I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
4 o 6 e 10 o 4 e 6 e 10 o multipli di 2
sommati fino a 10 (a volte anche
a 11 –più raramente 12–),
librati sugli accenti delle let-
tere ordinate in sillabe: giù e
su, su e giù « la prima no, neanche
la terza. Solo le pari sono i codici
da decifrare, i numeri da met-
tere in sequenza come crome e se-
miminime». Ordinare la materia
è secondario rispetto alla norma
che separa dal "come" i "perché",
e la terzina non è esoteria
se la cascading style sheets è l'e-format.
Occhi neri, occhi rari come perle
imbrunite dal sale, dalla sabbia,
nane brune che il fuoco delle stelle
che un tempo erano soli rossi e arancio
ha spento inesorabile. Occhi neri
che adesso sono i miei, dentro l'azzurro,
dentro il violaceo delle occhiaie stanche
dentro il bianco dei miei ricordi persi
nella neve che copre la memoria.
Occhi candidi, occhi sporchi, occhi
persi, i tuoi, come i miei, nel passato
nel tempo ch'era nostro e adesso è mio
e tuo, e suo, e loro. Occhi di pece
di petrolio, oro nero, occhi di lutto
e di amore sottratto alla cinèrea
polvere. Occhi di carbone, d'ebano
occhi d'inchiostro, stasera, Michele.
Occhi i tuoi come il buio delle sere
che passo in silenzio, nel silenzio
delle cose gridate, che il cuore
non sente e gli orecchi non vedono
e gli occhi, i tuoi, Michele, i tuoi occhi
accesi come perle e rari come
stelle e innevati come il petrolio
e fumanti come l'inchiostro, e spenti
come l'azzurro dei miei anni.