Tempesta assordante

genera complessi suoni

vortici di aria si susseguono in una moltitudine

di complessi, 

estremi. 

Polveri di asfalto, 

pigne dure vengono giù come pietre

alberi muovonsi quasi sdradicarsi 

bidoni di rifiuti volano rigidamente 

sulla città ardente. 

Sempre più forte la tempesta si imbatte nei meandri dell'anima

come a voler spazzare via il male perdurato

come a voler eliminare il male celato

come a voler eliminare adoperato.

Voi con il vostro fare anomalo

con la vostra ingrata grinta

spegnete i cuori di un angelo incantato

di una virtù eterna.

Voi con il vostro fare ingiusto e malvagio

la vostra entrata in un essere estremo

con la vostra profonda arroganza e mattanza

uccidete l'anima pura di una ignota speranza.

Voi con la vostra facilità di costume

la vostra profonda sofferenza

con la vostra stupida ed insana convinzione

con la vostra astuta determinazione

sopprimete l'energia di pensiero di un animo soave.

Voi con il vostro sguardo solo e dannato

la vostra felpata e legnosa camminata

con il vostro fare putrido ed ossessivo

la vostra mente interdetta

scalfite il cuore di una persona che del suo dir non se ne suona.

Voi, torbidi insetti di blu cobalto

voi, infelici sognatrici

invidiose

di un far a malincuore

sole,

nella vostra adultera vita

schiacciate la forza di un animo puro.

Voi, diavolesse sofferenti

immettete aria gelida e fiamme del male in un movimento polare

di un'insolita pazzia

che alberga in voi senza sole.

Un giorno tutto ciò avrà una fine

tutto ciò si dissolverà nell'assoluto

genere,

di ovvie celie

e vi ritroverete sole e dannate

sole e sofferenti

con un gran senso di colpa

con una grande voglia di riscattarsi

di far prevalere il sangue al sesso

il legame alla goliardia

ma quando ciò accadrà l'angelo non ci sarà più

sarà volato in un cielo nuovo ed onesto

azzurro e felice

e vi ritroverete ad essere diavolesse senza fine.

Vento,

di un sentimento sommerso

un coro di voci riflette i pensieri dell'anima (o quante voci)

vento leggiadro, di un cuore serrato

se le parole avessero un senso, potresti protrarti

vento,

di una musica silente dietro porti vasti

fiori imbalsamati aridi di terra

colpiti nei misantropi sentieri

vento,

di un sentimento ormai perso

goccie di pioggia scendono soavemente e attendono

l'imminente,

sgorgare di fiumi dirottati

ripararti risulta rumore

in un percorso impervio

tremi per paura di colpire, tremi per paura di sentire

un piccolo soffio di mano sfiora il tuo viso

trovando in esso un dolce sotteso,

senso di vivere.

Tu anima speciale

tu anima triste

speranzosa di un cuor gentile che ti porti beatitudine

cerchi e provi ma non riesci mai a trovare una soluzione

sei sola ma ciò non ti addona

sei sola perché il male non perdona

vorresti fuggire dall'ignoto

vorresti scappare e non tornare mai più

perorare ti fa bene ma non allevia tutte le pene

solo tu puoi sorridere

solo tu puoi cambiare,

mietendo i sogni con le speranze ritrovate

soleggiando il tuo rancore e realizzando mille desideri

selciando un fiore, ritrovi te stessa

o quanta sofferenza in cuor tuo

o quanta malinconia

o quanta leggiadria di pensieri aleggiano in te

Stai serena ti dicono, stai tranquilla ti dicono

ma come puoi star tranquilla se il male é accanto a te?

Se il parlar risulta erroneo non si può veder sostanza

Ma un giorno uscirai dal torpore dell'anima

vedrai la luce irradiare il tuo viso

sentirai vibrare le case degli animi malfamati e delle eresie scongiurate

vedrai saltare le giovani fate

vedrai spergiurare il tuo consenso

vedrai salire il male sino a dissolversi

e proverai tanta pace

condurrai il tuo cuore in quello giusto

costruirai fabbricati di polvere solida, costruirai sentieri di daino e li percorrerai ad ali spiegate

e aspetterai quella porta che aprirà il varco tanto atteso

un Angelo forse diventerai

opererai il bene e cercherai di alleviare tutte le pene

Notte solerte che scendi distesa

ti posi come un manto di seta

assaggi di vita sembrano un ricordo

setosi rimpianti prendono corpo

anime leggere su di un letto di cristallo provano a sorridere

sottratti all'alba per poi ricominciare

Sul selciato dell'anima grida l'ira funesta

colpendo i fragori giunge ai languori

superando i rumori tuona negli umori

spaziando andando allevia i malori che risuonano in noi

e tutto sembra poi diverso, acquista un verso

tutto sembra sole dentro un cuore

contando parlando non reca più danno