I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Spersi pensieri vagano contratti
sparsi tra l’andirivieni delle onde
esistenze sperate che ingoio a tratti
affanni che l’acqua gelida nasconde
Qui giaccio stanco privo di meta
riverso con il sole che m’abbaglia
apparenza di una vita incompleta
nel labirinto blu resto canaglia
Ad occhi chiusi dentro la corrente
steso sulla voragine infruttuosa
guardo un ultimo tramonto morente
e la marea mi abbraccia muscolosa
il Mare di Mezzo stringe nell’oblio
vi annegano i disperati e vi annego io.
L’ultimo del viale degli alberi
Parco giochi dove il tempo scorreva
boulevard di pini e d’innamorati
dove una coppia amoreggiava e rideva
viale di alberi perfettamente allineati
Ad un tratto evoluzione e progresso
soldati dalle sempreverdi chiome
crudelmente uccisi uno e l’altro appresso
con seghe accette e squarci all’addome
Adesso tra ghisa e grigio cemento
rimani tu centenario cipresso
muto sorridi con il cuore spento
tra bitume e schiamazzi di motore
con le ossa stanche ma perpetue verdi
testimone di quello che fu splendore.