I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Uomo onesto consumato dal lavoro
di te rimangono solo le ossa, fragili,
ma il legno pesa sulle spalle
e ancora di più sul cuore di chi hai amato;
le cicale ti salutano,
mentre l'estate bacia per l' ultima volta la terra gravida
che ti aspetterà invano a settembre.
Quattro ruote ai tuoi fianchi camminano
e qualcun' altro scava al tuo posto,
riposati ora,
non il sudore imperla le guance dei tuoi figli,
ma le lacrime pure di un addio non ricambiato;
non preoccuparti,
ora andranno a lavorare.