I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Le impronte del raziocinio
Avremo il rossore delle lanterne la esuberante alterigia del buio mani che inchiodano le mani nella rapida discesa della carne nel sotterfugio delle cavità ov’ è l’eco scomposta del piacere. Saremo crude risate nella sera a lisciare i capelli ruvidi e insani o mescoleremo tra labbra e denti l’ingordigia che erutta come lava. Avremo la cupidigia d’essere libri malamente sfogliati nel nascondiglio dei sessi come foglie essudanti il timore di godere presto. …presto circuiremo sadici le impronte del raziocinio smaliziate dagli inganni ma sapere ch’è notte adultera e tanto bugiarda intenerisce la frode dei sensi. Avremo molto di cui peccare se diverremo noi tenebra.
Id: 37184 Data: 04/04/2016 18:08:19
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Sulle palpebre che amo
Sembra che il cielo raccolga le nuvole intorno, si circondi di sussulti laboriosi, un dolore spaurito di raggi in fuga per il mondo, si sollevi a cercare il dono dei sogni perché sia un desiderio raro sulle palpebre che amo. Io adulatore di bianche mani, di occhi sulle case di paese di falso effetto, un miscuglio dei miei baci che arrossano la tua pelle. Sembra che il lato buio della stanza nasconda le risate d’infanzia, c’è un trastullo di voci di donne ridenti prima che gli occhi si aprano.
Id: 36730 Data: 08/03/2016 08:18:53
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Ricordi
Fuggivo avarizia nella mia rincorsa del tuo bene avaro. Fuggevole volontà la tua incapacità soddisfaceva il male euforico. Fugace stoltezza di lascivia credeva malleolo caduco inclinasti l'ego.
Id: 36723 Data: 07/03/2016 20:26:23
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Tempo al tempo
La mente ora è libera ma dolorante ancora dei tuoi insani insulti. Ho dato tempo al tempo, ne ho dato per frenarti nel buio delle tue grida. Forte nel mio dispiacere ho spezzato i rami secchi misurando la tua piccolezza. Come un dio fui benevolo prima che tu divenissi aria che si perde nell'eterno cielo.
Id: 36510 Data: 26/02/2016 08:15:44
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Icaro
C'è una sorta di pensiero che si arruffa nella mente che sconcia le mie idee le scompone infausto le sobilla con artificio. Una fuga è via ignota mi lascia perplesso se costruisco ponti se poi li accartoccio, so che sono despota senza fulgido regno un abile ingannatore in attesa della risposta ai miei avidi pensieri. Parlo di me che non sono un castello di buona creanza la dove il sole brucia le ali.
Id: 32890 Data: 04/06/2015 15:34:39
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Dentro al cerchio
E' ancora ad attendere in uno spazio d'ombra lo spasmo delle mani cela la rabbia dentro. Eppure sei il salto dentro al cerchio la paura non inganna effimera svuota il cielo. L'amore che è un dono è ancora ad attendere in uno spazio d'ombra.
Id: 32276 Data: 04/05/2015 09:47:29
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Negare ancora
Ad aver coscienza di una parola adulta farei sforzi davvero insani, sarei avventura in bilico sulla via che s'arresta in breve per l'eco che mi nega al cielo. Angeli di forti ali con trombe acute servono ad impedire il salto del fosso, negare ancora d'esser di Dio un dono radioso e innocente sorriso d'un vago sogno. Ad aver coscienza di una mano amica avrei accettato ali bianche, gli occhi chiari come il cielo, un ricordo d'allor bambino che giocava con la vita a saltare il fosso.
Id: 32169 Data: 27/04/2015 12:04:20
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Lamore virtuale
Salva la quiete il tempo che resta, indocile si presta al silenzio e soffre che tu sia un ricordo. L'amore virtuale che già ci separa è un lamento della tenerezza sospesa ai muri, della sofferenza cheta malriposta, del viluppo triste delle dita esangui. Salva la quiete l'eco che si tende, caparbia non smette e richiama la tua voce.
Id: 31926 Data: 14/04/2015 11:34:03
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Larcano
L'ostacolo è il tempo ignobile e beffardo sicuro nel volgere delle ore. Del tempo ne raccolgo a mani nude, non urtica ma stordisce. Comprendo la stolta vanità dello specchiarsi nel nulla, l'arcano. Mi confido con la paura del silenzio, taccio e rido.
Id: 31609 Data: 26/03/2015 11:51:07
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Una mantella di ricordi grigi
Il mio pensiero veste panni disusi una mantella di ricordi grigi mentre cavalca il tempo ad ore non c'è vento che lo trattenga sempre segue un rosso potamos dove novello ippo turbinoso s'arrende allo sconcerto delle parole è una saga nordica del tempo di Thor cadenzato il colpo di possente martello eccita il desiderio di spargere la furia supino richiama i fantasmi assetati inalbera la smania d'un nero vessillo.
Id: 31534 Data: 23/03/2015 09:26:08
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Fatalità
Per una notte intera ho ingoiato odio ho leccato le labbra ho assaporato fiele ad occhi stralunati dimentico del sonno tra i battiti dell'ansia incerto lo scorrere del tempo della noia aggrappato al solco di una profonda fatalità.
Id: 31349 Data: 14/03/2015 14:56:38
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