I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Lalbero antico
Concentrici anelli del tronco raccontan la storia sua antica, di venti e stagioni piovose, bufere affrontate a fatica e nevi pesanti sui rami, estati di seti paurose. Svettava, già prima ch’io fossi, sui monti, anziano ma altero; per secoli ha visto passare ai piedi, su arduo sentiero, soldati, viandanti e pastori. Ma poi è venuta la fine, com’è nelle cose terrene, e, come natura prevede per tutti, è caduto nel fosso, lasciando uno squarcio ben grosso e luce per nuove piantine. Ed ora il suo tronco segato fa l’ultimo dono all’inverno: nel ciclo continuo ed eterno ridà nelle fiamme alla stufa l’estivo prezioso calore avuto negli anni dal sole.
Id: 61270 Data: 08/12/2020 18:29:50
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Orme
Vediamo sulla sabbia tante orme che dilavano le onde sciabordanti e cancellano subito le forme, anche fossero quelle di giganti. Il simbolo è un banale avvertimento: effimera è la vita e nessun segno lasciamo dell’inutile cimento: il mondo non l’abbiamo come regno. Ma forse questa legge tanto amara dev’essere accettata con favore, non come pena di natura avara, perché conserva tutto il suo lindore la rena dove resta un’orma rara, che altrimenti perderebbe ogni candore.
Id: 61143 Data: 29/11/2020 20:06:08
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La storia
Io non sono, lo confesso, un intrepido soldato, battagliero ed indefesso. Non mi va d’attaccar brighe, di difendere il puntiglio, di parlar sopra le righe: sono, insomma, un po’ coniglio. Che si parli di campioni del pallone e poi di fedi o politiche illusioni, do ragione a questo e quello. È già tanto faticoso nella vita d’ogni giorno destreggiarsi tra furbetti che ci assediano d’intorno! Chi ci chiede per due volte di pagare una bolletta, chi approfitta della fretta per rubarci anche la firma… Chi s’è preso già un impegno, quando poi si viene al dunque, non può scrivere un assegno e ci lascia a bocca asciutta. L’incapace e buono a nulla ci sorpassa allegramente, esibendo la patente di chi l’ha raccomandato. Per uscir da tante pene, ritrovando un po’ di pace e un anticipo di bene, che non sia solo fugace, alla sera mi rivesto di quegli abiti curiali che mi fanno dialogare di materie non venali. Mi rifugio, vale a dire, nella storia del passato, ché passate son le mire degli antichi personaggi. Ch’io parteggi per Antonio o per Cesare Ottaviano non fa proprio differenza: ogni tifo adesso è vano. Ch’io sia guelfo o ghibellino, carbonaro od austriacante, non mi muta più il destino: son passati troppi lustri. Così passo quattro ore senza noia e senza affanni; rappacifico il mio cuore e dimentico i malanni.
Id: 61142 Data: 29/11/2020 19:50:55
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Allimbrunire
D’inverno la luce è più rosa, di sera che il sole va sotto più presto e la notte subentra che pare infinita: così mi solleva la vita che triste altrimenti nel buio profondo cadrebbe. S’allungan le ombre di uomini e cose. Un riflesso di luce rimanda dal fronte del golfo un qualche palazzo di vetro e pare un augurio più lieto di giorni sereni a venire, un caldo sorriso d’estate in questo mio freddo imbrunire.
Id: 61141 Data: 29/11/2020 19:50:21
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Allimbrunire
D’inverno la luce è più rosa, di sera che il sole va sotto più presto e la notte subentra che pare infinita: così mi solleva la vita che triste altrimenti nel buio profondo cadrebbe. S’allungan le ombre di uomini e cose. Un riflesso di luce rimanda dal fronte del golfo un qualche palazzo di vetro e pare un augurio più lieto di giorni sereni a venire, un caldo sorriso d’estate in questo mio freddo imbrunire.
Id: 61140 Data: 29/11/2020 19:47:50
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Alla luna
Perfetta e serena, la notte; la luna di gelo e di bianco ricopre la dolce distesa del mare, né fiato di vento si muove per l’aria d’intorno. È piena di grande splendore che illumina colli e poi monti di là dalla chiusa del golfo, e qui la mia ombra proietta con toni uniformi di grigio in mezzo al giardino di rose. Lontano per l’aria proviene un lieve vociare di donne e un tenue ronzio di motore: si sperde, non porta disturbo. Nel mezzo del mare una nave di tante lucine agghindata trasporta incuranti pensieri di gente che viaggia in crociera: chissà se qualcuno ti scruta, o luna, dall’alto del ponte e pensa alla breve sua vita di fronte alla tua ch’è infinita!
Id: 61139 Data: 29/11/2020 19:46:40
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