I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Lode
Piaccion forme tue sinuose a tanti che ardiscon di guardarti, beltà tua ispira schiere di poeti e invidia fai a la Luna che per sè ti vorrebbe da qui strappare. Accogli chi lo desia con fresco e gentile abbraccio: di tutti tu sei la brama. Umor mutevole ti si mostra: cupo si fa il tuo aspetto nei giorni di pioggia, splendente quando sereno l'aere si fa. In te si specchiano il Sole le stelle e gli astri tutti, e la nostalgia di chi ti deve lasciare e la gioia di chi ti trova son ciò che di più forte per te si prova, oh solitario Mare.
Id: 29644 Data: 03/01/2015 17:34:02
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Lodi AMare
Piaccion forme tue sinuose a tanti che ardiscon di guardarti, beltà tua ispira schiere di poeti e invidia fai a la Luna che per sè ti vorrebbe da qui strappare. Accogli chi lo desia con fresco e gentile abbraccio: di tutti tu sei la brama. Umor mutevole ti si mostra: cupo si fa il tuo aspetto nei giorni di pioggia, splendente quando sereno l'aere si fa. In te si specchiano il Sole le stelle e gli astri tutti, e la nostalgia di chi ti deve lasciare e la gioia di chi ti trova son ciò che di più forte per te si prova, oh solitario Mare.
Id: 26557 Data: 17/07/2014 18:46:50
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Nel buio della notte
Oh viandante, nel freddo del tuo riparo, quante miglia ti lasciasti alle spalle, quante ancora davanti alla tua sudata fronte; quante genti trovasti nel tuo ire, quanto fervente la tua smania di trovar te medesimo in remoti luoghi; oh innamorato, folle delirante, quanti sospiri ti tengon ancor veglio nel tuo letto; e come la farfalla lascia il bozzolo suo sull'alta fronda, così i pensier tuoi esulano da le membra tue e volan a lei; e tu, povero diavolo ch'ancor ti crucci di ciò ch'è stato, quante flebili parole scrivi con le lacrime sul cuscino su cui poggi la tua stanca mente, e aspetti inerme che la cura dal presente tormentoso venga presto, nell'eterno riposo.
Id: 26507 Data: 13/07/2014 21:55:57
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Notturno
Arde in silenzio per quegli effimeri sprazzi di gioia la vita. Flebile lume di un sorriso breve a fargli dimenticare per un momento che destino sarò dopo aver vissuto morire. Le risa suonan per le strade e giungono distinte e lontane all'orecchio del vecchio solitario. Come luce di candela rivivono ricordi passati che lenti sprofondando nell'oblio della memoria svaniscono. E risuonano in lui le gioie e le belle e sincere parole d'amore e le carezze e i pugni e il profumo di lei e il bacio, quel bacio per cui ancor vive, per cui volentieri morirebbe ancora.
Id: 26501 Data: 13/07/2014 18:07:06
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