I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Risveglio
Tasto il mio corpo
come cercando dolore
in un attimo sconosciuto
di uno specchio impolverato
scivolando le forme
tra le mani intorpidite
sporche di ruggine
abbagliato da una luce
vengo distratto fuori
ammaliato da colori
che rigavano le colline
come gocce colanti su quadro
ed afferrando io una sua punta
come veicoli di un binario
vengo trafitto in petto
provando un sorriso
Id: 17828 Data: 27/11/2012 14:14:48
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Vanità
Tele morbide
mantelli di velluto
su corpi nel godimento
di gaia bellezza
torti nel tocco della mano
curiosa sul suo segreto
flette il proprio abito
cercando consenso
di lussuosa intesa
Ma al raro tocco
che incontra le rive
di pelle calda su mano nuda
nell'onestà di forma
trova le radici brillanti
di sincero incontro
Id: 17827 Data: 27/11/2012 14:13:05
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Incontri
Ho visto il cielo
aprirsi
guardando le tue agitazioni
dolendo a tua bocca
come fango
non può riempire
ad un annegato
provata da pentimento
che il giorno non permette
come fardelli che non lasciano
dialogando tra spuntoni
che solcano il terreno
saltando da parte all'altra
sopra le punte aguzze
Io da lontano ti ascolto
guardandoti da rialzi
segreti a te
sulla via della panchina
per tua ignara finestra
concedendo al cielo un dono
colando con il suo peso
consegnandoti un cuore
dove con sospiro di un'anima
ho infuso la cura di tuo dolore
Id: 17770 Data: 24/11/2012 16:05:20
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Una credenza
Solo
in questa notte
da una cima sul cielo
contando le luci dello spazio
intermittenti
segnati da fari di vetture
impazienti ed instancabili
segno le mie stelle
che hanno ricordato
quando forgiai l'ultimo sorriso
che mostrai quando rovinai
a terra davanti un desiderio
Graffiò il mio animo
di velenosa ma deliziosa
brillantezza
dal rosso sangue
avido e corposo
come un’essenza
da calice mortale
ma dolce e malleabile
come la lusinga
di un rosa
che abbandona il suo profumo
a lieve inchino
Disarmato da tale scempio
raccolgo il vento
da ogni sua parte
per trafugare un respiro
che mi si fu tolto
quando spensero
le luci di una scena
che non volevo finisse
ben preparato
a sipario assente
raccolgo i sassi
di un teatro chiuso
lasciato fuori
come indesiderato
dalla porta di servizio
Osservo le luci
dei veicoli andare
ancora veloci
sospinti da loro credenza
ora nutrita e speranzosa
Id: 17769 Data: 24/11/2012 16:03:44
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Ad occhi aperti
Mi svegliavo stordito come sempre accecato da una mezza sbornia del giorno prima Nella mia mente bussava un rumore di calpestii irreale sdraiato su un pavimento duro freddo, non familiare Mi resi conto che ero laddove non dovevo Mille persone mi accascio subito non voglio ingiuria copro le membra dalla vergogna nessuno sguardo o bocca aperta nessuno aveva un volto né sogghigno nessuna aveva destinazione Fermo dove sono le lancette, sulla torre, non si muovono quell'orologio Il cielo non era azzurro ma bianco e il silenzio degnava ancora le nostre attenzioni e io mi trovavo ancora sul letto di casa a contare i miei errori
Id: 17768 Data: 24/11/2012 15:37:33
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