Mare osservi silenzioso

trasporti ondeggiando

limpide invitanti trasparenze.

Scie di nuvole distogli

nello splendore rinato

accoglienti menti rigeneri.

Nel tuo incedere garbato

profumi e speranze

accarezzi nebbie presenti.

Lesta vira la giornata

sole e luna son or pronte

con le stelle al lor cospetto

apron presente sospiro.

Sol costumi veston corpi

mani su grandi sorrisi

ricoprono granelli brillanti

distesi su sabbia in sale.

Avevo dipinto un sole

risplendeva e riscaldava

faceva capolino e si nascondeva.

Girava intorno e giocava

saliva e scendeva

prendeva la mano vorteggiando.

Sorrisi accoglievano la presenza

scaldavano e donavano

intermittenti attimi di tepore.

Le nuvole al cospetto

osservavano la danza in sfida

sgambetto fu fatto al siffatto

che cadendo ignaro si rabbuiò.

Le nuvole avanzavano tronfie

gonfiandosi d'orgoglio vittorioso

coprivano il manto celeste

ponendosi al cospetto di sole e luna.

Notte e giorno ormai rabbuiati

lacrime proferivano ai lumi

raggi alleati di stelle

abbracciati nelle costellazioni attesero.

Teme il passo

l'assorto pensiero

incauto sostiene

la presente azione.

Cammina e delinea

il sentiero circostante

ricercando la via

d'insolita disconnessa meta.

Salta e ribalta

incenerito inchiostro

teso or sussulta

colpendo dritto in centro.

Mordente ricalca

l'invalicabile viandante

perso nella calca

fermo sta in sola Mente.

Tenero infranto cuore

Eroso frangente rinato

Donato al fato

Duellante amore

Young memory sound.

Bardate da riflessi infiniti

Enuncianti di ricordi variopinti

Austere fervide vie

Ruotate in lettere distese.

Nulla è lasciato al caso

Ovvie scie tramontate

Nasciture in poesie rivivono.

Suadente giornata risplende

Estate ricrea tue scintille

Immagini suadenti vicine.

Sua è l'impresa richiesta

Ovvia nel pensiero riposto

Libera da cancelli serrati

Opera in linea ripresa.

Scorre il pensiero 

in corrente scossa di vita

virata su attesa posta

in dorato frumento maturo.

Trasportato nel suo tempo

aspetto risuona lieve

rinforzato su grazia attesa

ricolmo nutrimento teso.

Falciato nella maturazione 

sgranella grani in chicche

rigonfie in ceste raccolte

bianche ricolme sembianze.

Profumata essenza

stesa in mente variegata

cela scoperta adorna

lievitante di pane creata. 

Silenti destini spirano

vegliano accolti su plasmanti scenari

creanti attoniti cerchi sognati

privati da tempi forzati a vista.

Spargo di presenti presenze

conseguenti riprese volute

radenti vedute distese

coloranti in pagine assorte.

Seduta su tal infiniti confini

osservo in calmo respiro

raggiante verde speranza

fermo di sua incastonata bellezza.

Cullano fringuelli suoni

armonici su note variopinte

impreziosite e liberate ali

vivono di pace e sua voce rapita.

Un intercalare di colore

scorre e sfuma distante

un lieve sospiro avverte

pensiero custode nel cuore.

Voli e sorvoli colgono

leggeri ed isolati arbori

sfiorati in appuntati riquadri

spensierati in tesori riposano.

Risvegliato improvviso accoglie

meravigliosa inconsolabile bellezza

luminosa raggiante brezza

riveste immutabili spoglie.

Verte il passo silente

accolto da bellezza posta

sospese in scene mostra

celestiale suo lume splendente.

La dormiente atmosfera

calava dinanzi piangente

sopito chiarore albeggiante 

dinanzi a splendente stella.

Illuminata da brina distesa

scendea dinanzi terrena

spargendo in vedute nascoste

sgranate gocce donate.

Suggellata in respiro placato

raggio ridesta pianeta

bagnato in privata natura

silenziato da furia passata.

Pone pensiero sincero

ancorato in prato redento

Creato distende suo verde

ravvivato passo traspira.

Un manto disteso

verteva incanto desio

fervido d'aspetto poneva

sinuosa scia tendeva.

Su mani cercava approdo

cosparso d'amante  obblio

cantava celati sospiri

privanti d'onde  scoccanti.

Vibrazioni d'armoniche 

linde spargevi sferiche 

su conoscenza impavida

suggellata da ricerca scevra

richiamata da costante cetra.

Al di là del mare 

posta al cospetto appare

temprata rinata scia.

Scintilla di luce riaffiora

suadente corporea sfera

portante di effigie via.

Attraversa al tramutar cammino

impervi sentieri d'oltralpe 

mirando rivoli distanti

distesi calanti splendori.

Richiami in echi perenni

suoni dimentichi di passaggi

poni su strada calata

tua irraggiungibile presenza.

Silenzi pongono gli assoli

pensieri di scie divelte

colte in fragore temprato

diretto ascolto in illuminata scena

sol di luce in tua posta pace.

Sorvoli e scandagli il mio essere

tenue e didascalico pensiero 

permeato al cospetto segue.

Inflitta geme sua linfa

riposta in silente riparo

indenne or cammina virata.

Matura risplende in mia stella

catturata su manto prodigioso

mirato al riparo attento

carezzevole in tinta rinasce.

Tende sua ferma parola 

scrittura in prosa avverte

fascino di parole cadenti

sposate in luoghi riaperti.

Nasce così tal racconto 

vissuto in sogno accolto

tempestato da ritmi divelti

accurato tende tua mano cinta.

L'immagine sensoriale e visiva

è immortalità del momento

catturata nell'istante

sentita e creata su vista.

Rimane curioso l'effetto

voluto e plasmato

luminoso al momento

ricordo nel ricordo.

Regalato rimane sopeso

visivo proprio altrui

curioso e guardingo

memore di passato pensiero.

La creazione propria persona

sospende e raffronta sembianze

approvate o non attese

dipingendo realtà a tono.

Lesta rimane la sorpresa

accompagnata da circostanza

attesa su scandito ascolto

palpabile emozione

diviene momento.

Catturato istante vissuto

emozionale attesa creazione

in mente e cuore rimembra

divertito visivo pensiero.

Sopra i tetti tuoi sospesi

verde posa la mia ombra

raggiante fluida in fresco annida

antenna posta in connessa sera.

L'onda ipnotica ricade

solinga d'aspetto tuo cangiante

riflessa in silente accolto affido

risvegliata in mai sopito ardore.

Silenzio colto in corporeo giace

cadenzato salta su correnti posto

adagiato trasporto leggero scorre

scosso in torpore risveglio sente.

Permeante sensazione coglie

lontana vira in tenue richiamo

indecifrabile situazione delineata

scrivente in labile cinta sosta.

Realtà in risvegliato pensiero

or corrente su vita presente

reale e concreta rivive

ridesta e fiera

cammina in chiara

delineata mente in riposta scena.

Ti dono gli occhi

non piangere

tienili.

Offro la mia luce

guido il tuo percorso

cerco la tua via.

Ti dono gli occhi

sprofonda le tue pene

asciuga le tue fatiche.

Offro la mia luce

riflesso del mio amore

abbraccio al tuo conforto.

Sento il tuo dolore

spezzarsi nel mio cuore

fragilità su buio calato.

CHIEDI

Sarò la tua luce

IMMAGINA

Sarò i tuoi occhi.

Un mare colpito dai mille colori

increspava la sua onda

trasportando schiuma suggellata

rumoroso nel suo moto tramutato.

Scattenato in sua forza

implodeva veloce e sorretto

in venti di tinture di suono

radenti in schiaccianti soffi.

La riva osservava silente

tal bellezza in tal possanza

donando occhi in sua attesa

su granelli vividi di sua grazia.

Tal dono, non attende sua risposta.

Adagiata al suo cospetto

attenta su tal vedute

unite da diversità potenti

persa in lacrima perla

pone su conchiglie suggellate

segno di unione certo

aggraziato e mai sospeso

solitario in culla 

di sua scintilla sponda.

La verità dei passi

lascia strascichi e solchi

possenti e sentiti in sentieri creativi.

Risiede silente l'impronta

ripetuta e costante 

solinga di orma in progenie posta.

Valica l'attesa sorpresa

sussulto di costante tempo 

scandito in ardito editto.

Privo rimane l'insigne riquadro di tua presenza 

stella riflessa appare

colpita e sorpresa in corpo protrae.

Tenera e variopinta tintura

risponde su rosso adorno

tua corolla delineate cerchio

spiraglio tenue di suadente opera di tua attesa.

Insegnami a volare

nel tuo mondo d'istante

variopinto di piani

adiacenti al mio cuore.

Coprimi di lacrime

sospinte dal tuo animo

colorato e scosceso

calore su pensiero d'estate.

Stella a me sorretta

mio tesoro d'anfratto

riscoperta su mente attesa

non dimentica di tua presenza. 

Insegnami a volare 

nel tuo frangente di cuore

aperto al mio cosmo

illuminato d'immenso amore.

Prossimo atteso spiraglio 

imperituro rientro velato 

meritato respiro adorno

celato in meandro riposo.

La Mole osservante in preghiera 

sovverte imponente altezza

ravvicinata da cima stellata

ancorata variopinta in cielo.

Rivisto in tale appoggio 

trascorso di sua memoria 

riappare su ricordo celato 

sorriso su lacrime trafitte.

Corse interrotte colgono

passi suonanti misteri 

aleggianti in spiriti avvolti

tuo Santo Telo in abbraccio.

Mare su sfondo avvolto

scivoli livori imperturbati

sfiorati da soffici carezze

scoccanti morbidi sguardi

certi su silente respiro posato.

Nessuna riserva 

appare in tua sembianza

rivolta a me distinta

dolce di tua costante presenza.

Tenero tempo colmato

incostante essere dimentico

d'umore in tumulto 

alti e bassi riabbracci

certo di conoscenza inferta.

Pazienza rende speciale

attenzione tale ricolma

posta in giorni erranti

mai passati in tuo presente dono.

Mare su corpo disteso

stemperi tensione cinta

calando calore inferto

ammantata brezza di sale 

sfiorata pelle in sabbia ricolmi.

Nei meandri della mente

sorgono auree feconde

sorgenti d'ignoto

catapultate in presente.

Vige l'atmosfera 

dell'istante vissuto 

rapito d'orgoglio.

Riscopri nel vortice

sussurro ricreato d'oriente 

petalo forgiato d'acacia

rapito su grappolo colto.

Ricoprì di poesia

suadente penitente riverbero

scemato istante svanito.

Corpo adagiato ridesto

colto in tuo delicato palmo

segna linea scultorea

perfezione delineata idea.

Creami di tua storia

fulcro tuo libero pensiero 

vibrante nota in tatto sfiori.

Navigo nel fulgore

soffuso e delicato 

ricreato nel risveglio 

naturale dell'istante. 

Orientale visione

soffice bianca rosacea

splendente illumini

ramificazioni redenta.

Rivestito rivivi 

attiri e profumi 

colmando istanti e visioni

incantesimo scuoti vita.

Vigile nel tuo virare

abbraccio amorevole porti

gusto dolce amaro

primavera in mandorlo vanti.

Rosa o bianco 

nel tuo candore 

adorni e ricami

natural paesaggio virato.

Coglie il pensiero 

dolce sembianza 

core adorno

portamento floreale.

Assente di lacrime

spettatore rivolge 

cadente respiro

sensato in creato.

Sorrette rimangono

forze celate

ricolme tele colte

lasciate adorne.

Porta presenza

lineare respiro ridesto

petali cadenti puntella

cesti intelati lavora.

Mano nella mano

sorreggo il tuo cuore

accarezzo le tue mani

sfioro il tuo viso.

Mano nella mano

accompagno i tuoi passi

vedo coi tuoi occhi

parlo nei tuoi pensieri.

Mano nella mano

cogliamo ogni momento 

respiriamo nell'oggi

l'attimo nostro racchiuso.

Il nostro essere

luce di ogni istante 

regala e risplende 

l'essenza di vita

in luce eterna donata.

Un orizzonte inviolato

recava al suo ingresso 

gemme di variopinta natura

incorniciate su tenue colore.

Un cancello di argentea fattezza

intessuto su inviolato telaio

poneva ai suoi piedi

affusolati riccioli su punte metalliche

celati ed imponenti meandri magici.

Un verde prato

lavorato di buon punto

rigava false aiuole regali

adorno di rose piangenti.

Seduto al capezzale perenne

cinto di sua splendente luce

ricamava arcobaleni di sogni

su baci adorni in sfiorati abbracci.

Discesa in vallata

limpida acqua riflessa

purificata d'aria celeste

sgorgava lineare in cadenza

sua verosimile speranza.

Vivere di poesia

col soffio d'animo gentile 

romantico nel suo apparire 

vibrante nel suo ideare.

Mordere l'istante 

visione, disegno, movenza

allineando menti eccelse

sintonie catartiche lontane.

Unite nel loro cantico

librano felici in corde

musicanti in vortici avvolte

affusolate sognanti in baci.

Scese nel loro incanto

abbracciano sogni allineati 

plasmando distanze impercettibili 

unite e stordite di pensieri

CREANO.

Le note sinfoniche di vita

celano armonie docili

cullate in flebili flauti.

D'istanti è lecito un sussulto 

d'aria persa in commiato istante

salutato in dormiente aspetto.

L'aria di canterino cinguettio

l'attende su linea segnata

verde colto Tuo passare.

Occhi posti in luce

colgono vita in trasporto

abbraccio perenne tende

Tuo respiro celato.

Miro in simbiosi 

voce dolce in conforto

pronta in sorretto arco

protetta su atteso sogno

misteriosa forza scopre

Tuo corpo accostato nutre

linfa d'attesa essenza spoglia.

Quel petalo rosso 

riflesso di sua sembianza 

adornava corolla 

in fiero abbraccio cinto. 

Apriva a visione 

propria impronta intima 

vellutata scia lucente 

decorosa di sguardo cadente.

Tempo teme passaggio 

apertura ricade evidente 

chiusa in rosso ardente 

essiccata tattile essenza.

Ricade solo ricurvo 

piangente petalo rosso 

adagiato su altare placato 

trascritto su fiamma distesa.

L'oriente l'aspettava

seduta al suo telaio

ricami tessera

di fili in calamaio.

Attesa era al cospetto 

gran file riceveva

adulatori di bell'aspetto 

cuori trafiggeva.

Sol uno era in sogno

imponente era di fama

la sua freccia era un segno

nel suo cuore una lama.

Solo uno era il filo

prezioso nell'intarsio

sulla sponda del Nilo

cercava sul suo rio.

Poneva un'unione

distanza lui spezzava

un intreccio in guarigione 

su passato dimenticava.

I due cuori lui univa

su fili ardui a sfilare

sconfitto in limiti tramutava

donando vesti in Amore.

Cieli in pianto

aprono porte

veli dormienti riscoprono.

Vetta tu osservi

pellegrinare andare

in eco demandi.

Riprendi tuo silenzio

racchiuso in valle

straziante in alto.

Hai posto su verde

ai piedi assorta

una valle fredda in gocce.

Discendono rigando

in crepe profonde

segnando in solchi.

Strisciando lievi 

ascoltano assenti

spogliati corpi domandano.

Ricerca tu rispondi?

Sono vivo non mi vedi?

non voltarti guardami.

Tenue respiro

indorato albeggia

sfumato colora

scintille di manto lenire.

Tendi pensiero

costante sentire

distanza in ascolto 

abbraccio or attende.

Passanti ore

scandite in ticchettio 

ferite in lancette

muovono lor stridio.

Organigrammi costanti

selciati sentieri in divenire

ponderati passi tenaci

sorretti lottano in abbracci.

Rimane forza viandante

mai arresa nel suo affronto 

fortifica cerchio trovato

cuori sospesi attendono.

Mi hai cosparso di polvere

polvere di stelle

mi innondi nella tua sfera.

Vortice di luce

sparge brillanti

sottili al tatto variopinti.

Crei adagiandoti vibrazioni

carnose alla mente e al cuore

tamburo di cuore sonante.

Batti di forza

sobbalzando in anima

divenendo al fin

violin di corde cinte

cuore aperto in battito.

Un lieve fruscio 

un sussurro

basta un niente 

per sentire te.

Passi adagiati sul tuo manto 

friabile al piccolo gesto

scorrevole e così lontano

spensierato su invariati giorni.

Basta un niente

per accarezzarti in corpo

correre a per di fiato 

prendendo te su me.

Sorridere al tuo viso

carezzevole di mille parole

prenderti per mano

vagare tra mille mari.

Basta un niente

per sentirsi leggeri

tra respiri sereni

uniti e distanti in volo.

Camino d'infanzia 

nei ricordi brucci

potente e grandioso 

in sa pe`dra scolpito.

Nonno

in su scannetto se`ttidu

possente e vigoroso 

narravi tue imprese.

Sos contos de foghile

incanti volgevi

sogni porgevi

dure immagini di semplice reale.

Piccini stavan ispa`ntu

seduti e silenti

accocolati in su sedile

in sua memoria a sorrisi posti.

Rimani potente

tua voce ricorre 

in so coru in manu

accompagni nostra vida.

Un fiore scompone

petali variopinti

delicati e cromati

su tepore ardire.

Spinge su spine

indomita difesa

in gocce scoscese

al tatto sentire.

Sconsola l'attesa

di profumo innondare

sguardo in sordina

si allieta in natura.

Cala d'incanto 

schiude suo manto

adagio proteso

natural respira adorno.

Sospeso rimane

atteso suo mostrare

ricopre or lo stelo

posto in vaso appare.