I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
*
la sirena.
Aggrappata a profondi silenzi mi nutro di anime inquiete. Aspetto paziente colui, che infrangendo le pieghe del tempo, vuol dare un senso alla vita. E' in me il tutto, l'inizio e la fine, il desiderio assoluto, la putrescenza di un ventre d'amore. Io, ombra oscura nella morbida luce del giorno, ti aspetto, ignaro viandante. Ti daro' il caldo suadente di un corpo, in cambio quel tuo piccolo mondo. Andrai, poi, lasciando a me, infida compagna di un'ora, l'iniquo bordello di un'anima in cerca di se'. Poco male. Sara' cibo per la mia bocca affamata Ascolta il mio canto mio unico amico. Discendi all'inferno, poi, estremo atto d'amore, regalati il paradiso . Lasciami sazia, diverrai soltanto un'anima persa, crogiolo perfetto, senza futuro. Ascoltami Ulisse, sono l'ultima spiaggia, vieni, abbracciami, sperduto tra i riflessi del cuore, sii in me una volta di piu'..
Id: 10936 Data: 07/11/2011 14:32:47
*
Filastrocca folle della luna piena di mezzanotte.
Una strana, piena luna di mezzanotte, in questa notte fosca e ribelle, risplende nel cielo, e tinge di polvere argentea e fatata un mondo in eterna agonia tra vizio e virtu'.
Potrebbe una lama scaldarsi tra le pieghe rossastre della vagina di una fanciulla, divenuta per sbaglio e non per sua libera scelta, Santa o Puttana? Magari la lama essere specchio, mentre rimescola il sangue della bella fanciulla, di quel mare lunare della tranquillita', che ci guarda e non sa come fare, per inpedire lo scempio di tanta virginale virtu'.
Mentre la luna piena di mezzanotte impazza tranquilla, puo' un uomo accettare che la sua donna vada in giro vestita di sesso e di voglie, in cerca dell'amore eccitante, di cui vantarsi con amici e nemici, come di una scopata tranquilla fatta senza curarsi di nulla. E la luna in cielo si increspa di nuvole nere e si infuria, perdendo il suo argenteo candore lunare.
E il lupo mannaro, no meglio un serial-killer, siede confuso sul marciapiede fumando distratto e tranquillo, dopo lo stupro di due o tre maschi non consenzienti. Quelli furbetti non si son fatti ammazzare, in cambio di un'ora d'amore fatta di gioia e voglie felici.
E questa luna un po' incavolata, a volte pallida, a volte splendente, che occhieggia tra ingenue stelline lassu', riuscira', ancora una volta, a sopportare il mondo in eterna agonia tra il piacere del vizio, e la stoltezza della virtu'?
Id: 9077 Data: 01/07/2011 13:20:02
*
Paesaggio giocoso
Folate di freschi profumi d'estate impregnano gli abiti stesi tra rami da poco nati alla vita. Il vento rigonfia sottane tra i fiori di pesco, che cadono a grappoli sui tanga dimenticati tra ciuffi di margherite, che nude si stendono al sole. I jeans si allungano stanchi su melliflui giunchi che sanno soltanto spezzarsi, e mai piegare la testa. Lontano l'oceano infrange tra cielo e terra passato e presente. Due ombre si amano tra le onde schiumose, vestite soltanto degli ultimi raggi del sole, che, rosso per la vergogna, affonda nel mare infinito la voglia di fare l'amore.
Id: 8993 Data: 24/06/2011 17:52:28
*
Amanti.
Scherzosamente ci giochiamo, Come fossero dadi gettati per sbaglio, Le ore e i minuti vissuti lontani. Senza pensare, Senza tentare il domani, Esploriamo, L'uno nell'altro, L'essenza profonda Che in um momento Ti sfascia la vita. Ci assaggiamo, Golosi, Come fossimo fatti di cioccolata. Esultiamo Nel vizio che da' un momento d'amore. Padroni del mondo Cavalchiamo la gioia di vivere orgasmi Senza ne' tempo ne' spazio. Per poi rtitrovarci, E ridere esausti della santa pazzia Di un amore vissuto Con la coscienza del chi se ne frega.
Id: 8446 Data: 12/05/2011 12:38:48
*
Noi ragazzi.
Eravamo felici, un tempo, Seduti al tavolo vecchio dell'osteria, La' fuori, la sera, Dopo lo studio o il lavoro, A bere un bicchiere di troppo. Parlare, giocarci la minigonna Della ragazza seduta proprio di fronte. Era bello assaggiare l'aria un po' bieca Di quei tramonti fatti di pace e di fumo. Mischiarla, quell'aria, al vino annacquato Servito in brocche di vetro stinte dal tempo. Sognavamo un domani pieno di niente, Nella speranza di un futuro migliore. E li', a raccontarci le auto e le moto, E le ragazze da cui prendere sempre, Senza mai dare. E poi l'amore, Fatto per gioco o per sbaglio. E il coglione di turno che vuole ammazzarsi, Per farla finita con quella vita Piena di inganni impossibili da superare. .................................................................... Ed ora chi siamo? Seduti di sbieco intorno al tavolo vecchio dell'osteria, Beviamo, fumiamo, giochiamo anche a carte, Senza guardare la ragazzetta Con le cosce scoperte li' accanto. Il bicchiere di vino ci brucia la gola, Ci appesta la voglia di essere, Una volta di piu', Liberi di respirare, O sputare sulla vita di merda Di questa schifosa citta'. Ma non possiamo. "E' la vita, e la vita e' fatta cosi'', Ci hanno costretti a pensare. Ma se potessimo.... Vorremmo tornare a sperare, Seduti al tavolo vecchio dell'osteria, Quando scoppia la notte, E la luna si specchia Nel bicchiere di vino annacquato, Con cui abbiamo sognato di bere Tutta d'un fiato la vita, Come se fosse una bella illusione.
Id: 8277 Data: 29/04/2011 14:16:23
*
Lattimo prima del tradimento...
In bilico tra il come e il quando, Risolvo l'angustia della tua rovina Nella ceretezza del mio tradimento. Un attimo.... E assaggero' il frutto succoso della vendetta. Un attimo ancora... Ma uno stupido gallo canta il suo inno di gioia, La luce, lenta, si espande sul mondo. Accidenti a lui, Mi ha fatto perdere il gusto del tradimento.
Id: 7936 Data: 04/04/2011 12:17:48
*
La lumaca
Lenta, indolente signora, Una lumaca attraversa il giardino. Spire maestose, Ne attorcigliano il tempo, Alla conchiglia sul dorso. Speranzosa degusta il presente, Tra insalate affogate Nel cielo nerastro di una pozzanghera. Improvviso L'incontro con il destino, Ne affoga l'eternita' In una bottiglia di sale.
Id: 7705 Data: 19/03/2011 14:38:34
*
Poesia damore
Nei tuoi occhi, Tra ombre nascoste, Ritrovo cio' che siamo o eravamo. Angoscia che allontana o riunisce. Ti sfioro la mano. Un piccolo passo. Il presente e' gia' ieri. Di noi restera' la tiepida orma Di due corpi abbracciati.
Id: 7614 Data: 12/03/2011 14:11:55
*
Un corteo di carnevale
Uno strano corteo Fatto di assurdi fantasmi vestiti di luna, Irrompe la notte. Pierrot prigionieri del buio, Arlecchini vestiti coi colori che fanno il risveglio del sole, Pulcinella abbracciati a pentole piene di niente. Cavalca lo strambo corteo l'Unicorno fatale, Che abbandona i sogni ai piedi dell'arcobaleno. La gente rincorre gli astrusi fantasmi, Affondando nel sogno del c'era una volta che non ci sara'. Ma e' solo un momento nel ritmo del mondo. Domani e' gia' pronto un vestito di frasi non dette E occasioni da sempre perdute.
Id: 7331 Data: 22/02/2011 12:50:48
*
Il vecchio saggio
Con mani infinite Vestite di buio assoluto, Mi porgi Strani artifici di luce. Esplosione assoluta, Indefinita, Scontro totale di energie contrapposte.
Attimi sfuggenti. Equivoci momenti di eternita'. Fuoco fatuo Che acceca il presente, E lascia al suo posto Assurde visioni.
Passato e presente. Sguardo infinito Nell'unico occhio di Dio. Eterna saggezza.
Sei forse tu Che vendi le stelle A prezzo scontato?
Id: 7090 Data: 07/02/2011 17:09:45
*
Il dole dinverno
Che strano Il sole e' assente o innocente questa mattina, Dipende dai punti di vista. Non veste le strade, la gente, le cose del mondo, Dei consueti riflessi-diamante Che danno vita alla luce del giorno. Sta li' un po' obliquo Ad aspettare cio' che sara'. Fatica a scaldare gli spettri assonnati Di una mattina che non vuole finire. Sta li', E ci guarda serioso Tra nuvole nere che affondano il cielo. E' un sole d'inverno, Freddo padrone di un mondo affannato Tra cascate di pioggia fuligginosa e spruzzi di neve biancastra, Tetre cortine A questo freddo sole invernale.
Id: 6893 Data: 26/01/2011 18:38:28
*
Sabba
Strane fenici rinate dalle braci del tempo offuscano il cielo, Argentea impalpabile seta. Volteggiano e cercano Il dio un po' bestia, un po' uomo, Che zufola ai piedi di un'albero vecchio L'antico richiamo dell'eros mai conosciuto. Ha gli occhi di fuoco, E una strana barbetta caprina. Sorride, Scoprendo gli abissi infuocati del nulla. Scrutando il notturno, lunatico buio, Intuisce, Gia' pronto a putridi orgasmi, Il battito lieve di ali, Creato dal sogno di mille streghe fenici. Arrivano i morbidi cigni Dalle bianche carni selvagge. Adorano, col cuore inondato di rabbia e paura, La vile erezione del mitico capro, Partorito dal sogno di una dea Sperduta nel flusso del tempo. Cercano, non piu' magiche ombre, Il fuoco mai spento di quel capro in calore. Urlando straziano l'aria, Belati,latrati. sconci squittii. Nubi di fiamme cavalcano il cielo, Per rovesciare su quei corpi avvinghiati Torrenti di stelle cadenti.
Lontana una luce Rischiara improvvisa quel buio disfatto. Un raggio di sole,tiepido, appare. E' la fine. La luce irrompe Lenta e potente padrona, E quelle ancora avvinghiate In strani miscugli che sanno di bestia, Bruciano lente nel roseo chiarore dell'alba. Un momento, Tutto scompare, Nel tiepido aroma di un vento leggero, Che alita Il fresco profumo di fiori appena sbocciati. Poi il nulla. La fine del mito, Di favole antiche nate nell'infanzia del mondo. Torna il tiepido sole a scaldare la vita reale.
Ma un'ombra appare furtiva, Ai piedi dell'albero vecchio, E zufola lenta l'antico richiamo.
Id: 6733 Data: 17/01/2011 18:42:12
*
Bad girl.
Vestita di lusso o di stracci. Non ha progetti, Non crea il futuro. "Domani potrei essere morta, Chi se ne frega".
Ti sbatte in faccia Il suo amore codificato Per un vecchio gattaccio, Che dai tetti, Ogni notte, Implora alla luna Un'ora d'amore.
Non cerca nessuno.
Ieri l'ho vista parlare Ad un tipo un po' strano. Lui le diceva Che voleva ammazzarsi, Per aver rinunciato a qualcuno In cambio di niente. Lei gli ha risposto: "Sei scemo, aspetta domani, Perche' oggi dobbiamo contare Tutte le stelle del cielo."
Cattiva ragazza, Non sa regalare Neanche un consiglio.
Id: 6487 Data: 29/12/2010 17:32:04
*
Vicoli
Cammino tra vicoli antichi
Sbrecciati da mura,
Ancora piu' vecchie di questa citta'.
Con una carezza fugace
Sfioro le porte di case vicine,
Amiche-nemiche da sempre,
Che appena si guardano in faccia.
Finestre incassate in infissi
Piu' vecchi del mondo,
Accostano liete le ante,
E sbarrano al sole,
Il buio nascosto di stanze negate,
La noia, i segreti, il sudore.
Odore di fango rappreso,
Spaghetti caduti nella immondizia,
Carne fritta e rifritta,
Il piscio non trattenuto
Nell'angolo oscuro accanto alla casa,
Il panettiere, che in fondo alla strada,
Vivacchia dal dopoguerra.
Gli odori mi seguono,
Molesto ricordo del tempo perduto,
C'era una volta di tanti anni fa.
E le voci!
Arrabbiate,felici, arrochite, insolenti,
Stupidamente inbrattate di urla,
Vuoti commenti su cio' che sara'.
Le voci si intrecciano lente,
In cori che salgono al cielo,
Per raccontare la gioia di vivere,
E la paura di perdere cio' che si ha.
Arrivo alla fine
Di questo vecchio vicolo buio,
Inseguita da immagini e suoni,
Che fanno il mondo diverso,
Da quello che c'e'
Al di la' della strada.
Id: 6348 Data: 16/12/2010 12:04:42
*
Gotica
Non ho alternativa Il male e' in me. Una mia libera scelta.
Vago innocente e voglioso Tra la stupida gente Che si ciba di buoni propositi. Li guardo innocente e sereno, Io ho gia' scelto.
Ieri giorno perfetto ho regnato. Ho colpito la vittima inerme, Provando pieta' solo per me. Forse ne ho divorato l'essenza profonda. Mah...si vedra'.
Piacere perverso il mio, Fatto di stille che scendono lente. Poi ho capito Di aver forse sbagliato E sono fuggito in cerca di quiete.
Ed ora cammino leggero Tra nuvole e terra Passando tra i corpi, In cerca di un raggio di luce.
Cavolo, dimenticavo,
Mentre mi allontanavo Da quel corpo innocente, Un branco di cani , Ha sbranato e ridotto in brandelli, Con morsi selvaggi, Anche me.
.....................................................................
Chissa' cosa mi aspetta in fondo alla strada.
Id: 6288 Data: 09/12/2010 16:46:36
*
Nel campo dei miracoli la vecchia quercia riflette
Ascolto il ruscello sciogliermi il corpo
Nel rumore assordante dell'acqua,
Che feconda penetra la valle.
Il vento mi solleva in grappoli bruni,
Ed io ricado sulla terra dolciastra,
Di cui piu' nessuno conosce il sapore.
Il sole mi brucia,
Scheletro nodoso abbandonato a se' stesso.
Io sto li',
Incapace di frutti e di ombre,
Ed imploro
Un solo momento di feconda promiscuita'.
Ma il fulmine schiantandomi mi investe,
E la pioggia mi abbatte,
Picchiettante di furiosa distruzione.
Riesco soltanto a cullare
L'usignolo chiacchierone
Col racconto di terre lontane,
Che bevendo l'arsura del cielo,
Dissetano chi vaga in cerca di ristoro.
Id: 6236 Data: 04/12/2010 11:39:08
*
Terra, In Requiem.
Lenta affogo,
Nei silenzi oscuri del cosmo.
Generata
Dai corpi infuocati di amanti stellari,
Ne ho pianto la morte feconda
Aprendo alla vita viscere sazie.
Nello sconquasso di oceani in rivolta,
Ho partorito.
Terre,
Affondate nel fuoco di bocche eruttanti.
Foreste,
Irrigate da fiumi selvaggi.
Pianure,
Sollevate ad altezze mai viste.
Montagne,
Umiliate tra fianchi sinuosi.
Cinture al mio corpo perfetto:
Diamanti di pioggia e raggi solari,
Corolle di fiori nettate dalla rugiada.
Ora,
Ferite mi appestano il corpo,
Strupata, abbruttita,maleodorante,sperduta,avvizzita,invecchiata,
Vivo,
Avvolta tra veli scuri di dense foschie.
Raggi mortali mi splendono il volto.
E aspetto,
Una morte che nasce da pustole che ho generato.
Id: 6041 Data: 17/11/2010 14:47:23
*
Avatar. Luomo del futuro.Cogito ergo sum.
Naufragato da un'onda anomala,
Bagnato dal sole,
Mi vesto di sabbia dorata,
Sferzata dal vento.
I coralli piu' accesi,
Ornano lunghi capelli intrecciati a tenere alghe fosforescenti.
Cavallucci marini,
Ornamento alle braccia che asciugano lente nel sole.
Squame chiazzate da mitici draghi purpurei.
Stelle marine,
Aggrumate tra rocce scoscese,
Mi coprono il petto, il ventre, i fianchi.
Le gambe arrancano in abissi
Che spruzzano acqua nel cielo,
Per scrutarne il volto segreto.
Mi ergo con sguardo sereno
Tra il nulla ed il mare.
Io figura,
Catarsi emotiva,
Immagine priva di corpo,
Ma...
Cogito, ergo sum.
Id: 5940 Data: 09/11/2010 12:17:58
*
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Dacci il pane quotidiano...
A volte rubato,
O anche vinto,
Per caso o per sbaglio,
alla lotteria in fondo alla strada.
Il pane,
Spesso sudato,
O spezzato,
Con chi non capisce
Il valore perduto
Di un gesto d'amore.
Il pane
Che nutre,
Dallo
Al nemico di sempre.
A quello che
Gira le spalle,
Mettendosi in tasca
Amicizia e rispetto.
E conserva
un pezzo di pane,
Per chi uccide,
Distrugge,
Ruba,
Le speranze degli altri.
Affinche',
Un giorno,
Pentito,
Possa guardare gli occhi,
Di chi
Ha avuto paura di lui.
Id: 5840 Data: 02/11/2010 19:16:44
*
Riflessioni solitarie di un povero corpo.....
Guardo,
Avvolto
Da bianche
Vesti infangate,
Gocce assordanti
Di pioggia,
Scalfirmi.
E aspetto,
Che il corso
Irreale del tempo
Mi dia nuova vita.
E' inutile,
Il tempo e' fuggito,
Dissolvendo la vita
Tra mille rivoli d'acqua.
Dicono:
L'anima.
Ma forse
Quella non c'e'.
Perduta
Anche lei,
Nei labirinti
Di un fuoco,
Che tutto distrugge,
E tutto ricrea.
Ed io,
Sperduto,
Continuo a star qui
A sperare il domani.
Id: 5713 Data: 23/10/2010 19:28:05
*
Perle
Perle diafane lungo la strada,
Gocce di luna.
Mi fermo,
Abbagliata da tanto opaco splendore.
Le sfioro,
Cogliendone essenze nascoste.
Ecco il nemico,
Giunge alle spalle,
Colpisce iracondo.
Rotolano,
Lente perle
Lungo la china,
In discesa.
Id: 5428 Data: 29/09/2010 12:25:59
*
Clandestini-Nuova piaga delluomo bianco.
Lacrime amare,
Stille di un pianto,
Voluttuosamente misero,
Avanzano lentamente;
Rendendoci,
Inquieti padroni di un mondo,
Che stiamo perdendo.
Per darlo a chi,
Bisognoso di linfa vitale,
Pretende soltanto un posto,
Per viverci in pace.
Id: 5352 Data: 21/09/2010 11:40:56
*
Homo sapiens
Parto faticoso,
Lento,
Feto imperfetto.
Emerge dal buio.
Si guarda intorno,
Curioso,
Ma non sa ricreare
Cio' che e' gia' stato creato.
Gli resta soltanto
Un pugno di polvere,
Da buttare in faccia
Al presunto nemico,
Per poi accoccolarsi sui piedi
E sperare
che qualcuno venga a salvarlo.
Se verra'
Id: 5284 Data: 13/09/2010 18:26:57
*
Vieni
Vieni,
Se hai voglia passeggia con me
tra lune di carta stagnola.
Sediamoci stanchi a guardare
I molti colori del buio.
Cerchiamoci
tra gli specchi fantasma di un vecchio bazar .
Ancora una volta facciamo all'amore,
vestiti di polvere d'oro.
Amandoci
Fermiamo tra le nebbie del tempo,
La vita che tace le nostre paure.
Ma tu non ne hai voglia,
E forse e' meglio per noi.
Id: 5230 Data: 07/09/2010 18:36:07
*
Sciocca filastrocca narrante un viaggio di Alice.
Il vecchio cappello
Nascosto tra gonne e sottane,
Per gioco ha eruttato
Bianchi conigli un po' scemi,
Regine di cuori e di picche,
E poi re,
Che giocano a scacchi
Tra vecchie teiere sbrecciate.
Alice ritrova il cappello
E lo indossa,
Per passeggiare sulla grande muraglia,
Che brilla tra le lune di giove.
Che belle le trottole in cielo.
Girano, girano,
E lei cade giu'.
Si affaccia curiosa
E guarda la gente,
Che va al quotidiano gioioso lavoro
Del cavolo...blu.
Alice e' interdetta.
Scruta nel mare
I pesci piu' belli del mondo.
Tinti di nero,
Saltano in aria
Per ascoltare il respiro del sole.
Alice li tocca.
Ma che puzza sulfurea,
Proviene dai pesci piu' belli del mare.
Alice,
Sfiorando foreste,
Con gli stivali del gatto fatale,
Raggiunge la terra da tutti sognata,
Che poi non esiste,
Ed e' solo una grande.....
E si risveglia nel letto di mamma e papa'.
Ha solo dieci anni meno di me.
Prende il vecchio cappello,
Nascosto tra gonne e sottane,
Per sbatterlo al muro,
E andarsene
In cerca di gloria e avventure,
E di un si,
Da non dire
Per sbaglio,
Al primo venuto.
Id: 5188 Data: 31/08/2010 13:00:23
*
Miraggio
Granelli di sabbia
Si alzano lenti
Nell'alito caldo del vento.
La luce,
Argilla di fotoni impazziti,
Modella,
Strani fantasmi
Danzanti nel vuoto.
Mentre
Il crepuscolo esplode
Nell'alba del mondo,
Una donna
Vestita di anni,
Contempla
Con occhi stupiti,
I millenni,
Che intonano lenti
L'atroce nenia del tempo.
Ma il vento disperde i fantasmi.
Ed ella,
Crepitante figura,
Incarnazione
Del bene assoluto
O del male piu' oscuro,
Disperde nel vento,
Insieme ai granelli di sabbia,
Santi e profeti
Demoni e streghe.
Id: 5140 Data: 24/08/2010 12:50:15
*
Agosto 1945- In principio fu latomo......
Un aereo nel cielo,
Falco vestito di acciaio.
Stupende vele,
Brillando nel sole,
Scendono lente.
Il sesto sigillo ormai rotto.
Lei ,
Messaggera di pace,
Discende leggiadra.
Finalmente la guerra e' finita.
A quale prezzo.......
Ombre
Di uomini e donne dissolti,
Stampate su pietre ormai bianche.
Bambini,
Con visi e corpi a brandelli,
Avanzano,
Cercando rimedio al dolore.
La carne cuoce lenta sui corpi.
Occhi ormai bianchi,
Per non vedere vivi gia' morti.
Cancri che nutrono lenti
Il sangue di chi e' rimasto.
Padri e madri piangono i figli,
Dissolti
in nubi gassose,
Che hanno lasciato dietro di se'
Soltanto un triciclo da sotterrare.
Agosto 1945...
Dio,
Come possiamo ancora guardarti negli occhi.
Id: 5034 Data: 10/08/2010 11:52:24
*
Nessuno tocchi Caino.
Succo di fragole amare
Macchia dita incredule,
Contratte,
Sugli occhi sbarrati del fratello innocente.
Abele,
Immobile ghigno di morte,
Scruta il cielo in cerca di Dio.
Caino,
Fratello mai troppo amato,
China la testa colpevole,
Aspettando il perdono
Che lo fara',
Maledetto per sempre
A se' stesso.
Id: 4979 Data: 02/08/2010 12:20:06
*
La tela perfetta.
Con mano insicura
Traccio linee sinuose,
Sul bianco imperfetto
Di una tela perfetta.
Il pavone regale
Porge turchesi di seduzione,
Per omaggiare
Il colore del cielo.
Spruzzo la tela
col rosa argentato
Di giorni
Narranti la fiaba,
Di un mondo rinato
Dal tetro squallore
Delle sue distruzioni.
Dipingo di viola
Alberi,
Ornati da fiori di loto,
Che scordano il male.
Racconto prati smeraldo,
Annebbiati da un pianto di pioggia,
Possente ombra di spazi infiniti.
Ritraggo vite beate,
Sazie di amore perfetto.
All'improvviso mi fermo.
La tela dissolta.
I colori liquidi guanti.
Ed io,
Mi allontano paziente.....
Id: 4951 Data: 28/07/2010 12:44:56
*
Cammini sperduti
Stanze prive di ombre,
Illuminate da arbitrari silenzi.
Vite spezzate e domande irrisolte.
Porte sbarrate alle spalle,
Cammini perduti lungo i viali del tempo.
E' forse questo che noi,
Vecchie speranze del futuro
Abbiamo sognato,
Guardando i ricami stellati del cielo notturno?
Id: 4874 Data: 20/07/2010 13:01:23
*
Venere... Oggi ...Rinasce...
Splendida nudita'
Incarnata nel sogno erotico di sempre.
Oggi,
Tra spruzzi verdastri di acque ormai impure,
Rinasci
Dalla vulva della conchiglia
Che ti ha partorita.
Sfiori,
Con passo esitante,
Schiumose ondate di plastica incolta.
Accarezzi le lucide piume
Di uccelli marini,
Che,
Incaute vittime,
Giacciono accanto al tuo corpo,
Disteso nel sole incupito
Da raggi infernali.
Tentatrice
Sfiori il ventre con mano lasciva,
Ma,
Il colore cinereo della tua pelle,
Gia' si confonde
Con granelli di sabbia,
Sollevati
Da sibillini vortici
Di aria putrefatta.
Id: 4835 Data: 15/07/2010 12:52:15
*
Fate
Pioggia di lapislazzuli evanescenti,
Vi aggirate per boschi fabulosi
Dove i fringuelli
Solfeggiano
Le astruse melodie dell'amore.
Sfiorate con ali di rugiada
Le profumate corolle
Che ombreggiano i campi.
Con tocco leggero.
La brina drappeggia
Il flessuoso incanto
Di corpi,
Da sempre sconosciuti
A mani mortali.
Ma se incaute fuggiasche,
Rompete l'incanto
Di un sogno senza fine,
Entrando
Nei tunnel oscuri della realta',
Vi sottraete
Esterefatte,
All'astruso orgoglio
Di chi,
Non legge
Nel vostro sguardo,
Gli incanti del futuro.
Id: 4766 Data: 05/07/2010 17:47:30
*
Elogio di Santippe.
Piangendo la morte dell'uomo
Da te sempre amato,
Ti copri i capelli scomposti
Con veli funerei.
Lo piangi e lo chiami inorridita
Da un cupo destino.
Tu, Santippe,
Moglie delusa di Socrate,
Uomo di gran qualita',
Ne piangi le mille virtu',
La forza morale,
Il senso del giusto,
Che fa partorire
Dalla bocca dell'uomo
La vera essenza dell'essere umano.
E,
Mentre piangi cotanta virtu',
Ricordi gli sguardi annoiati ed assenti,
Di chi,
Troppo preso da grandi ideali,
Dimentica moglie, casa, e famiglia.
Non risponde, lui, ai rimproveri
Che ti han fatta leggenda,
E solo guarda sprezzante,
Quel tuo vestituccio fatto di niente.
Anche alla fine
In punto di morte,
Annoiato da pianti e rimbrotti donneschi,
Ti ha allontanata,
Per restar solo
Con le sue idee e i suoi discorsi.
Tu ora lo piangi
Con cuore sincero,
Senza sapere
Che la sua vita,
Dara' anche a te
Un riflesso di eternita'.
Dalla parte sbagliata pero',
Di chi guarda in faccia la vita ogni giorno,
Senza murarsi dietro le idee
Che fan grandi ed eterni,
Ma che non soddisfano
Le voglie meschine
Di una semplice donna
Chiamata Santippe.
Id: 4597 Data: 25/06/2010 16:42:26
*
Viaggiatore cosmico folle
Ho attraversato i sentieri di tempo e di spazio
Prigioniero del nulla.
Ho giocato con spire impietose nel vuoto.
Ho guardato,
Minuscola stella,
Le mille fusioni fatte del fuoco che tutto divora.
Sono caduto,
Precipitosa ascesa,
Nel mondo reale,
Che ha esposto
In teche di cristallo,
Al pubblico ludibrio,
La mente grinzosa, rosea, libera e folle
che ho salvato da questo mio inutile e folle viaggiare.
Id: 4495 Data: 14/06/2010 17:48:53
*
Lo sballo......
Ancora una volta lo sballo. Non importa se e' l'alcool, O cio' che mi porta lontano da qui. Ancora una volta ho voluto, Ho cercato, La vita non mia Fatta di luci e colori, Di suoni e veleni, Tossici eterni della realta'. E l'ho avuto lo sballo, L'ho perso il senso di cio' Che ormai vive lontano da me. Un tempo no, Non era cosi'. Serena e vogliosa, Guardavo allo specchio la vita degli altri, Cercando di essere migliore o peggiore. Plagiata dal fatuo amore della perfetta felicita', Inglobata in caroselli di mille finzioni. Poi lo sballo e' arrivato da solo. Mi ha trascinata aggrappata ai cavalli della irrealta', In cieli infuocati da mille colori, Vibranti ogni volta di suoni diversi. Ora vivo felice in un mondo fantastico Fatto di esseri strani Che a quattro zampe mi rodono il cuore, Fatto di sogni inebriati dal sangue e dal nulla. E quando dopo mi guardo allo specchio, L'immagine e' strana, deforme, Di chi ha perso la forza di ridere e piangere Per un qualcosa che valga la pena. Ma non fa nulla, E' lo sballo che conta. E non mi interessa se dietro la porta Sta il nulla o la morte Ad aspettare una vita Che oramai e' solo l'ombra dell'essere umana.
Id: 4324 Data: 26/05/2010 17:24:23
*
SilenziI silenzi che si assembrano nella mente,
I silenzi che si assembrano nella mente,
Come tentacoli ne districano i pensieri per renderli vivibili.
Silenzi penetrano lentamente nei meandri della coscienza,
Per leggerne le strade infinite
E renderle chiare al nostro io.
Che,
Percorrendo le strade silenziose dell'essere uomo,
Come un bambino stanco,
Si fa prendere per mano
Dai silenzi della mente.
Id: 4273 Data: 19/05/2010 12:09:46
*
Lindovina
La vecchia indovina,
China,
Ingobbita sul suo tavolino,
Illude il presente alle giovani donne,
Con sogni fatti di carte e di re.
Le giovani donne la guardano
Stanche,
Illuse,
Ammaliate dai fanti e dai cuori,
Cullando la lenta stanchezza del tempo presente
In un sogno lontano,
Irreale e sfuggente.
Id: 4254 Data: 15/05/2010 18:16:36
|