cuore. C'è da cambiare passo andare più veloci magari appendere il cappotto ad un chiodo nuovo. Che sarà mai la solitudine se non questo giocare a carte da soli? Va bene ricominciare da qualche parte purché qualcuno non ci scelga il posto lontano dal finestrino.
Id: 31287 Data: 13/03/2015 17:33:07
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Saremo più giovani domani
Avremo tempo per rifarci il trucco e sguinzagliare gli occhi su tramonti brulicanti di rosso non appena fuori da queste occhiaie che ci segnano il volto perché la vita è vita e ogni momento un momento. Uno scampanellio di sassi s'alza quando il vento porta via a manciate le foglie secche. Avremo una bufera di abbracci un vibrare di amnesie il lungosenna scavato nella nebbia. Come per un regalo di Natale con cura scarteremo una carezza. Il lavoro sulla pietra lavata si spande. Come orchestrali i minuti riportano indietro il bagaglio leggero. Ci si sveglia al buongiorno per perdersi in cumuli di latta. Saremo più giovani domani quando sulla parete troveremo la finestra e vedremo spandersi la luce. Addosso al tuo seno come un figlio mi vedrai rubare a grappoli i sapori. Perduto nell’unità dei tanti gesti in un gesto solo un dischiudersi di labbra la cecità di un atto d'amore.
Id: 31257 Data: 12/03/2015 18:13:59
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Ricordi
Frasi alle pareti dei sogni che tentano la salita bottiglie vuote insieme alle domande arcobaleni collezionati fino ad una certa data. Lettere d'amore orologi rotti giorni con gli amici teatro di quelle sere ubriacature di poeti ore passate sotto la pioggia l'odore della strada. Riafferrare per un attimo il primo bacio per poi vederlo scivolare sotto un giorno di neve scorgere il profilo di mio padre che sorride e ancora giorni di lavoro poi più sotto le carezze di mia madre le mattine a scuola il pallone il passo misurato delle infermiere. Io seduto sul muretto le figurine i pantaloni corti il vicolo che si sveglia con me alle sette.
Id: 31214 Data: 11/03/2015 15:38:52
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Luomo che ha battuto i rovi
Giunta al riparo la compagnia delle formiche sventola briciole di pane. Il mattino sparge rugiada sopra i passi che solcano la strada. Le labbra ridisegnate dal freddo baciano l'alba che si affaccia tra i rami. L'uomo che ha battuto i rovi per lasciar passare gli altri è entrato dove il bosco si fa largo. La giacca sulla spalla il segno rotondo delle scarpe per metà affogate nella terra la mano verso l'alto... come brillano le cinque dita! Ci sarà la parabola del sole da seguire e per tutto il giorno provare ad imparare il gesto che si accende poche volte nella vita di un uomo. Sarà dura anche oggi dissodare la cresta ma stavolta il sudore da raccogliere nel fazzoletto sarà un omaggio. L'uomo che ha battuto i rovi per lasciare passare gli altri oggi diventerà padre.
Id: 31180 Data: 10/03/2015 11:33:11
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Se tu fossi qui
Se tu fossi qui ti accarezzerei le labbra per riconoscere con le dita il profilo delle tue parole. Se tu fossi qui proverei ad indovinare il sorriso di quel “ti amo” detto cercando l'eco. Ti racconterei le cose che ho fatto e tu faresti finta di ascoltare cercando dentro la bocca le parole che vorresti sentire.
Se tu fossi qui capiresti il senso di questi giorni messi sulla finestra ad aspettare.
Se tu fossi qui nessuna attesa mi sveglierebbe la notte nessun bacio rimarrebbe a cavalcioni sulle labbra nessuna delle promesse sarebbe una promessa da mantenere.
Id: 31152 Data: 09/03/2015 17:26:15
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Stazione centrale
Si feriscono con i temporali le stagioni. Le mani sorreggono i saluti intorno si parte dentro si arriva a non capire come mai ci si ritrovi davanti ad un treno con un bagaglio e senza un biglietto per partire. La periferia quotidiana è fatta di attimi che volano bassi che restano appiccicati alle dita. Nel riquadro di un momento sequenze di un film già visto. Quanto si paga in ore il tempo? Costa come quello d'andata un biglietto di ritorno?
Id: 31119 Data: 08/03/2015 17:25:55
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Speranze nuove
Sarà giorno ogni volta che mi bacerai gli occhi e notte quando ti avrò tra le braccia. Pianto i gomiti sull’eco delle tue parole è da qui che guardo i tuoi tanti volti ascoltando la fragilità che emette suoni. Il desiderio allarga le narici per respirare la tua presenza ma è sale da spargere all’orizzonte il dolore che preme contro il vetro. Riannoderò i lacci all'attesa con le mani che hanno sollevato la tua leggerezza. Farò in modo che il tempo non diventi illusione da ritagliare attorno alle parole. Tornerà la festa quando il pavimento riavrà i passi delle tue scarpe di corda.
Id: 31039 Data: 05/03/2015 14:38:03
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Le mie lune
Le mie lune su un fianco. Viabilità allegre. Luci dei lampioni che scendono e camminano per strada. Auto in doppia fila. Sosta selvaggia la perdurante novità di una donna senza odore che si veste di angoli profumati di censurate carezze visi e perle voracità assolate fatte apposta per svegliare l'amore. Tu quella che sorridi scivolata nelle maniche con acqua da bere scatola aperta di qualsiasi desiderio. Metti il tuo orologio ciondolante davanti a questi occhi che non sanno leggere le ore e inventa pomeriggi dentro i quali scappare. Che ci siano alberi dentro questo non saper dove andare. Avrò inverni fatti apposta per i tuoi guanti di lana poesie fatte di carta di giorni fertili e molliche di pane per tutte le volte che mi saprai svegliare. Piccolo attimo di vento a favore ti chiedo solo il profumo di tiglio ed un bicchiere di foglie per le mie bocche assetate. Facile anche oggi ritrovarti nella mia vita. Voglio riconoscerti in chiunque attraversi la strada tenendo per mano un giorno accecante e il biglietto usato di un treno.
Id: 31017 Data: 04/03/2015 17:37:39
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Benvenuto attimo felice
Spuntano finestre sopra i cornicioni. Tracce di un netturbino sull'asfalto innevato. Uno spandersi di passi, le parallele del carretto. In una mano la sigaretta sotto il braccio il cappello di rimpetto all’ultimo bottone della giacca il mento tre bottoni più sotto il cuore. Le pagine sotto il lenzuolo si scaldano così le parole del giornale. Madre sincera appagante seno di latte le nostre dita hanno forgiato aureole di ghiaccio per vederle luccicare in questo giorno di festa Benvenuto attimo felice! Benvenuta semina di panna sulla nostra pelle profumata.
Id: 30989 Data: 03/03/2015 19:46:08
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Una giornata di sole
Da quale verso si indossa una giornata di sole?
Le ombre cambiano di posto sotto i raggi squillanti rubati a spighe di grano. Felice di quello che non ho e che nessuno ha. Carezza d'azzurro sparpaglia i confini. Rimescola le frasi di oggi a quelle di ieri e di domani. Il segno rotondo di un abbraccio somiglia a questo spargere sementi di sole. E' un cuore che non ha spigoli quello che accoglie i ritorni dalle stanchezze. Che in questo giorno tutte le gioie si somiglino e che nessuna delle felicità abbia un prezzo.
Id: 30964 Data: 02/03/2015 18:13:46
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La melagrana
La melagrana sul tavolo di casa confusa tra castagne e mele non è solo un fatto geometrico sui riquadri rossi dell'incerata viola. Mai avrei pensato che dentro la buccia acerba si nascondesse un cuore. Così in questo dare un senso alle cose mi rivedo con i pantaloni corti mentre cerco sotto il guscio delle lumache le ali. Mi dico che non ho più tempo degli altri da dedicare al sogno allora faccio in modo che le cose che faccio somiglino a quelle che vorrei fare.
Id: 30944 Data: 01/03/2015 18:54:07
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Prima che facesse notte
Un distillato di luna acceca questo desiderio di sole. Pelle scivolata sulle labbra i polsi adagiati sul lenzuolo che ha ricordi. La stanza vuota dell'anima rimbomba adesso che non ci sono più i tuoi capelli sul cuscino. La notte è tornata a vestirsi di cielo e la scomparsa dei fiammanti indizi non fa ricordare il giorno che hai salito le scale. Gli occhi chiusi sanno invidiare le cose che ho avuto. Anche gli addii lasciano sempre possedere qualcosa che sia il pettine o il batuffolo d'ovatta sul davanzale. Nessun guardare fuori dalla finestra è guardare se quello che cerchi è dentro. In questo dividere gli occhi dal cuore ci si sente orfani del filo che lega i sogni alla vita.
La stanza è solo più grande e il letto un ventaglio che si apre sull'odore di caffé appena fatto. Silenzio respiro cullato fragilità assorta inchino alla vita. Entrare ed uscire da un desiderio è quello che fa un bambino quando entra ed esce da una scatola di cartone. Grazie per essertene andata prima che facesse notte.
Id: 30943 Data: 01/03/2015 18:42:03
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Tragitti assenti
Glicine assordante tempesta di cuore attimi fuggiti via dalle labbra. A quale parola più delle altre delegare un po' di luce? Aspettare che la felicità si separi dalle attese. E' come un pomeriggio scritto alla rovescia questo desiderio di nuvole da spandere sopra cose inventate. Sono dita passate sopra giorni costruiti il giorno prima e che hanno il sale sulla crosta quelle che accarezzano il mattino. I rumori della vita appesi a un filo gocciolano di pace e di risate. Non sarà la pioggia a dividere il sorriso dal pane. Occhi e ancora occhi frugheranno dentro il cuore. Nessuno saprà in quale cassetto è nascosta la chiave.
Id: 30942 Data: 01/03/2015 18:39:39
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Contadini
Bacio la tasca della tua giacca piena di filo di ferro e chiodi. Mi domando se non sia tu l'artefice di questo sentiero contadino. Avrei voluto farti vedere le cose migliori farti leggere sopra un libro quello che ti raccontavo mentre sfoltivi gli ulivi. Ti devo i giochi che ho avuto e le notti che hai passato a ritagliarmi coriandoli di carta. Ti devo il cielo sopra la vigna l'allegria e tutti i fuochi accesi. Il mutare delle cose ribollisce dalle lettere ritrovate nella scatola delle scarpe. I miei compagni di scuola hanno già due figli i loro inverni sulla brace il medesimo colore. A me resta l'appetito e quell'involucro di parole che metto sulla finestra la sera come anni addietro aspettando la befana. La tua mano contadina mi accarezza la testa cerchi d'acqua. L'ottobre si lava gli occhi nei pozzi di cemento delle vigne. Il pane sulle scale la fornaia alla stessa ora l'odore di gomma degli stivali l'uva che consuma il rito come una donna nelle cantine a lume di candela. Intanto il macellaio si pulisce le mani con il grembiule e l'ottobre ricalca lo stesso giorno dell'anno prima. Sotto le scarpe l'asfalto è cambiato troppe volte e le scarpe sono cambiate di volta in volta come l'asfalto. Un muro una scritta tu in ginocchio sui ricordi io che sotto le ginocchia metto la tua allegria per non farmi male. Mi riaffaccio davanti al basilico piantato dentro il secchio per la conserva cercando un cielo azzurro dentro la nebbia.
Id: 30907 Data: 27/02/2015 21:20:18
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Diagrammi facili
I fari delle macchine ritornano a casa. La strada è di quelle con un numero una sigla. Questi alberi in fila non li vede nessuno perché qui la strada è dritta le macchine corrono veloci e non ci si può fermare. Si arriva da queste parti attraversando un bosco rimasto per miracolo vivo tra i solchi profondi di due strade. Riflessioni che faccio alle sette e un quarto di sera. Le orme di questo destino non sono di lepre come mi avevano detto. Troppo vicine troppo profonde e troppo larghe per essere di un tempo che scivola via di fretta. Non resta che addomesticare l’olfatto per riconoscere i passi che vanno a nord per alcuni tratti per poi scomparire nella vegetazione folta. Che siano i dubbi questo perdere le tracce? Sono questi i giorni in cui nessuna cosa è vicina alle nostre braccia? Riconoscere l’odore della vita a volte è come indovinare il profumo della propria donna con il naso otturato. Non sempre i passi hanno sequenze ritmiche e non sempre l’armonia delle cose amate si dispone in cerchio.
Il vento non aiuta sembra avere bocche sparse. Abbiamo fuochi accesi giorni di vacanza auto desiderate riserve di abiti e vini risparmi sottovuoto e cesti per l’immondizia ricolmi di pane ma cosa possediamo delle attese feroci dei nostri passi che fanno finta di non incontrarci per strada dell’amore che ci lascia sul comodino il biglietto: “forse torno domani”. Di questo respirarci l’anima e il cuore avremo diagrammi facili da leggere almeno fino a quando l’inchiostro distribuirà certezze.
Ma se la palla di vetro si rompesse ora! Che rumore i silenzi appiccicati alle parole. Proprio non ci insegna nulla questo bosco messo tra una strada e l’altra.
Id: 30906 Data: 27/02/2015 21:17:18
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