I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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vetrofanie allo specchio
Ho scelto un rossetto color geranio tra il filo spinato dei pensieri. Luce d'arancio impertinente, spavalda si affacciò, curiosando sbruffona tra ciglia pulsanti di allegria. Rido risate capovolte, come dondoli a punte in su. Ho scelto un rossetto color geranio tra il filo spinato dei ricordi che non vanno più via.
Id: 41301 Data: 31/01/2017 10:37:27
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vetrofanie allo specchio
Ombrelli colorati appesi a mezz'aria. Non sono a terra da un po' e ancora non stanno in cielo. E se facessimo così con i pensieri.. Se li appendessimo a file alterne in base al colore, perchè forse-sedimentando aria- potrebbero essere più lievi della malinconia che prende quando il naso scende a sentire l'odore del vuoto quaggiù, quando il vento dicembrino mi tossisce sulle mani e salpo su lidi che non mi riconoscono... Ombrelli dritti, gongolanti appena, uncinetti buffi per trafori immaginari tra le luci.. Invece sono mani aperte-ottagonali, preghiera di una notte dove Natale è una bomba ladra di vite per casualità, come bambole sventrate. Massacri in ogni dove della terra. Al di là dei puntali, al di qua degli spogli deserti che ingoiano ombre , il cielo vide foglie di sangue cader giù. Come ragn neri..
Id: 41299 Data: 31/01/2017 10:28:01
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vetrofanie allo specchio
Vetrofanie allo specchio lette al contrario: dipende dal punto di vista se star al di qua o al di là dell'occhio che guarda, da fuori, una materia divenire riflesso. Aghi di pocospino imbrigliano aculei di luce azzurra, e brividi chiusi in cassetti che non hanno ancor visto l'alba- nè sanno se mai la vedranno- mi danno la misura della presenza a me stessa come se fosse la prima volta. La prima volta che guardo. Ed entro dentro. a notte spenta, al buio stringo la mano. senza paura. il tempo è adesso. qui. Il mio sempre. Il mio mai. Come un coro a cappella, spreme inchiostro caffè che sigilla perdòno.
Id: 41298 Data: 31/01/2017 10:17:01
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