I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
*
Monade
Attese. Assonanze. Piccoli profumi da rendere al vento; è un gocciarmi lieve, di foglia in foglia il mio essere pioggia.
Id: 71765 Data: 24/09/2024 13:56:55
*
Dalla finestra
Cerco in su, nello spessore fra i palazzi guardando squarci di montagna stringere il cielo col loro bianco serto di spine; e mi sogno vento, di quel vento che sconvolge le radici, inghiottendo in mulinelli le fresie per non fermarsi accanto.
Id: 71739 Data: 20/09/2024 14:25:31
*
Di un solo giorno
Venivamo dalla marina, zingari come strade. Tutto era un dopo; le ore, una teoria di scale – i ceri accesi delle cattedrali. E infine la notte liquida, erbosa; una terra di mezzo nel torpore antico dove le nostre tristezze diventano cose.
Id: 71558 Data: 30/07/2024 14:18:13
*
Roma
Fermati. Rimani. Senti quant’è leggero il giorno. Il vento, un vetro. Una cartaccia che corre. La mascherina immobile e la giostra della piazza che si muove intorno. Questo giorno ci profuma le braccia; resiste ai rami che lo piegano con studiata dolcezza. E si lascia afferrare: perché in fondo sa la stanchezza che lasciano i sogni. Noi, intanto sparpagliamo alle colombe i resti dei biscotti chiedendoci dove andranno – anche loro – quando se ne andrà il vento.
Id: 71446 Data: 04/07/2024 13:29:13
*
Di riflesso
Lo specchio mi guarda come farebbe di notte l’occhio di un viandante su un ponte deserto; s’appanna alla vista di una finestra aperta sul giardino dove i petali hanno smesso di aspettare il vento buono per accarezzare la terra.
Id: 71434 Data: 03/07/2024 09:53:22
*
Scegli una carta
Insignificanze – le minute della spesa fatta a metà, la frutta, mentre volevi comprare fiori – e poi la vita, la vita che ti cresce lontano, lasciandoti appena il tempo di cadere disseccata e arresa, a infertilire la pietra
Id: 71380 Data: 28/06/2024 10:25:07
*
Cosa mancava
Quando per tutto eri il passo sicuro, la mano benedetta: un riparo per le rose col freddo, il pavimento bagnato d’estate. Mancava, di adesso la deriva dei fiordi; e la stagione avara dove ogni cosa è profumo nel ricordo di te
Id: 71369 Data: 27/06/2024 09:00:51
*
Di luce riflessa
Abbracciami. Le mie ali, le tue corde. Aspettare l’inverno tra il pianto odoroso dei mandorli. Quel che chiamiamo amore è silenzio, respiro; la nudità dell’aria. Così ti amo e vivo come una stella dentro un pozzo fermando l’acqua con le mani per trattenere il tuo riflesso, la mia luce
Id: 71338 Data: 25/06/2024 10:47:08
*
Marzapane
Cosa c’è di sregolato nei treni a lunga percorrenza, fra suolo e giorno, che non si possa tacitare? Nel sonno cosmico degli alberi, io sono il dettaglio che non si ricorda. Eppure, ho memoria. Del silenzio degli uccelli al mattino, delle scarpe che non ho indossato. E di un vicolo cieco: il mio orizzonte perfetto.
Id: 71122 Data: 04/06/2024 15:04:35
*
Le favole mi annoiano
Sono le mani più piccole e quelle più bianche a scomparire prima dietro il bricco del tè o dietro cornici divenute opache a forza di alloggiare vite sbiadite. Ma il nostro è tutto un gioco, lo sai. Giochiamo a nasconderci dagli anni invisibili, dove il cielo ci cade ogni mattina sul davanzale come un uccello ferito; e dove tu sei l’autunno e io la foglia che ingiallisce per prima
Id: 70952 Data: 16/05/2024 13:37:30
*
L’abitudine
Mio malgrado, sei. Sei le sbarre alle mie finestre, il foglio bisunto che cade; il rosa antico che ingiallisce ai bordi nel caldo malinconico da appartamento. Tutto questo ha un suo rumore, un suo peso specifico. Leggero abbastanza da farne barchette che puoi schiacciare sotto un passo un po’ più lungo se la pioggia ci mette tempo a liquefarle. Per il resto c’è la penombra, l’odore di passiflora. Un sapore di vicoli che stagna sulla giacca. L’abitudine al vuoto.
Id: 70621 Data: 23/04/2024 15:27:06
*
La casa dei venti
Hanno portato via gli specchi, i bicchieri dal lungo gambo e il vapore del caffè fatto fresco che ingialliva i tuoi fiori di stoffa. Nudo di sole il muro ricorda le ombre che amavi: una piccola testa ricciuta, l’angolo di un finto Velàzquez, la tua vestaglia d’estate dimenticata appesa. Non rimpiangerle. Come l’aria troverai nuovi modi per confonderti con gli odori che avevi perso nelle lunghe lontananze
Id: 70448 Data: 02/04/2024 09:57:08
*
Svernare
Sei una stagione che non esiste. Non hai braccia e non hai gambe; caldo e mosche vecchie ti muoiono in grembo come su acini non colti. Chiusa nel tuo pistillo hai germinato inverni di tazze a tema, fra i Limoges e i fiori di vetro: lunghi inverni. Lividi. Buchi sulle foglie. Piccole mani su cui riflettere. I tuoi capelli sfioravano la terra; mi respiravi dentro, forse. Ma c’era il gelo e non ti ho sentita
Id: 70402 Data: 26/03/2024 14:08:03
*
Giacinti
Mi sei rimasto sotto le unghie come se ti avessi strappato la pelle. E quanto vorrei che quel resto di linfa non germogliasse rami spogli e petali caduti, come invece accade quando d’inverno c’è odore di giacinti e la nudità delle ore mi somiglia.
Id: 70339 Data: 19/03/2024 14:09:40
*
Che differenza c’è
E’ giugno e c’è brina sui vetri; e c’è che anche solo sfiorarci le spalle ci ridà i vecchi odori delle pesche masticate con la sabbia. Ma chissà a cosa pensi davvero, ora che mi racconti l’ultimo rimedio per i capelli, ora che niente ci assomiglia; tutto precocemente vizzo; e noi sempre più monche di giorni, di occhi e di isole ferme a contare le cicche fra le dita dei piedi aspettando un caffè
Id: 70304 Data: 14/03/2024 13:21:54
*
Il tuono di notte
Notte di grondaie, di cortili; notte di semafori rossi che tremano nelle pozze, come giunche – e io che fermo il vento – io, atroce stasi di un volo mancato come un pesce sopravvissuto galleggio fra i detriti di un cielo rotto io: una scheggia di conchiglia esplosa che nel buio ha abortito i colori
Id: 70240 Data: 06/03/2024 12:53:09
*
Alle cinque
Non ho finito il ricamo. Fuori il tempo è asincrono, ghiacciato su una coincidenza causa-effetto che disconosce gli arabesque del tuo lungo filo di perle sul mio braccio. Al chiarore allampanato e oscillante delle ore rispondi che abbiamo trascorso gli ultimi tramonti ad ammaestrarci per diventare filtri di tè smunti e biscotti assaggiati e che non ci risveglieremo mai dentro un giorno perfetto
Id: 70119 Data: 19/02/2024 13:19:47
*
Retrospettiva
Si sopravvive a tutto: al tubetto del dentifricio spremuto all’inverosimile, per illuderti che non sia finito ai contorcimenti inchiodati su tacchi d’occasione, una sera che decidi di mascherare l’insonnia agli angoli al calore pluviale della tua tazza sporca che ti manca il giorno che hai finito il caffè e ti menti dicendoti che in fondo puoi farne a meno. Si sopravvive a tutto; tranne che alle lacrime sotto gli occhi chiusi
Id: 70098 Data: 15/02/2024 14:39:51
*
Alla fine
L’intonaco piove sui vecchi piatti, sulla foto di tua madre. L’aria fa rumore: senti i ricordi gridare tutti insieme, come grondaie sotto un’unica pioggia. Ora che la museruola stringe, vuoi pane bianco, e silenzioso. Vuoi un orecchino già visto, e vapori di cucina intorno a gonne senza gambe; la litania del venditore di gelsi e le notti dei fiori, di una dolcezza amara; guardarmi e non vedermi, alla fine
Id: 70050 Data: 09/02/2024 10:35:55
*
Paralleli
Non chiedermi da dove venga il suono del grammofono nell’atrio scrostato; forse dietro lo sfacelo degli stucchi siamo già vento fra le spighe, estensione ritmica di uno spazio-tempo dove non serve strofinarsi le labbra per renderle più rosse. Tutto si riduce allo spessore di un muro. Qui guglie come albatri ci osservano dall’alto mentre in silenzio strangoliamo margherite con le dita gialle di polline e di bugie adulte
Id: 70035 Data: 07/02/2024 09:43:15
*
La camera oscura
Dalle forcine tirate strette spuntano ali di carta, e ciocche come bracci. E’ già inverno. Culleremo bozzoli malati dentro tulipani venati di grigio: e pioverà. Fumi antichi scoloreranno l’ottone degli specchi. Il lampadario sarà un trapezio senza rete per pianti nascosti
Id: 69977 Data: 01/02/2024 11:03:46
*
La resa
Le corolle non si aprono in attesa dell’abiuro. Abbiamo rinnegato il confine fra il mento e il petto, perso il sostegno delle pietre sterili che ci nutrivano. Siamo falsi dipinti; nudi malfatti senza cornice. Arrenditi. La stoffa lisa continuerà a brillare come un vetro incastonato nel fango
Id: 69969 Data: 31/01/2024 14:21:38
*
Penelope
Questo non reggere la distanza fra la schiena e il filo d’erba; e disfare goccia a goccia le rugiade che abbiamo mischiato alle manciate di fanghiglia. Tutto è detto. Provi a scrivere di me: l’autostrada all’alba resta il margine di un foglio bianco. Ti aspetto. Saranno ombre sporche e lune invisibili: non importa. Saranno posaceneri stracolmi, di una cenere sola. Ti aspetto.
Id: 69865 Data: 15/01/2024 13:59:26
*
Come polvere
Mi rifaccio il verso: bianca
d’emoglobina ferma, imitazione pacchiana di un falso non riciclabile. Sono rimasta incastrata in una vecchia serranda. Niente più scorre: tutto si bagna due volte nello stesso fiume. Mentre io ho sandali, effimeri sandali fatti di legni nodosi. Non mi salveranno le mele tardive avvolte nella plastica a bolle; ormai smozzico le mie colpe come pane e vendo sogni smessi a metà prezzo
Id: 69836 Data: 11/01/2024 13:26:39
*
Double-face
Voglio chiudermi in una scatola di scarpe essere la chimera di un ragno in qualche punto scosceso del muro; sondare l’irraggiungibile spazio-tempo dei tanti peace&love spiaggiati su immaginari piattini da tè come limoni spremuti. In una vita precedente ero carta da scrivere, morta ingiallita e senza una parola. Preferisco scegliere da sola il mio fagotto di stracci per abortirmi, semmai quando tutto sarà dannato
Id: 69833 Data: 10/01/2024 14:51:34
*
Non ancora
Aspetto un tram che non passa mai sperando che sia l’ultimo; l’occhio fissa la pozzanghera più livida e scontenta, fingendosi specchio per non guardare il fondo. Ho imparato a rifrangere la luce: basta una guancia gialla d’ocra, e un braccialetto di vetri rotti. Così mi cerco la curva della schiena; come il folle che segue la sua bara
Id: 69824 Data: 09/01/2024 14:12:33
*
Il deserto bianco
Siamo figli di un abbraccio ostile. Il tempo è una bulimia che ci vomita addosso attimi nudi; sottopelle i trucioli si spacciano per frammenti di un ipotetico sé troppo vivisezionato. E anche oggi non resta acqua per i tuoi fiori: appassiranno. Saranno capelli lasciati ingrigire sul pettine senza una carezza
Id: 69771 Data: 03/01/2024 16:16:59
*
Ricordami
Mi arrendo lascio visi immaginari, a piantonare le tende nel nero insonne che mi nutre. Lascio emisferi sbavarmi addosso nel pomeriggio già lunare: lattescenze. Spazi vitrei senza importanza, e cornicioni feriti fuori dal cerchio perfetto. Lascio. Sarò la madre mai nata, per sgravare finalmente il dolore da tutti i miei vuoti
Id: 69736 Data: 28/12/2023 14:54:18
*
ll suicidio dei vasi comunicanti
Un trito delle solite impronte premeditate, sul labiale che sa di pesca e poi l’estate, che vuol essere ostinatamente dozzinale; lo zenit ti sorprende in certe bottegucce, al prezzo di pochi vetri colorati. Di sera non sei che saliva di zucchero su un vetro nel brillio untuoso che dovrebbe farti bella. Verranno le lanterne, e scopriranno la nuca e verranno gli occhi a raccontare l’amarezza delle gioie anche se tu non vuoi
Id: 69723 Data: 27/12/2023 13:47:02
*
Anemone
Dicono che si può attingere luce dal sole, e ossigeno da piccole mani chiuse a pugno su una vecchia falange invelenita; ma io vengo a riva lentamente, e non sento il rosso delle cortecce appese ai furori tenui e illusori del primo mattino. Cullami tu allora tu che hai braccia d’acqua, a volte e la bocca sporca di terra per il canto dolce di un silenzio che non mi tradisce
Id: 69680 Data: 21/12/2023 13:53:38
*
C’era la nebbia
Probabilmente avevi le mani troppo sporche di cioccolata per accorgerti delle mandorle che fiorivano sui gusci; probabilmente avevi primavere violente fra lo smalto sbeccato dei vasi e la ruggine sulle siepi di cipresso. Ormai carne e petali di gerbere hanno confuso gli odori: e chissà se ancora ti chiedi perché i lecci sonnecchiano all'ombra dei terrapieni
Id: 69625 Data: 11/12/2023 13:43:22
*
Idola
Arrivi al punto che tutte le voci ti collassano una sull’altra, come piani di un crollo annunciato; impossibile distinguere la voce di un bambino dal latrato di un cane. Puoi solo immaginare nuche albine, perlescenti. E pensare che di queste pseudo-vite da tramonto aranciato sullo sfondo sia più cosciente la tua tazza incrostata di caffè vecchio e di smunte certezze; che siano più cariati gli smalti bianchi lucenti a contatto con le frasi fatte e gli animaletti swarovsky in ordine finto-sparso-casuale; che vivremo e moriremo come un boccone sputato a terra e poi rimesso in bocca
Id: 69161 Data: 29/09/2023 13:56:29
*
La penombra non riflette
Comprami ancora lo zucchero filato: ad un tuo cenno darò le spalle al capezzale, come tu vuoi. E pioveranno bonbons sui mattini di pietra e tele di ragno da scatole dipinte: come tu vuoi. Ci sarà un filo bianco a imbastirci l’eco della pelle rimasto nello specchio, e una risacca opaca di bicchieri sporchi a implorarmi di addomesticare la luce. Peccato sia tardi: la sera ci sgretola addosso un buio di zinco e di rami spezzati. Così mastico radici amare, immaginando di esserti ancora e odiando la terra meschina sopra i tuoi piedi
Id: 68986 Data: 07/09/2023 13:44:01
*
Origami
Non posso dire, onestamente a quale capo del nylon sia legato l’amo né quale istinto d’ubriachezza mi faccia abboccare dalla parte giusta; so soltanto che oggi la stanza ha i muri gialli di stanchezza, e fiori al metanolo sulla carta da parati; e tutto ciò a dispetto del sole che dilata la pupilla, rabbuiando le macchie sulla cerata senza finzioni. “Ecco il senso di poche frattaglie pensanti appiccicate alle dita!” diceva un demiurgo rimestando nella noia e pensando che la polvere prima o poi mi avrebbe dato un nome
Id: 68817 Data: 09/08/2023 14:26:33
*
Morgaine
Ho il vizio di masticare confetti andati a male di giocare con la colla che s’appiccica alle mani e vivo di stanchezze ripetute, di ossari a scomparsa vivisezionando l’aria nella plastica a bolle mentre mi eclisso dietro un dito
Id: 68596 Data: 28/06/2023 15:22:49
*
Fragmenta
Troppe rose oggi, mio Dio troppe rose: la cipria non rende giustizia al sudore sotto le luci. E’ una ribalta triste il piano di fòrmica, con le piccole ditate sbiancate a forza e le impronte dei piatti ancora caldi; ho mille occhi spiritati dentro gli occhi, e mi stordisco nel ricordo della lacca sulle tue mani tozze e del sopracciglio ad ala di gabbiano. Di te restano barchette di vetro, che mi insegnavi a riempire di sogni e il suono dolce di una vecchia arpa senza più corde
Id: 68570 Data: 23/06/2023 14:52:07
*
Caramelle amare
L’asfalto è irrespirabile, sarà l’afa o la corda bagnata intorno al collo, chissà. Le crepe ispessiscono la pelle, fra una spina e l’altra ma lo specchio è ipocondriaco, s’ammala d’illusione. Continuo a correre coi tacchi a spillo sulla grata ignorando i vetri rotti.
Id: 68539 Data: 20/06/2023 11:45:48
*
La città dei fiori chiari
La signora delle bambole si chiamava Clara: la vetrina berciava immagini di plastica viziata e il mio piccolo cappotto, e il tuo in frammenti sparsi. C’erano balconi dai gerani violenti e fa diesis urlati dietro tende sempre chiuse; c’erano fiori chiari sulle tue mani sottili come giunchi d’acqua
Id: 68517 Data: 18/06/2023 08:24:59
*
Lavati la faccia
Io sono l'angelo straccione che parla con gli ubriachi senza nome, sui binari della metro porgendo loro l'ultima sorsata. Sono il ponte divelto di una città fantasma sono il pane azzimo, la terra smossa la pioggia acida sui campi. E sono lo scheletro legnoso d'un fiore che sguazza dentro l'acqua putrida, vecchia di tre giorni supplicandosi di sbocciare una volta ancora.
Id: 68462 Data: 12/06/2023 13:52:13
*
Erato
Vermi anaerobi mi cingono la fronte di mirto. Le mie braccia cariche di mussola gettano in aria mucchi di parole per vedere se cadono in piedi. Non ho apostatato dall’ anafora volatile che si nasconde dietro un filo d’erba: in gola, un sapore di muffa e foglie morte mal rimasticate
Id: 68392 Data: 30/05/2023 08:30:30
*
Potresti
Potresti attutire il rumore che faccio cadendo; con le mani invece rabbocchi quello che non manca e mi peschi a caso dal sacco delle foglie. Ho voglia di liquirizia: ma non ricordo più la strada che porta alle tue tasche. Sotto la lampadina a risparmio si diventa letargici, ragionando d’uva buona e del mare sotto i treni e delle lenti da lettura che ti sperdi per casa. Fuori l’ autunno ostenta certi fiori piccoli che quando li calpesti fanno un silenzio odoroso e impotente; ma tanto, mi dici, verrà la pioggia a lavare via la terra nera dal mandorlo
Id: 68335 Data: 22/05/2023 13:42:31
*
La carezza invisibile
Ti sento nei capelli, inaspettata. Nell’aroma del mio cuscino cosparso di fiori. In punta di piedi, leggera come un silenzio arrivi col vagito del sole appena nato. Esiste una gioia che mi riscopre bambina a respirare la luce nel palmo della tua mano. E sono carezze immaginate, e sussurri d’ombra sul piede che sprofonda tra le foglie ancora vive. Cosa aspettano le lacrime, infrattate come pioggia cosa rubano al tempo i nostri abbracci fatti d’aria? Ora che sei tornata temo lo spuntare del giorno.
Id: 68294 Data: 18/05/2023 09:51:56
*
La dodicesima casa
Buio ma non abbastanza da farmi marcire serenamente nell'angolo grano ammucchiato, dimenticato al vento quando la falce è meglio dell'oblio non ho raccolto sole oggi, sul lato bruno delle spighe solo il gelo dei migliori inverni tramontati in fretta, e silenziose voragini di notti, immense come chiese come braccia mai sazie di tutti i petali bianchi che ho seminato per la via.
Id: 68227 Data: 11/05/2023 08:06:17
*
Arcobaleni bianchi
Cos’è il passato, in fondo? Solo un enigma basculante a disposizione dei perdenti di passaggio. Non è più tempo di parallelismi anemici da sfogliare con una sola mano, quella reietta. Ho stilato liste di tutte le astenie possibili ma è troppo tardi per gestirmi nell’attrito delle spore: per corroborarmi, ormai ho solo la mia nuda, furiosa indecisione. E in sottofondo, la percussione delle mie latenze sull’ipossia delle foglie stese ad appassire. Eppure, non tutto è perduto: resta mia la solitudine dei chiodi.
Id: 68206 Data: 08/05/2023 11:48:58
*
Rampicanti
Scheletro dentro scheletro, per riempire di noi il garrulo abisso di una crepa sul muro ormai, che il vento sia spranga o carezza sul rantolo silenzioso dei nostri anni abbiamo nel sangue il mormorio dell'acqua e il pianto sommesso di un cielo antico
Id: 68176 Data: 02/05/2023 11:13:18
*
Tralci
Ti compiango, così come sei mio verde, intollerabile riflesso tracotanza di linfe annacquate, di sottigliezze ritrite grato alle fragranze struggenti, all'amore brutale della nuda pietra e confuso, sulla genesi di quel frutto guasto che potrebbe appartenere a me o al parto isterico di una mantide pentita
Id: 68156 Data: 28/04/2023 13:57:52
*
Volare ancora
Avevo troppa neve sul cuore da tenere stretta; odiami allora ogni volta che il mio passo ti accarezza le ciglia senza vederle. C'è un che di biondo adesso, un profumo di legna, e di mosto nel vuoto che si è fatto dentro; ali che ho glissato da tempo, nuda come una foglia sulle scale in una sera di fuochi.
Id: 68143 Data: 25/04/2023 11:20:13
*
Nell’ultimo filo di vento
E io amo i tuoi contorni disillusi, il tuo respiro sfiorito; sei da afferrare a piene mani, come grano fra le dita in corsa. Senti, amor mio, quanti sussurri nell'aria, quante romanze antiche? Sai come ti amo? T'amo dalla culla d'un tempo lontano, quando i sassi sgualcivano le tasche, perché mi perdessi in un ultimo disperato filo di vento. Ritrovarti nel bacio di una stella tardiva, alla fine della strada! Nel tramonto siamo ombre che odorano di arance, e di illusioni perdute.
Id: 68109 Data: 20/04/2023 10:45:25
*
La lunga notte del poeta
Oh, quanto invecchia sverminarsi al passo! La mia è la poesia dei biscotti pestati, della pelle smunta. E’ lo spleen di un epigono, un cataplasma d’uva acidula sulla nevralgia di un sorriso sublimato a ghigno. Annega nauseabondi mazzetti di viole nella fanghiglia triste di una suola ribattuta. Usa i punti metallici con la sparachiodi per appiccicare uno sputo al foglio. E non ha nulla da offrire a parte il rantolo muto degli sterpi al vento e la morte lenta d'un fiore solo.
Id: 68103 Data: 19/04/2023 09:00:44
*
Un granello di sabbia nel vento
Ho seminato tracce, volubili come imposte lasciate a sbattere contro il lamento della notte. Ho raccolto gusci spiaggiati di sogni, incantato pelli di serpente, tessuto ragnatele per gli occhi. Oggi l'onda mi si ritira sulle braccia. Ecco la marea scura, che gonfia il petto e poi lo svuota. Torno ad essere la noia, le ossa, la polvere negli angoli. Il sasso che rimbalza sul livido piattume d'un giorno sprecato.
Id: 68060 Data: 11/04/2023 13:33:04
*
Linfa d’autunno
Foglia sgualcita, trasvolo lungo il fiume dove l'acqua ha le tue braccia, e un retrogusto di lacrime mentre mi accoglie. E' lo stato larvale della farfalla che rientra nel bozzolo, e che s'appaga d'ovattato niente, rinunciando alle ali che ha bruciato tra il calore del grano maturato al gelo e il profumo struggente di un giorno che non torna
Id: 68029 Data: 05/04/2023 10:49:12
*
Dammi un nome
Alitando controvento m’involo su pedane di cromatismi spuri viatico il seppia scuoto al vento gli schizzi di colore mentre scricchiolo sotto il peso delle nubi e nel sonno embrionale ritorno pioggia allo sgravarsi delle ciglia forse il parto di quell’ unica onda repressa che non ha mai raggiunto l’abbraccio della riva
Id: 67998 Data: 30/03/2023 10:18:12
*
Pelle e vetro
Via i muri; da tutte le parti mi premono alberi, alberi sulle gambe come radici mozzate, alberi a sventrare l’orsacchiotto che sa e grida di vento, vento che fa le foglie rosse e le mie labbra rosse, e le ferite più rosse e grida che ammutoliscono i sogni, sogni da due lire di una bimba che non pesa, sogni di pelle e vetro; terra di falene morte senza luce
Id: 67993 Data: 29/03/2023 13:29:49
*
Equinozi
La schiusa mi coglie fragile,
ingiallita ai bordi – come cosa morta mentre nasce ogni cosa; un seccume di pagina
nell’aria che odora di radici nuove – ancora una volta in ritardo sulla mia stagione. Cadrò. D’altronde Graziosa diceva
che autunno non s’accoppia a primavera
Id: 67965 Data: 24/03/2023 10:57:22
*
Germogli
Odio la primavera perché mente al singulto dell’acqua, chiamandolo palpito e perché inganna i fiori con l’onnipotenza d’un giorno tacendo la neve sotto le zolle agre. Solo io non dimentico che il ceppo è solo uno scheletro e che non può germogliare.
Id: 67959 Data: 23/03/2023 08:21:40
*
Cogito
E’ tempo che il dubbio mi soppesi, che sfondi il muro delle cartilagini represse: ho i margini stondati, e di riflesso resto caduca al mio fiorire nella sclerosi compulsiva delle stagioni
Id: 67949 Data: 22/03/2023 11:17:20
*
Sedotta dai profumi del buio
Le rose più belle hanno petali neri dalla pelle di filigrana, in controluce l’anima traspare dal nettare aspro come sangue e dai morsi sulle labbra carnose avide sempre del dolce sapore delle spine
Id: 67909 Data: 16/03/2023 13:34:41
*
In etere
Bastarmi. Come se le braccia bastassero al petto. Il freddo è una sola notte che mi piove dagli occhi; e il cuore è così vicino alle dita che non riesco a toccarlo
Id: 67886 Data: 13/03/2023 11:27:11
*
Misantropia
Solitaria vibro per alienarmi con destrezza da contesti di cantiche abbreviate scontornando noviluni da finestre aperte controvento mentre l’urlo fioco delle luci al neon finge di avermi soltanto immaginato
Id: 67851 Data: 06/03/2023 08:26:19
*
Cristalli di sale
E mi lasci svanire, ombra bianca su cielo bianco; rarefatte, le ali perdono i contorni. Hai fissato in chilometri il tempo di un’alba. Io sto tra il filo di fumo e la cenere; sono il riflesso del sale sull’orlo del bicchiere quando tutto il silenzio si perde alle spalle e resta solo il rumore
Id: 67821 Data: 01/03/2023 08:25:58
*
Un urlo di sola andata
Il ponte dà scacco ai vinti, lo sento non andrò lontano lo dicono le mie toppe ai gomiti e il sicomoro che perde le foglie a marzo poco male, mi consolerò masticando gomme al lucido da scarpe e tenendomi ancorata all’ultimo nervo scoperto come sempre
Id: 67810 Data: 28/02/2023 10:14:04
*
Mare senza sale
Il passatore mi chiede di scendere anche se la riva è lontana, mi lascerò galleggiare ferma e inutile come un baco stanco di tessere il suo filo di vita scadente al prezzo di un’anima coi sigilli alle palpebre in punta di piedi sul niente mai abbastanza piccola da scomparire in quella scatola dove il tempo s’infratta e chiede solo di morire
Id: 67782 Data: 24/02/2023 11:21:02
*
Il nodo
Ora mi sono chiari gli incastri di viola quel tuo essere ambidestro con la parola e quei grandi bouquets, dagli steli sottili stenti di foglie, pronti a morire dove cade la luce
Id: 67780 Data: 23/02/2023 08:37:05
*
La ragazza col gatto
Mi mettete in posa su un carretto dipinto e non sentite, fra le giunture molli i fruscii delle ortiche. Nessuno sente. Eppure le mie grida sono grida; a volte tracciano bestemmie nella sabbia calda sotto il piede del venditore di braccialetti. Mi avete disegnato addosso piccole pervinche assetate mentre la carne si disfaceva nell’erba alta: lasciatemi ora! Lasciatemi essere la sedia zoppa accanto alla finestra, una statua di polvere e di odori appassiti nell’ebete azzurrità che confonde gli strappi.
Id: 67768 Data: 17/02/2023 09:15:33
*
Impasse
Quello che non sapevo è che anche le cornici s’impolverano qualche volta; e hanno l’odore dell’amore rimasto in gola, quel dolce triste della frutta cotta nelle cene ordinarie. Noi. Noi e i silenzi. Noi e gli alti specchi. Noi e il muro dei quadri grandi e brutti che dovevano esserci. Fuori, invece. Fuori c’erano i gelsomini di notte e tutti i cinema all’aperto dove non andavamo. Sul comodino ti lasciavo, come di consueto la mia busta dei sogni con le parole che non riuscivi a dire, qualche vecchia forcina di mia madre e la foto del defilé del trentaquattro a Londra dove mi si vedeva in piccolo
Id: 67757 Data: 13/02/2023 13:39:40
*
La pace oscura
In un’altra vita ero una nuvola senza coraggio, non mi addensavo nera nel cielo, e non piangevo d’estate sul grido estremo dei fiori; lasciatemi così, dicevo, infeconda nell’arsura settembrina, bianca nella mia pace oscura
Id: 67684 Data: 02/02/2023 10:55:04
*
Il ritratto
Prendo larga la curva del cortile; e non importa poi se tutto si riassume in una pagina da accartocciare fra le mani. L’ubbia mi ricuce. Da una me in seppia mi arriva il ricordo di mille soli scomposti dentro un tubo di cartone. Ero: il rossetto mentiva l’esanguità delle labbra, e l’anonimato dei vagoni letto. Le braccia bianche cullavano narcisi. Dagli occhi spurgavo acqua e sabbia; per tornare a galla nonostante i minuti che mi facevano naufragio
Id: 67678 Data: 01/02/2023 10:41:13
*
Nella brughiera
Sono spenta. Solo bisbiglia questo vento, mi pare. Le ore fanno lume, impietose a segnare la linea di confine fra le pieghe della bocca e il nulla. Di cosa sia fatto il tramonto adesso e perché resti ancorato ai rami più bassi non ho certezze, né della finestra che rantola agli oggetti additandomi come il virus stanziale dei cattivi ricordi. E mi cresci come buio nel ventre, spiando la terra da dentro là dove la notte respira, ancora, col tuo ultimo respiro.
Id: 67661 Data: 30/01/2023 08:53:20
*
L’aurora
Ogni dissonanza tace nel profumo dei primi usignoli, modulazione della notte che si dirada lentamente, dalle ciglia - mi avvolge l'abbraccio del tuo caffè, morbido come una vestaglia, delizioso aroma che si sgranchisce con la brezza languidamente, sulle imposte - baciami adesso che ogni cosa inizia, fermami, sulla soglia corrucciata di un pensiero assillante di numeri, e di attimi da rincorrere anonimamente, tra la folla.
Id: 67634 Data: 24/01/2023 09:24:41
*
Seminare il buio
L’unica mia luce: il riflesso delle bugie fra le scapole dorate, le candele dei ristoranti panoramici in una sera dove niente ha sapore e dove spugne imbevute d’aceto nutrono le vene vuote delle orchidee per qualche ora; poi, sarà il morire oppure no; non ha più importanza.
Id: 67551 Data: 11/01/2023 09:21:31
*
Di passaggio
Fiori di neve ghermiscono l’attesa. Son fatti d’aria novembrina quei cespugli di rose bianche, e caduche
annichilite nel loro stesso profumo, come me in te prima che lasciassi per sempre la mia mano
giovane foglia che il tempo ha raccolto sterpaglia nel vento, da quando
sul tuo sorriso d’altri tempi è sbocciato l’inverno
Id: 67422 Data: 20/12/2022 11:18:03
*
La valigia
Ho fermato una nuvola stanca dal finestrino opaco del treno alba assonnata fra lampioni bui Semino lacrime di neve sulle mie orme forestiere posso scavalcare i giorni Bagaglio leggero il futuro memoria mia dolente oggi non sono nessuno Nessuno d’importante
Id: 67342 Data: 07/12/2022 09:05:56
*
Ferro battuto
Di tutto quello che avevamo sognato è rimasto qualcosa appeso al soffitto ma quattro lampadine fulminate e una buona non fanno luce: e però avanzi, ostinandoti a credere nella catena che regge il peso. Quanto a me ho la polvere dei giorni che mi basta, e mi calza dove anche la tua ultima impronta sparisce
Id: 67333 Data: 06/12/2022 11:16:05
*
Dormienti
C’è una lunga ferita sulla mia corteccia guasta, fra i vermi e i silenzi nascosti. Siamo pioggia. Annichiliti, io e te, nella morte acquosa di un fiore che non ha mai trovato una zolla in cui perdersi.
Id: 67305 Data: 01/12/2022 13:10:43
*
La leggerezza
Sono qui, bellezza che nessuno vede nel bacio atavico fra i riccioli e le fronde; nel frullo d’ali che nasconde, d’angelo o d’uccello e nel fingermi fiore, e poi stelo, e poi umore di terra, come se non esistessero più vene nè radici, a tenermi insieme; come se non fossi un corpo estraneo, una resina vischiosa nella solida fragilità dell’esistenza.
Id: 67293 Data: 30/11/2022 08:28:23
*
Sole di mezzanotte
Veli ci coprono appena e in un filo d’erba ingiallisce il vento illusioni la neve dentro un cielo di vetro le transumanze di angeli e farfalle improvvisate nel copione infecondo e breve che qualcun altro aveva scritto per noi ma il baricentro si è spostato a nord dove i nostri vuoti non combaciano mai e interstizi di ghiaccio fra distanze non vissute dissetano il cuore nell’arsura delle notti con il sole a rischiarare l'eternità di un sogno che non ci appartiene
Id: 67242 Data: 23/11/2022 10:27:14
*
Basalto
Noi siamo il silenzio che ci unisce: una ginestra e il suo abbraccio di cenere.
Id: 67196 Data: 17/11/2022 08:46:06
*
La voliera
Il giardino e la sua gabbia vuota, da riempire coi silenzi. Parlavi sempre dei silenzi, tu; di quelli che non dicono, che scavano fossati, che distendono in bell’ordine le ciocche tagliate e ne fanno corde per i polsi. Parlavi di silenzi che non so. Mi resti, ora; con le parole che non avrei voluto e questo pianto di neve sui rami.
Id: 67012 Data: 25/10/2022 14:23:19
*
Non ha importanza
Silenzio. Silenzio dov’era musica, silenzio sulle mani, sul gorgo imploso dove finisce la pioggia dei giorni, coi detriti che non dicono, con tutti i fiori che non si aprono.
Id: 66832 Data: 06/10/2022 10:15:41
*
Indaco
Diversa, dicono di me eppure amo il vento fra i capelli anch’io, erbaccia nata per dispetto dove avevano piantato una rosa, nota variopinta, scivolata per caso su questo rettilineo di rumori bianchi da un astro lontano, irraggiungibile dove gli angeli solfeggiano fuori tempo, pura, e brutalmente vera con gli occhi sgranati sul mondo, luna immobile sull’acqua, riflesso insensibile al soffio vitale del cemento
Id: 66819 Data: 04/10/2022 08:41:29
*
Piccoli pugni di terra
Quando le ali cadono lasciano erba smossa, e vuoti carichi di braccia respirate nel punto esatto dove le mandorle e i crisantemi si sfiorano, e si pensano uguali tristemente per aver dentro qualcosa di bianco, quasi un vellutato pianto e non saperlo ricordare.
Id: 66728 Data: 22/09/2022 08:40:21
*
A metà
Ho amato come si amano gli angeli: a metà. Un’ala spezzata ha fatto da cornice. Forse avevo paura di rimarginarmi presto – ed era terrore, il mio – o forse temevo il logorio dei passi su quel lungo tappeto disteso fra la follia e l’abbandono.
Id: 66724 Data: 21/09/2022 16:01:35
*
Angel
Che il tuo volo mi sia lieve nel ricordarti carezza, che mi sia lieve il giorno, dove tutto è stanchezza; ora che sai di foglie.
Id: 66634 Data: 12/09/2022 08:28:46
*
Il rovescio dei sassi
Ti accorgerai, a un tratto del tappeto spostato; dei colori che hai dato, a tutte le cose senza averli mai visti delle piccole ali rimaste nei bozzoli per non morire d’inverno
Id: 66204 Data: 11/07/2022 08:26:39
*
Caffè e sigarette
Dei tuoi quadri, più grandi delle pareti non mi sono chiesta la provenienza; d’altronde seguire il cadenzato di una posa o contare gli ombrelli sarebbe come dare un colpo di phon a una mosca e pretendere che voli per colpa mia. Voglio invece di te un ritratto virale: e dipingerti io come un gelone d’estate o un apoplettico colpo di spugna, o il jolly dentro un mazzo di carte truccate. La morte è uno stato ipocondriaco, lo so: in virtù di che tu galleggi in acque buone fra un silenzio che fa chiasso e le ghirlande senza fiori
Id: 66179 Data: 07/07/2022 08:44:20
*
Polveri sottili
Non so più quale amore mi raccoglie oggi: se quello del mendicante per il suo vecchio cappotto o quello della foglia secca che vola in tondo sul marciapiede sperando che qualcuno la calpesti. Non ricordo i baci, sai: ricordo solo che eravamo scalzi. Come il silenzio ora hai stanze chiuse e ringhiere: trattienimi.
Id: 66144 Data: 01/07/2022 13:29:11
*
Souvenirs
Arriverà finalmente il giorno in cui tutta la nostra storia sarà scritta dentro un brutto portachiavi di plexiglass; allora guarderemo le nostre cotonature in formato 9x13 senza sentirci sopraffatti. Continuerai a regalarmi boccette di zagara e chiavi di serrature cambiate: tutte cose che potrebbero salvarci. Ma al momento mi serve spazio. Io stessa ricetto polvere in attesa di qualcuno che ricordi dove mi ha comprata
Id: 66092 Data: 23/06/2022 11:03:02
*
Vedessi com’è bianco il giorno
Non uscire: così bianca ti confonderesti con la neve e ti perderei. Non dormire: fra le tende accostate lasciamo tremare la luce, un poco. Hai l’ultima sigaretta: fumala. Questa volta entrerai nel cono d’ombra a piccoli passi
Id: 66051 Data: 17/06/2022 10:52:29
*
Disgelo
Sbocciare; sfiorire. In tutto un profumo sottile, un male necessario. C’è una vena d’abbandono, nascosta in ogni primavera: la ruggine fra l’edera e il cancello, i tuoi occhi sinceri, e il vento che lasciammo ieri su un viale di petali caduti.
Id: 65994 Data: 07/06/2022 10:46:57
*
Lentamente
Sola. Sono la piccola solitudine dei fiori quando non trovano il vento alla giusta latitudine da potersi dire carezza, olfatto, tintinnio di bicchieri; sono la pioggia che guarda gli uccelli sotto la gronda senza potersi fermare. Da questo cielo continuano a passare voli mentre io continuo a cercarti a ritroso seguendo il calco delle mie ferite.
Id: 65935 Data: 30/05/2022 08:41:51
*
Lux
Sul palmo delle tue mani nudità di foglia rabbrividisce al tatto - alchimia di una carezza - è solo polvere, ma alla luce sembrano mille piccoli soli
Id: 65887 Data: 25/05/2022 08:29:43
*
Alla corte dei miracoli
Vengo dal purgatorio dei perdenti, vuote le bisacce, incerta destinazione di villaggio in villaggio, pellegrina inquieta mi fermo dove vanno a morire le stelle il re degli straccioni mi scansa col piede forse perché è più ricco di me perché affamata mendico minuzzoli di sogni, esposto il mio cuore a tutte le intemperie della mia vita solo il torsolo rimane
Id: 65875 Data: 23/05/2022 11:14:02
*
Isola
Scusami. L’edera tracima la serra. La terra ingrassa cose stanche, violacerbe, di cui non conosco il nome. E’ il vuoto aromale. E in questo niente da espiare, dove niente si muove, il mirto impaziente in un attimo sfiora.
Id: 65834 Data: 18/05/2022 10:24:53
*
D’autunno
Avevo troppa neve sul cuore da tenere stretta; odiami allora ogni volta che il mio passo ti accarezza le ciglia senza vederle. C'è un che di biondo adesso, un profumo di legna, e di mosto nel vuoto che si è fatto dentro; ali che ho glissato da tempo, nuda come una foglia sulle scale in una sera di fuochi.
Id: 65816 Data: 16/05/2022 16:02:02
*
I tuoi angeli (ad Alda Merini)
Li hai sentiti respirare fra i sentori di lavanda dei cassetti nelle tue stanze che nessuno voleva vedere, sapevi che ci amano sbagliate chiuse nel nostro mondo di voli fragili mentre ci rosicchiamo le unghie per non graffiare via dall’anima il dolore seppellendoci sotto tappeti di petali ingialliti, piangendo per un cane che soffre, li hai visti come li vedi adesso quegli angeli che si dannano per amore, che ti parlano anche quando non sbocci, aborto d’un fiore nero fra le zolle di una primavera diversa.
Id: 65779 Data: 12/05/2022 08:55:47
*
Quello che so
Non importa se un fiore che appassisce fra le pagine lascia un’ombra inodore che non scompare se siamo tutti strappi deliranti, nella tela antica che un male oscuro corroderà in eterno clandestini a tempo in questa strana osmosi fra l’infinito ed un pugno di terra ti ho perduto, è quello che so e tu, caldo rifugio odoroso di talco e di carezze sei diventata il gelo di un vento che soffia tutte le volte che un angelo piange
Id: 65761 Data: 09/05/2022 12:15:43
*
Zucchero per i giorni amari
Non c’è più il tergicristallo a movimentare la scena: il fluido resta fermo nei polmoni, fatta eccezione per qualche sasso piatto che lo sfiora di striscio facendo i cerchi. Pianto rami acerbi: ma il canneto è umido e i limoni nascono malati. Così lascio questa terra di finta torba portando con me solo l’essenziale: una lucerna senz’olio, le muffe di una vecchia casa demolita e una dose di veleno per tutte le notti in cui mi ricordo di sognare
Id: 65699 Data: 02/05/2022 14:17:21
*
La gabbia
C’è una mia costola che aspetta, un’altra è rampicante. La terza è il lenzuolo vecchio che è volato via perché avevo dimenticato le mollette e l’ultima sei tu, che continui a cedere scoprendo il cuore: un fragile contenitore di voci.
Id: 65665 Data: 27/04/2022 10:10:55
*
Germogli
Odio la primavera perché mente al singulto dell’acqua, chiamandolo palpito e perché inganna i fiori con l’onnipotenza d’un giorno tacendo la neve sotto le zolle agre. Solo io non dimentico che il ceppo è solo uno scheletro e che non può germogliare.
Id: 65615 Data: 21/04/2022 08:35:23
*
Silenzioso perdersi
Non così respirando frammenti di vetro e lasciando al destino l’ultimo fiato non così chiudendo gli occhi sul far del giorno e scavando tra i ricordi fino a farli sanguinare nel cuore non ho più veleno per sopravvivere alle mie ferite e il destino è un guerriero solitario che non accende fuochi nella notte
Id: 65608 Data: 19/04/2022 08:34:30
*
Ridi
Ci siamo messi un rametto fra i capelli – un rametto per uno – che spero ti distolga l’attenzione dai miei mocassini senza calze; il tailleur è freddo, e veste goffo nella luce umida del dopopioggia. Sorridere abbracciati in questa strada lucida di guerra assorda come una vetrata improvvisa che s’infrange nel sonno; però ridi e spendi tutte le tue risate in questa tristezza che non mi regalerai mai più.
Id: 65550 Data: 11/04/2022 10:45:33
*
Velvet
Cercami dove tutto finisce. Lento è il lavorìo dell’alga; ossida le chiglie nel canale. Mentre io fiorisco ancora negli autunni di mezzo, quando le ore sono asfodeli sotto i porticati e il pettine odora di colonia per bambini. Ho voluto un nido oltre le cortine, sulle rocce a strapiombo, un vecchio merletto per proteggermi le spalle come fosse ombra.
Id: 65438 Data: 25/03/2022 10:07:44
*
Ho solo aperto le braccia per volare
Adesso mi sento al sicuro anche se le penombre del bosco hanno prosciugato il fiume dei miei giorni; dalla scogliera degli spiriti dormienti ho seguito il richiamo del mare, stregata dalle poesia di un violino scordato, di una canzone non ancora scritta, fragile e selvatica come un fiore di strada mentre serravo il sole fra le braccia nude prima di lasciarlo andare
Id: 65428 Data: 23/03/2022 16:55:41
*
Pelle di lucertola
Avrò ali per non morirmi dentro, avrò tutte le sfumature del buio; allegoria di me stessa, rinascerò dalla polvere dei miei resti per regalare all’anima tappeti di muschio dimenticando l’umor vitreo della scorza lasciata a marcire con le foglie
Id: 65385 Data: 17/03/2022 11:08:38
*
Io dentro una lacrima
Color della luna ti scivolo sul viso sono una goccia d'aurora, tra i filari dei pioppi scandisco risonanze e tremo, e germoglio autunni spenti come un’eclissi un sibilo arcano, fra corde dismesse un ghibli a disarmare deserti, di sabbia e di cinismo a perdita d’occhio, il volto del tempo che m‘ affila nello specchio sono io che mi bevo, e mi sperdo nella marea infinita di una lacrima.
Id: 65372 Data: 15/03/2022 11:35:39
*
Istantanea
Quella strana fossetta che mi vive sulla guancia, quella voce finta da nenia per cantare la notte ai bambini io tu rughe e cipria sale e ferite e tutt’intorno il braccio, difesa ossuta del tuo piccolo mondo – reggere, cullare, maledire – con l’odore dell’erba bagnata e la luce selvaggia dei papaveri sulla postura legnosa: così nascondi le linfe ancora inquiete tra gli alberi morti
Id: 65271 Data: 01/03/2022 10:19:44
*
Ti vorrei ascoltare
Ricordami quel vento di capelli chiari, il tuo passo leggero disseminato di chiodi raccontami il paese, col grigiore finto- dormiente delle case, e un'afa di mele mature per le salite ombrose; e dimmi delle vendemmie, e del cielo aspro e antico dove tutto svaniva. Dimmi. Di te, del fumo denso nelle chiese, e dei canti come dogmi intrisi d'incenso e di colpa: un gradiente rosso- petali, che scolora nel ricordo e lascia solo le spine
Id: 65244 Data: 24/02/2022 09:48:33
*
Samovar
Mi spezzo proprio ora che il vento si ferma: ed è una morte gentile, dove trapassano i sogni, le rose, e le cose perdute che vedo solo io; e dove amore è un modo come un altro per chiamare la solitudine
Id: 65235 Data: 22/02/2022 14:43:02
*
Le gerbere
Non ti ho comprato le gerbere. “Abbiamo colori bellissimi, oggi” diceva la signora dei fiori. Colori. Bellissimi. C’era un azzurro che tremava nelle ossa: inverno e rimpianto. Giallo il polline che il vento portava lontano tra gli aranceti e il mare; dove la vita ti urla negli occhi. E sotto l’erba, petali ancora freschi che nessuno ricorda: il viola delle cose non colte.
Id: 65204 Data: 17/02/2022 09:15:29
*
La somiglianza
Tu, mia piccola imperfetta. Tu, l’impronta di un guanto a mezze dita. Respiro i suoi capelli per accarezzare i tuoi perché so che avreste avuto lo stesso sapore. Io ti so. Ti so con la mia voglia di ridere per niente di cogliere le spine per non uccidere le rose. Fatta d’ali di vetro e di ossa cave mentre ti dimentichi di volare. Si, bambina mia io ti so con tutta la bellezza delle cose fragili.
Id: 65189 Data: 15/02/2022 10:34:34
*
Lo spazio fra due punti
Ecco il fiore dalle foglie scarne, la farfalla dimenticata sugli spilli. Figlia di Imran, di quante croci è fatta la sabbia che calpesti? Il respiro è pianta che germoglia sulla pietra. La tua mano, un velo sottile che si posa sulle cose.
Id: 65090 Data: 30/01/2022 11:00:26
*
Non avrò memoria #GiornoMemoria
Non sono niente fra i mucchi d’ossa senza fiori, fra i lembi di terra senz’occhi. Nel mio futuro c’è questo buio ammuffito a gocciolarmi su una fossa senza nome. Forse un giorno qualcuno ricorderà almeno una delle righe del mio pigiama; solo io non avrò memoria
Id: 65074 Data: 28/01/2022 13:24:01
*
Il profumo
C'eri tu al posto di questa balaustra sporca di sabbia, e la tua casa inghiottita da una voragine spaventosa insieme ai roseti, alle terrazze umide di frutti, ai riflessi gialli dei cedri sull'acqua ferma dei volti. Oggi il vento mi porta il profumo di fiori che non esistono come ultima traccia di vita sul pendio, prima delle gelate. Qui c'era la tua sola stanza a trattenere il cielo quando ora non bastano a contenerci muri infiniti.
Id: 65021 Data: 21/01/2022 16:27:16
*
La camera oscura
Dalle forcine tirate strette spuntano ali di carta, e ciocche come bracci. E’ già inverno. Culleremo bozzoli malati dentro tulipani venati di grigio: e pioverà. Fumi antichi scoloreranno l’ottone degli specchi. Il lampadario sarà un trapezio senza rete per pianti nascosti
Id: 64995 Data: 17/01/2022 13:21:21
*
La città dei fiori chiari
La signora delle bambole si chiamava Clara: la vetrina berciava immagini di plastica viziata e il mio piccolo cappotto, e il tuo in frammenti sparsi. C’erano balconi dai gerani violenti e fa diesis urlati dietro tende sempre chiuse; c’erano fiori chiari sulle tue mani sottili come giunchi d’acqua
Id: 64916 Data: 03/01/2022 14:03:39
*
Ho lasciato andare il tempo
Le nostre mani, non più. Non più il caldo dei fiati contro il triste nitore dei vetri; non il rosa sbiadito di un fiore di stoffa a svernare, da solo con l’aria che resta socchiusa fra le porte fino al tenue disgelo dei mattini.
Id: 64853 Data: 22/12/2021 10:52:58
*
Nel tuo ricordo
Permetti alle sonorità latenti di trasfonderti l’effluvio dei lilium, a compenso della poca luce desiderata. Prendi fiato pensando a quante stazioni ci separarono e a quanti nidi d’ossa avresti potuto assomigliare semplicemente abbracciandomi; a quante ombre ti si confonderebbero addosso, ora, se non ci fosse la neve.
Id: 64764 Data: 07/12/2021 16:45:34
*
Dicembre
Trasognati. Pur senza neve, ora, lasciarsi attutire. Su questa strada tutto è casuale: l’incrocio dei passi, le spalle che si sfiorano, gli occhi che non si riconoscono. E poi il vento caldo, che ci piange addosso i petali, e la sabbia come un lamento di gente lontana; lo stesso vento che ora canta fra i miei capelli l’inascoltata malinconia dei rami.
Id: 64737 Data: 02/12/2021 08:53:45
*
L’abito color avorio
La testa, le mani, l’abito color avorio. Stanno lì, sospesi sulla gruccia in attesa di dimenticarsi a vicenda. In questo purgatorio di scarpe spaiate, la radio a valvole tartaglia In the mood appannando i vetri e tu dipingi fiori recisi, improbabili fiori per inventarti la vita dentro una morte che non profuma
Id: 64724 Data: 01/12/2021 09:26:31
*
Lei non s’accorge
Oscura brumosa l’eclissi del giorno del giovane viso il candore di seta di seta i raffermi sentori dei fogli. Piene di vento le tende vacillano poderose vele inzuppate di mare d’aspre folate rigurgito salmastro. E davanti a noi sul libro aperto lieve si china la sua ciocca d’oro distrattamente mi sfiora le dita. Quanto si spinge remota quest’onda! Ora lambisce l'ignota sua sponda dove l’amore non approda.
Id: 64720 Data: 30/11/2021 08:39:41
*
Umbratile
Così lieve nello sbocciare inverso che si fa inverno, radice: un circolo di pietre contro l’inerzia del giorno. Nel tuo bacio geme l’acquiescenza dei ricordi; una candela di più che ci spegne in segreto come fece il muschio sul vecchio roseto
Id: 64693 Data: 26/11/2021 16:27:35
*
Limes
C’è uno spazio fra le guance che solo il sale ricorda. Siamo viandanti di lungo corso: una ricerca di passi sulla sabbia asciutta, e di spine da accogliere in grembo quando il frutto non matura.
Id: 64672 Data: 22/11/2021 08:37:39
*
Il vento del mare
Ci sono giorni che l’intonaco mi si scolla dal volto; e accade quel tutto che si aggruma e si vetrifica come gli occhi di certi santi di legno che contendono al dolore il salso; quell'odore che di me si porta via il vento del mare nelle ore disabitate.
Id: 64631 Data: 16/11/2021 16:16:07
*
Le amiche
Per questa salita non ci sono ritorni, solo gradini. Qui ci si incontra in sottotono fra gli specchi del caffè Torino che moltiplicano ombre e candele esasperandoti la gonna finto- vintage dove il rosa non fiorisce. Fuori sempre gli stessi marciapiedi, da fumare sognando uno qualsiasi dei tanti altrove che sanno di narghilè per turisti; quel punto di te che nessuno conosce da dove puoi indovinare la stanchezza delle onde e scriverla; mentre io ti guardo e ripenso che il tuo petto è scarno perché ti hanno scavato il cuore, da bambina così che il vuoto ti fosse leggero
Id: 64616 Data: 14/11/2021 15:50:08
*
Senza radici
Mi hai forgiato inodore a misura di terra ma è sotto la malta che stagnano i fiori come ali schiumate dal distacco
Id: 64602 Data: 12/11/2021 09:03:11
*
Mai vestirsi di viola
Ti brillerò sulla mano anche oggi. Ho tanta di quella pasta di vetro al collo da velare lo scarmiglio dei pensieri e dei capelli; e tu che nascondi l’aria dietro la schiena, allenterai la presa, ancora una volta dopo avermi gettato addosso voci e pietre come si getta il pane: nascondendo il viso.
Id: 64590 Data: 11/11/2021 09:58:32
*
La svolta
Le mie gambe, come scatole accatastate portano il peso di ogni principio; nello spiazzo incolto dove vene, sogni e fiori di lavanda sono un unico fascio di sterpi da recidere.
Id: 64582 Data: 10/11/2021 08:29:24
*
Basalto
Noi siamo il silenzio che ci unisce: una ginestra e il suo abbraccio di cenere.
Id: 64575 Data: 09/11/2021 08:14:51
*
Equinozi
La schiusa mi coglie fragile, ingiallita ai bordi - come cosa morta mentre nasce ogni cosa; un seccume di pagina nell’aria che odora di radici nuove - ancora una volta in ritardo sulla mia stagione. Cadrò. D’altronde Graziosa diceva che autunno non s’accoppia a primavera
Id: 64569 Data: 08/11/2021 08:34:50
*
C’è una fiamma
Distanze. La diafana certezza dell’ora, che passa nel sentirsi tremare, in una foglia per cadere, infine; restituirsi alla terra; e cos’è ogni sera, in fondo se non un ritorno
Id: 64537 Data: 04/11/2021 08:55:09
*
Foliage
Non temo il gelo nè i silenzi di pietra degli angeli in fila come soldati sul sentiero non temo il bianco e il nero che giocano a dadi su un tappeto verde prato, fra umori di terra e croci che incrudiscono al sole ma la sento mia io questa desolazione immobile, eppur carica di tutte le vite che ho amato insieme a me sepolte nel folto chiuso di una lacrima, onda fra le onde di quel mondo in tempesta dove perfino la morte naufraga
Id: 64516 Data: 02/11/2021 08:26:21
*
Binario 5
Si aspetta; sempre. E nell’aspettare si diventa foto in bianco e nero per ricordare cose: il paltò senza tasche, l’orologio indietro. Si resta così, modelli in carta di profumi dimenticati
Id: 64506 Data: 01/11/2021 16:08:59
|